Dokument-Nr. 10994
Wittig, Joseph
an Bertram, Adolf Johannes
Breslau, 21. Februar 1923
Nelle frasi del mio articolo pubblicato sull'Hochland "Die Erloesten" (I redenti), incriminate dal Dott. A. Gisler, non ho voluto dire altro che quello che la teologia dommatica cattolica insegna nella sua dottrina intorno al Concursus divinus ed alla forza giustificante della Fides formata. Se questo non è stato espresso con quella chiarezza che la Chiesa desidera, lo deploro. Il fatto che taluni hanno frainteso le mie intenzioni, si spiega con ciò <che>1 il mio articolo non pretendeva di essere un trattato esauriente e scientifico, ma un bozzetto a impressione e che colpisse l'immaginazione, perché in tal modo era più facile di avvicinarsi alla moltitudine coi rimedi del Sacro ministero.
Compiego a questa dichiarazione, oltre alla polemica del Dott. A. Gisler, la mia "Autodifesa e Autocritica" apparsa nell'Hochland dell'Agosto 1922. Essendo state le accuse del Dott. A. Gisler mosse in pubblico, a parere di colleghi benevoli mi troverò nella necessità di rispondere con uno scritto apposito.
17v
Ritengo la "sottomissione alle dottrine della Chiesa" desiderata da Mons. Nikel come naturalmente inclusa nella professione che sono cattolico e voglio rimanere tale colla grazia di Dio.
Con profondissima venerazione mi confermo
Dell'Eminenza Vostra
obbedientissimo
(fir.) Dott. Joseph Wittig
Professore Universitario.
1↑Hds. eingefügt von Pacelli.