Dokument-Nr. 4257
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[München], 30. August 1917

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[Kein Betreff]

Prima seduta della Commissione libera, per discutere la nota papale sulla pace.
Martedì, 28 agosto – ore 16.
Il Segretario di Stato Kühlmann partecipa che al Vaticano è stata inviata una risposta (incidentale) del Kaiser, nella quale l'Imperatore ringraziava dell'iniziativa e dice di aver incaricato il Cancelliere della risposta materiale . Per questa risposta c'è tempo, può essere e
in questa guerra di coalizione, può essere data solamente dopo un'intesa cogli alleati: può essere che si raggiunga la possibilità di un'identica redazione : in ogni modo bisogna sforzarsi a mantenersi in stretta relazione cogli alleati. Lo Zar dei Bulgari, come sovrano cattolico, darà probabilmente una risposta (incidentale) : colla cattolica Austria- l'unione è in modo particolare stretta . L'Intesa deve avere la precedenza nella risposta, aff onde poter finalmente pronunciare officialmente, la parola: Pace. La risposta tedesca dovrebbe mantenersi sulle linee generali e non discendere a particolarità: su ciò deve pronunciarsi oggi la Commissione. Cosa rispondono gli avversari, non si sa. Il Belgio pure ha dato una risposta... ; così [pure] l'Inghilterra, in un immediato telegramma di risposta.
28v
Il passo del Vaticano non è stato discaro all'Inghilterra. Le voci della stampa in Francia non hanno molto valore politico. La stampa italiana non è contraria. Oggi la Commissione deve pronunziarsi, se si debba dare una risposta generali, come desiderio anche della S. Sede, ovvero se si debba discendere a particolarità. Questa ipo Ciò però è scabroso: per esempio: dalla "libertà dei mari" la Turchia teme lo sma il disarmo dei Dardanelli: La Quadruplice dovrebbe pronunciarsi solamente per un chiaro e preciso proclama di pace.
Nella discussione, in primo luogo si precisò che sulla risposta russa non si può dir parola l'Inghilterra ha la direzione politica: l'inizio si deve lasciare all'Intesa.
Un oratore sociale democratico era per una risposta generica, nella quale però si contenessero le garanzie della pace: tuttavia si doveva dare riguardo al Belgio la luce più completa.
Un oratore del partito popolare insistette sul fatto che si doveva appoggiare il desiderio di pace nel mondo. Il pensiero del diritto dei popoli devono essere messi energicamente in evidenza. L'indipendenza del Belgio deve essere dichiarata da noi in modo non dubbio equivoco, poiché il contegno dell'Inghilterra dipende in gran parte da questo: ciò è dimostrato da tutte le informazioni confidenziali che provengono dall'Inghilterra.

L'oratore dei Conservatori vuole lasciare la precedenza all'Intesa. Egli è d'accordo nel [collocare] i punti di vista idealistici: solamente non si deve discendere a particolarità.
29r
Si può possono stabilire punti generali, ma non si deve dire nulla pel Belgio. Il suo partito respinge la nota papale per ciò che riguarda il Belgio; poiché questo non può essere indipendente: o sta sotto la Germania o sta sotto l'Inghilterra. Politicamente, economicamente e militarmente il Belgio deve venire sotto la supremazia Tedesca . Per nessuna ragione la Germania dovrebbe in antecedenza legarsi le mani riguardo al Belgio.
L'oratore dei Nazionali liberali vuole dare una risposta generica. Se si potesse esprimersi di massima sostanzialmente sul Belgio, egli è d'accordo che il Belgio dovrebbe ricevere altre basi per la sua neutralità.
Non vi sono questioni dibattute fra la Germania e la Francia.
Un'oratore del Centro (Erzberger) insisté che la piena indipendenza del Belgio è di importanza capitale per le trattative di pace: la pace tedesca la Germania tace, le possibilità di pace sono piccolissime. La Germania può approvare incondizionatamente la proposta papale senza recarsi danno. Il Belgio è il beniamino del mondo, noi dobbiamo dimenticare a ciò.
Tutti gli altri oratori seguenti convennero (con Erzberger) ripetendosi. L'oratore conservatore insistette di nuovo che egli reclama la dipendenza del Belgio dalla Germania.
Un altro oratore del Centro dichiarò in contraddittorio, che una tale pretesa significherebbe prolungare la guerra, con incerto risultato, e signi e scatenare una nuova guerra fra qualche anno.
Il Conservatore disse che egli rimaneva solo in tale questione. Nella questione dell'Alsazia il Papa non fu oggettivo, come, del resto, tutta la Nota non era stata redatta a favore della Germania.
28v
Parecchi oratori contraddissero questa interpretazione ; furono però del parere che un Belgio, completamente indipendente, conchiuderebbe poi accordi coi nostri nemici – questo deve essere impedito.
Il Cancelliere dell'Impero dichiarò in fine che verrà data una risposta in termini generici – però, bisogna allontanare tutto ciò che si frapponesse ad arrivare alle trattative. La direzione dell'Impero rifletterà su tutto e farà le sue proposte nella prossima seduta.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 30. August 1917, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 4257, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/4257. Letzter Zugriff am: 22.05.2024.
Online seit 24.03.2010, letzte Änderung am 10.09.2018.