Dokument-Nr. 412
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
München, 01. November 1923

Regest
Pacelli berichtet vom Besuch des Bayerischen Ministerpräsidenten von Knilling am Vormittag. Der Ministerpräsident kam kurz auf die separatistische Bewegung in der Pfalz zu sprechen und teilte dem Nuntius strengvertraulich seine Absicht, zurückzutreten, mit. Als Gründe für dieses für Pacelli überraschende Vorhaben nannte er zum einen das maßlose Agieren des bayerischen Generalstaatskommissars von Kahr, der, etwa in der Auseinandersetzung um den bayerischen Landeskommandaten von Lossow, die Spannungen mit der Reichregierung verschärfe, wofür von Knilling zur Verantwortung gezogen werde. Zum anderen wies der Ministerpräsident auf seine angeschlagene Gesundheit hin. Finanzminister Krausneck, Innenminister Schweyer und Landwirtschaftsminister Wutzlhofer würden gemeinsam mit ihm zurücktreten, während Kultusminister Matt im neuen, wahrscheinlich durch von Kahr geführten Kabinett verbleiben werde. Mit Blick auf die Konkordatsverhandlungen sehen Pacelli und auch von Knilling einen möglichen Kabinettswechsel nicht als ein großes Risiko an, wenngleich dieser weitere Verzögerungen verursachen kann. Zum Schluss erklärt der Nuntius, dass er hoffentlich bald den neuen Konkordatsentwurf der Regierung erhalten wird, zu dem er Gespräche mit Kultusminister Matt, den Abgeordneten der Bayerischen Volkspartei Held und Wohlmuth wie auch mit dem Ministerialrat Goldenberger führte. Pacelli kündigt einen entsprechenden Bericht an.
Betreff
Probabile prossima crisi ministeriale in Baviera. – Trattative concordatarie
Riservato
Eminenza Reverendissima,
Stamane è venuto a visitarmi il Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri in Baviera, von Knilling, il quale, dopo avermi brevemente parlato del movimento separatista nel Palatinato bavarese (capitanato dal suo predecessore come Capo del Gabinetto, Hoffmann, e per ora fallito) ed aver discorso di qualche altro argomento di minore importanza, mi ha confidato in via strettamente riservata e personale aver egli l'intenzione di dimettersi. Essendomi io mostrato sorpreso per simile inatteso proposito, mi ha spiegato le ragioni, che assai probabilmente lo spingeranno ben presto a tal passo. Il Governo bavarese (ha egli detto) ha proceduto nello scorso mese di Settembre alla nomina di un Commissario generale dello Stato (cfr. Rapporto N. 28600 del 27 d. m.) ed ha scelto a questo ufficio il
259v
Sig. von Kahr, perché egli solo avrebbe avuto la forza e l'autorità di tenere a freno le Associazioni nazionaliste, che minacciavano una rivolta. È accaduto però che il Sig. von Kahr, il quale avrebbe per sé soltanto il potere esecutivo, ha assunto invece un atteggiamento sempre più indipendente; così, ad esempio, nel gravissimo ed ancora insoluto conflitto col Reich a proposito del Generale von Lossow, egli ha dichiarato pubblicamente che non tratterà coll'attuale Governo di Berlino, mentre che i negoziati spettano non a lui, ma al Governo bavarese. Il Sig. von Knilling intende bensì di difendere anche egli i diritti della Baviera e sosterrà il von Lossow, il quale ha tenuto un'attitudine del tutto corretta, ma non vuole una separazione dal Reich; il von Kahr invece non conosce misura e fa di tutto per rendere sempre più profondo l'abisso, che divide i Governi di Berlino e di Monaco. L'entourage del Commissario generale è, poi, – sempre a giudizio del Sig. von Knilling, – composto di dilettanti, capaci dei più imprudenti colpi di testa. Ora (ha aggiunto il Ministro Presidente) mentre il von Kahr agisce, egli<, von Knilling,>1 ha la responsabilità; ciò che lo pone in una situazione
260r
penosa ed intollerabile. Anche la sua salute ha risentito delle cure di un anno di difficile governo, e le continue preoccupazioni gli cagionano insonnia e stanchezza. Con lui si ritirerebbero pure il Ministro delle Finanze Dr. Krausneck, il Ministro dell'Interno e quello dell'Agricoltura; il Ministro del Culto Dr. Matt rimarrebbe invece nel nuovo Gabinetto, che sarebbe verisimilmente presieduto dal Sig. von Kahr.
Per ciò che riguarda il Concordato, senza dubbio una crisi potrebbe pur troppo produrre qualche ulteriore ritardo, ed inoltre sarebbe spiacevole che venisse a mancare nella discussione del Landtag l'appoggio efficace, che il von Knilling colla sua innegabile competenza in materia potrebbe portare, come Capo del Governo, per la difesa del Concordato medesimo. Siccome, tuttavia, il Dr. Matt continuerebbe (come ho già accennato) a reggere il Ministero del Culto, e poiché il von Kahr, sebbene protestante, è da ritenere che non creerebbe difficoltà od imbarazzi, sembra che un cambiamento di Governo non arrecherebbe notevole pregiudizio, e questa è anche l'opinione manifestatami dal von Knilling. – Del resto, sulle trattative concordatarie, per le quali ho
260v
avuto in tutto questo tempo ripetuti colloqui e discussioni col Sig. Ministro del Culto, coi deputati Held e Wohlmuth e col Consigliere ministeriale Goldenberger, spero di poter riferire all'Eminenza Vostra Reverendissima quanto prima, appena cioè mi sarà stato rimesso dal Governo il nuovo testo del progetto.
Intanto, chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
1"von Knilling" hds. eingefügt von Pacelli.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 01. November 1923, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 412, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/412. Letzter Zugriff am: 29.03.2024.
Online seit 24.10.2013, letzte Änderung am 25.02.2019.