Dokument-Nr. 1448

[Erzberger, Matthias]: La frazione del C entro al Reichstag contro la "Kölnische Volkszeitung" e per l'on. Erzberger, 15. Juni 1918

71r
La campagna della "Kölnische Volkszeitung" contro il deputato Erzberger, la quale, come riferimmo, ebbe un fiasco fenomenale colla dichiarazione del Ministro degli Esteri, ha subìto oggi una nuova sconfitta. L'indegna gazzarra del giornale aveva ottenuto che in singole organizzazioni locali del partito del Centro nella Renania – dove la "Kölnische Volkszeitung" impera, – coll'appoggio di certi membri del Centro che si gloriano di essere contemporaneamente aderenti del cosiddetto "Partito della Patria", si facessero dimostrazioni contro l'on. Erzberger, esigendo che egli non figurasse più nel Reichstag quale oratore della Frazione, che fosse allontanato dalla Commissione principale del Reichstag e rimpiazzato da un altro membro del Centro, e persino che fosse escluso completamente dalla frazione del Reichstag. Nessun membro del Centro, e soprattutto nessun membro della frazione del Centro al Reichstag che fosse al corrente degli intrighi e degli uomini che avevano guidato dall'ombra, col filo, quelle dimostrazioni, le prese sul serio. Ma siccome mozioni corrispondenti erano state presentate formalmente alla Frazione del Centro al Reichstag, esse dovettero esser risolte pure formalmente. Ciò avvenne il 9 giugno nella seduta della Frazione. Tanto
1. la mozione che domandava l'esclusione dell'on. Erzberger dalla Frazione; come pure
2. la mozione che esigeva egli fosse rimpiazzato da un altro membro del Centro, nella mozione principale del Reichstag
Furono respinte all'unanimità e in mezzo all'ilarità generale.
Nella medesima seduta la Frazione del Centro al Reichstag si occupò degli attacchi della "Kölnische Volkszeitung" contro l'on. Erzberger; li condannò aspramente, e prese la se-
72r
guente deliberazione che ha un significato fondamentale e di principio per il contegno della stampa del Centro dinanzi alla politica del Partito stesso:
1. Nelle discussioni della stampa sulla seduta della Commissione principale del Reichstag dell'8 maggio 1918, nonché su sedute anteriori, sono stati espressi concetti assolutamente sbagliati sul rapporto di singoli membri della Frazione colla Frazione stessa e la sua direzione. Davanti a questo fatto si deve mettere in sodo quanto appresso sulle relazioni venutesi a formare nel lungo esercizio della Frazione del Centro:
In tute le questioni politiche importanti da trattarsi nelle sedute plenarie o nelle commissioni del Reichstag, la Frazione del Centro prende le sue decisioni basandosi su deliberazioni precedenti della sua presidenza. Quando è impossibile evitare l'atteggiamento dei singoli membri della Frazione prima della deliberazione della presidenza, nonché decisioni della Frazione stessa, si dichiara che ancora non si ha una decisione della Frazione; e che questa decisione verrà presa quanto prima. Ogni volta che non è possibile informarsi in precedenza della deliberazione della Frazione o della Presidenza, i membri della Frazione son tenuti, in tutte le quistioni [sic] di una certa importanza e sulle quali hanno intenzione di dare suggerimenti, di presentare mozioni o di tener discorsi nelle sedute plenarie o nelle Commissioni del Reichstag, di mettersi subito in rapporto col Presidente della Frazione o con quei membri della Frazione incaricati di occuparsi di certi casi speciali.
2. La critica del Governo e dei suoi organi è diritto e dovere del Reichstag. Questa critica ha i suoi limiti nel bene della Patria e deve quindi aver soprattutto riguardo
73r
che sia curata l'unione, lo spirito di sacrificio e la sfiducia nel Governo, specialmente in tempi di guerra.
3. La stampa del Centro ha considerato sin qui e sempre qual suo più nobile scopo rinforzare i legami che passano fra la Frazione del Reichstag e gli elettori. Questi legami e questi buoni rapporti vengono distrutti con grave danno di tutto quanto il partito se con attacchi della nostra stampa contro misure della Frazione o combattendo personalmente membri della Frazione stessa si scuote la fiducia degli elettori verso la Frazione. Ogni volta che fra stampa e Frazione si rivelano divergenze d'opinione, bisogna nell'interesse di tutto il Partito evitare più che è possibile che esse divengano di dominio pubblico, e ricorrere invece a spiegazioni obiettive colla Presidenza della Frazione.
La surriportata deliberazione unanime significa:
1. che sono falsi i concetti divulgati dalla stampa e specialmente dalla "Kölnische Volkszeitung" sul discorso Erzberger riguardo all'Ucraina;
2. che il genere della mozione dell'on. Erzberger – quella delle tre linee d'azione – era giusta, purché la mozione da lui letta nella seduta dell'8 maggio e ritirata poi per altri motivi, portava la firma dei membri del Centro appartenenti alla Commissione principale, fra cui quella del Deputato Gröber;
3. che la critica al Governo e alle sue misure è diritto e dovere dei membri del Reichstag; e che quindi anche il Deputato Erzberger aveva il diritto di esercitare la sua critica sul Governo e sulla sua politica;
4. che attacchi della stampa del Centro, del genere di quelli della "Kölnische Volkszeitung", contro misure decise della Frazione; e guerra personale contro singoli membri della
74r
Frazione – come quella della "Kölnische Volkszeitung" contro l'on Erzberger – testimoniano la mancanza di disciplina della stampa del Partito la quale può scuotere il partito stesso e che, quindi, devono essere abbandonati.
E così l'indegna politica di sobillamento della "Kölnischen Volkszeitung" contro l'on. Erzberger è stata bollata nel modo che si meritava. La stampa di tutti i partiti che commenta in articoli di fondo la deliberazione della Frazione del Reichstag, rileva chiaramente che qui si tratta di una vera e propria disapprovazione da parte della Frazione del Reichstag degli attacchi della "Kölnische Volkszeitung" contro l'on. Erzberger e degli altri giornaletti più piccoli da essa influenzati.
La "Kölnische Volkszeitung", agendo di conserva colla stampa annessionistica, aveva riposto le sue speranze su due cose: allentare le relazioni dell'on. Erzberger col Ministero degli Esteri grazie ad una campagna sobillatrice in grande stile, e scuotere la sua posizione nel partito e quindi nella Frazione. Le sue speranze non si sono realizzate. Il Ministero degli Esteri invece di far cadere l'on. Erzberger, ha riconosciuto i suoi grandi meriti e pone il più grande valore nell'attività politica di quest'uomo anche per l'avvenire. Oggi anche la Frazione del Reichstag ha sostenuto apertamente l'on. Erzberger, proteggendolo e giustificandolo con una esplicita dichiarazione ufficiale della Frazione, e condannando contemporaneamente l'indegno atteggiamento della "Kölnische Volkszeitung" e dei suoi circoli. La "Kölnische Volkszeitung" ha ottenuto precisamente il contrario di quello che voleva. La posizione dell'on. Erzberger ne è risultata rinsaldata tanto presso il Governo come nella sua Frazione. Anche la situazione militare caratterizzata da grandiosi successi non ha costituito impedimento né per il Governo né per la Frazione, che hanno così trovato il tempo per proteggere in tal modo l'on. Erzberger contro gli intrighi disonesti dei seguaci della politica della violenza.
Empfohlene Zitierweise
[Erzberger, Matthias], La frazione del C entro al Reichstag contro la "Kölnische Volkszeitung" e per l'on. Erzberger vom 15. Juni 1918, Anlage, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 1448, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/1448. Letzter Zugriff am: 28.03.2024.
Online seit 02.03.2011.