Dokument-Nr. 18311
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
Rorschach, 01. Oktober 1926

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelliLeiber
Betreff
Sulla provvista della Sede vescovile di Rottenburg
Come mi feci già un dovere di riferire all'Eminenza Vostra Reverendissima nei miei rispettosi Rapporti NN. 35673 e 35970 rispettivamente in data del 26 Luglio e del 31 Agosto p.p., mi sono adoperato a raccogliere le opportune informazioni per la scelta di uno o più candidati idonei, da proporre alla S. Sede per la vacante Sede vescovile di Rottenburg. Ho interrogato a tale proposito l'Emo Sig. Cardinale Bertram (nella cui diocesi trovasi attualmente il Rev. Prof. Baur, di cui parlerò appresso), il Revmo Mons. Arcivescovo di Friburgo, ora Metropolitano, il Direttore del Convitto di Tübingen, Mons. Giorgio Stauber, indicatomi come ottimo conoscitore del clero di quella diocesi, il Rev. P. i RR. PP. Stiegele, Bleienstein e Köppel, della Compagnia di Gesù. Non richiesto, mi
25v
ha scritto pure sull'argomento il Rev. Otto Schilling, Professore nella facoltà teologica di Tübingen, già a me favorevolmente noto per le sue pubblicazioni; ed ecclesiastico stimato; senza né sono mancate, come di consueto, alcune lettere anonime sui vari nomi di candidati, che, come di consueto, di sacerdoti, ritenuti come probabili candidati.
Innanzi Ciò premesso, mi sia lecito di rilevare innanzi tutto come, data la difficoltà, che, come è noto all'Eminenza Vostra, presenta questa [pur da farsi] questa prima nomina vescovile che, soppressa la elezione capitolare, la S. Sede intende di compiere direttamente e liberamente, occorre, a mio umile avviso, che essa cada sopra un ecclesiastico, contro il quale né il Governo né il Capitolo od il [dioc] possano avere fondate obbiezioni; conviene perciò anche, se non m'inganno, che esso appartenga al clero del Württemberg. Pur troppo non si trova fra di esso un candidato, il quale abbia fatto i
26r
suoi studi filosofici e teologici in Roma. Tenendo conto di tutte le summenzionate informazioni, due sembrano essere i nom candidati, cui nomi, che potrebbero venir presi in considerazione dalla S.  Sede:
1º) Mons. Giovanni Battista Sproll, Vescovo tit. di Almira, già Ausiliare del compianto Mons. von Keppler, ed ora Vicario capitolare della vacante diocesi di Rottenburg. Egli viene lodato per la sua intelligenza, per la prontezza ed abilità nel disbrigo degli affari, per la sua straordinaria attività, resagli facile dalla sua perfetta sanità fisica; è additato altresì come Prelato semplice e modesto, senza timore né rispetto umano; egli esige anche dal clero il coscienzioso adempimento dei propri doveri e sa trattare con rigore sacer rigore sacerdoti renitenti e dimentichi dei loro doveri, il che naturalmente non gli procura sempre simpatie. Si è acquistato specialmente meriti nella lotta per la scuola cattolica;
26v
è stato per vari anni deputato del Centro nel Landtag Württembergese, e grazie ai suoi studi ed ai suoi lavori nella Curia vescovile di Rottenburg ha acquistato una profonda conoscenza della legislazione ecclesiastica nel Württemberg e grande pratica dell' amministrazione diocesana. Secondo quanto mi asserì il Revmo Decano Mons. Kottmann, venuto a visitarmi il 4 Agosto p.p., il Capitolo cattedrale, il quale elesse lo Sproll all'unanimità Vicario capitolare, porterebbe egualmente su di lui i suoi voti, qualora fosse ad esso lasciata la scelta del nuovo Vescovo. Ciò che al Prelato in discorso da alcuni si rimprovera è la mancanza distinzione nelle maniere e di finezza del tatto; la nobiltà e l'antica Casa regnante del Württemberg non sarebbero, a quanto mi si dice, a lui favorevoli
2º) Il Rev. Sac. Prof. Ludovico Baur
27r
Da lunghi anni egli è professore di filosofia scolastica, che ha insegnato prima nella Università di Tübingen, ed ora in quella di Breslavia. Egli è (cosa abbast non comune qui in Germania) tomista e, allorché io era [sic] in Monaco, ho sentito lodarlo dal Revmo Prof. Grab Grabmann. Ciò può essere di grande importanza, giacché, col prestigio, che a lui deriva dall'essere stato Professore universitario, potrebbe men difficilmente attuare in quella Facoltà teologica le opportune riforme. E' stato anche deputato al Landtag württembergese, ed è oratore oratore valente ed elevato. Il P. Bleienstein ed il Revmo Mons. Stauber, pur facendo ambedue di lui ampi elogi, aggiungono tuttavia essere egli di carattere eccitabile ed impulsivo, il secondo aggiunge tuttavia che in pubblico egli sa dominarsi in modo ammirevole. Il menzionato Sac. Prof. Schilling mi ha riferito un incidente, del quale però non ho potuto avere da alcuna conferma, da alcun altro, il che farebbe credere che il
27v
medesimo anche se vero, sia conosciuto da pochissime persone. Egli narra che il sunnominato Decano del Capitolo cattedrale, Dr Kottmann, suole frequentare osterie e far uso di bevande alcooliche. Una sera, in cui questi a tarda ora si trovava in un simile locale in Tübingen, due ecclesiastici, fra i quali il Baur, gli fecero lo scherzo di accompagnarlo solennemente con candele accese al cesso, così nell'andata come nel ritorno; e pare del che avrebbero preso scandalo i padroni della locanda.
Tanto l'Emo Bertram quanto il Revmo Arcivescovo di Friburgo ritengono ambedue i candidati come ottimi, colla differenza che tuttavia che, mentre il sullodato Eminen Signor Cardinale, secondo quanto mi ha scritto in data del 25 Agosto, porrebbe "primo loco Baur, secundo loco Sproll", invece Mons. Fritz pensa che lo Sproll quest'ultimo ha sopra l'altro il vantaggio di una lunga esperienza nell'amministrazione diocesana, conosce molto bene il clero e l'a le condizioni della diocesi e gode la fiducia di vasti circoli". Il medesimo Mons. Arcivescovo aggiunge che, anche
28r
a suo avviso, entrambi sarebbero persone grate al Governo.
Qualora il S. Padre giudicasse di poter fissare la Sua sovrana scelta sopra l'uno o l'altro degli ecclesiastici in questione, mi proporrei di profittare della venuta in Berlino di qualche Ministro del Württemberg, appartenente al partito del Centro, per spiegargli i motivi del modo di procedere della S. Sede, e chiarendo così in precedenza la situazione di fronte al Governo, evitare prevenire il pericolo dei danni temuti dal Capitolo, come risulta dalla istanza indirizzata a Sua Santità in data del 20 Agosto c.a. (cfr. Dispaccio N. 1983/26 del 26 d.m.).
In attesa pertanto delle venerate istruzioni dell'E. V., m'inchino
25r, links oberhalb des Textkörpers hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten, notiert: "N°56" und "C".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 01. Oktober 1926, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 18311, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/18311. Letzter Zugriff am: 18.05.2024.
Online seit 29.01.2018.