Dokument-Nr. 20471
Około-Kułak, Antoni an Pacelli, Eugenio
[Ohne Ort], 29. Mai 1925

Eccelenza [sic] Reverendissima,
Abbiamo ricevuto qui la notizia che presso la Congregazione Orientale a Roma è stata organizzata una Comissione [sic] o Sezione speciale per i [sic] affari russi sotto la presidenza di S.E. il Cardinale Sincero.
In questa occasione mi permetto di sottomettere all'eminente ingegno ed al sottile senso delle circostanze pratiche della vita di Vostra Eccelenza la mia opinione riguardo alla sudetta [sic] cosa.
La Russia ed i Russi colla loro anima complicatissima possono essere conosciuti e compresi soltanto da persone esperte nella loro psicologia. Questa esperienza è quasi inaccesibile [sic] ai Francesi e Tedeschi, sebbene essi credono che la loro buona volontà nel servire questa cosa importante basterà perche la loro attività, diretta dall'idea ragionevole, giunge allo scopo. Molto spesso essi non hanno mai veduto la Russia, mai vissuto nei [sic] condizioni tanto complicate caratteristiche della vita russa, e fondano le loro conclusioni in questa cosa esclusivamente sui ragionamenti teorici e la conoscenza di emigranti russi, chi [sic] essendo loro frantumi di un naufraggio [sic] morale e materiale, si distinguono in vista di psicologia dal tipo normale.
Prendendo in considerazione tutto questo è cosa strana che la Santa Sede esclude dell'azione fra i russi e dalla collaborazione alla formazione del plano [sic] di una tale
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azione in Russia persone, che la conoscano, vi sono nate ed educate, comprendono l'anima russa e li portano l'amizitia [sic]. E suo malgrado sorge nella mente la domanda perché, allorché con ragione si vede nel numero dei Cosultori della Congregazione Orientale tali specialisti della questione Orientale come p. es. il Patriarca siriaco, l'arcivescovo d'Atene, l'arcivescovo dei maroniti, il procuratore dei Melchitaristi, e molti altri - non sono invitati nella comissione russa né il Metropolita di tutta Russia il barone di Ropp, né il suo Ausiliare l'arcivescovo Cieplak né i canonici mohyloviese Paolo Chodniewicz o Saratoviese Glaser.
Essendo conosciuti l'interesse della Santa Sede riguardo alla Russia e la prudenza colla quale Ella studi ed approfonda [sic] ogni questione, sembra mi [sic], che un tale stato delle cose proviene della sola circostanza che fino a adesso nessuno non [sic] vi ha volto la Sua attenzione e che nella moltitudine dei [sic] affari questo è rimasto fuori di Lei.
Nella suppositione [sic] che la Vostra Eccelenza vorrà riconoscere la giustezza di questi modesti ragionamenti mi permetto di pregarla di farne notizia al Monsignore Pizzardo e di voler contribuire all'invito di qualunque persone [sic] che ho nominato di su al posto di consultori della Congregazione Orientale.
Mi pare che la circostanza che Mons. de Ropp, o il Can Chodniewicz o il [sic] stesso siamo provissoriamentte [sic] in Polonia e non dimoriamo a Roma non può esser un ostacolo alla nos-
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tra collaboratione [sic] nella qualità di consultori, perché il patriarca Rahmani dimora anchi [sic] a Beyrouth, l'arcivescovo Petit a Atene ed il vescovo Landrieux a Dijone e Mons. Graffin a Parigi.
Sottomettendo la questione che ho esposto di su alla saggia e competente decisione della Vostra Eccelenza, Li [sic] bacio rispettosamente le mani e La prego di volere accogliere con benevolenza l'espressione della mia profonda venerazione.
Mons. Antonio de Okolo-Kulak
Prelato di Sua Santità e Pralato [sic] del Capitolo Metropolitano di Pietroburgo
Empfohlene Zitierweise
Około-Kułak, Antoni an Pacelli, Eugenio vom 29. Mai 1925, Anlage, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 20471, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/20471. Letzter Zugriff am: 03.05.2024.
Online seit 26.06.2017.