Dokument-Nr. 1431

Erzberger, Matthias: La stampa neutrale sugli ultimi discorsi del Cancelliere germanico e del M inistro Balfour, vor dem 14. März 1918

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La stampa dei paesi neutrali, col prolungarsi della guerra e col crescere delle difficoltà da essa originate pure nei paesi rimasti fuori dell'immane conflitto ha, com'è naturale, acquistato un udito più fine per tutte le oscillazioni dell'idea della pace negli Stati belligeranti. I giornali seguono soprattutto discorsi degli uomini di Stato responsabili per scoprirvi indizi di una tendenza nella quale possa ravvisarsi la premessa per la conclusione della pace. Una buona occasione di vagliare la possibilità della pace essa l'ebbe negli ultimi giorni col discorso del Cancelliere conte von Hertling, il quale aveva dichiarato di accogliere i quattro punti di Wilson, aveva fatto buon viso al suggerimento di una discussione delle basi della pace fra pochi delegati dei popoli belligeranti e rivolto al Governo belga in Le Havre un invito, nonché nel discorso del Ministro degli Esteri inglese, Balfour, alla Camera dei Comuni, in risposta al conte von Hertling.
A prescindere da pochi giornali intransigenti che, schiavi delle loro simpatie per l'Intesa, non sono più capaci di valutazione oggettiva, la stampa neutrale trova che nel discorso del conte von Hertling si manifesta la volontà di conciliazione e di accordo. Con soddisfazione il F inanstidende di Copenhagen constata che il discorso del conte von Hertling ha fatto dappertutto, nell'estero neutrale, come pure nei popoli dell'Intesa, anelanti la pace, una favorevole impressione, esso aggiunge, però, che sarebbe errato abbandonarsi a speranze in una seria inclinazione alla pace dei Governi dell'Intesa. Già questa constatazione dimostra in qual parte si scorga l'o-
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stacolo per la pace. Un giornale che non può tacciarsi certo di germanofilia, l'Allgemeen Handelsblad, fa pure intendere che l'Intesa merita grave rimprovero se, dopo il discorso del Cancelliere, dimostri difetto di buona volontà di giungere attraverso tutti i travisamenti delle reciproche intenzioni, ad un accordo.
Al contrasto che abbiamo specialmente accennato sulle correnti nei campi avversi dedicano un lungo articolo le Neue Züricher Nachrichten. Le quali trovano nel discorso del conte von Hertling la prova della seria intenzione della Quadruplice Alleanza di giungere ad una pace di giusti accordi. Invece, presso i nemici della Germania, esse non riescono a vedere che uno spirito irreconciliabile. Anche più apertamente approva il Cancelliere il Basler Anzeiger, che chiama il suo un discorso di pace tipico. Né mancano pure giudizi secondo i quali il discorso del Cancelliere costituirebbe un passo effettivo verso un accomodamento fra i belligeranti. Due giornali di diversa nazionalità, come il Berliner Tageblatt e il Nieuwe Courant coincidono, per esempio, in questo giudizio. Il Maasbode reputa perfino che una amichevole stretta di mano fra Wilson e Hertling non appartenga già più al regno delle cose impossibili. Similmente al "Maasbode" si esprime l'Allgemeen Handelsblad che parla seriamente della possibilità di trattative di pace.
Ma pure i giornali che propendono a un modo di vedere più ottimistico non si nascondono che per quel che s'attiene a un riavvicinamento dei belligeranti non si è ottenuto molto sino a quando una sincera volontà esista solo da una parte. La risposta di Balfour ha offerto alla stampa neu-
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trale un ottimo mezzo di esaminare, con il confronto dei due discorsi, il valore reale delle parole dei due uomini di Stato per l'idea della pace, che occupa la mente dell'estero neutrale. Nei giudizi dei giornali neutrali, che abbiamo finora sott'occhio, si accerta una dolorosa delusione, il vivo dispiacere che il discorso di Balfour abbia distrutto ciò che il conte von Hertling aveva edificato. Il Handelsblad si domanda dubbioso che valore abbia l'opinione di un tale Ministro che con grandi gesti respinge le dichiarazione del Cancelliere germanico gabellandolo per non adatte a un proseguimento della discussione. Het Vaderland un altro giornale pure olandese, non vede nel discorso di Balfour che un "tristissimo sintomo per l'avvenire" giacché esso ha nuovamente distrutto le speranze in una prossima fine della guerra. Anche in Svizzera si manifesta la medesima delusione. Le Neue Züricher Nachrichten dicono il discorso di Balfour la manifestazione di una "ostinazione cieca", poiché esso respinge la mano conciliatrice del conte von Hertling.
Chi si restringa a considerare il nocciolo di tutti questi giudizi nella stampa neutrale, troverà un consenso generale nel discorso del conte von Hertling, per la sincera volontà in esso manifestata di giungere ad un accordo col nemico. Invece il discorso di Balfour è apertamente deplorato perché un indizio della ostinazione a continuare la guerra.
Empfohlene Zitierweise
Erzberger, Matthias, La stampa neutrale sugli ultimi discorsi del Cancelliere germanico e del M inistro Balfour vom vor dem 14. März 1918, Anlage, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 1431, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/1431. Letzter Zugriff am: 23.04.2024.
Online seit 02.03.2011.