Dokument-Nr. 454

Erzberger, Matthias: Il fortunoso proseguimento delle operazioni tedesche in occidente. Con tre cartine. IV., 12. April 1918

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Era da prevedersi che la battaglia dei popoli della Francia del Nord avrebbe mostrato sempre nuove fasi in successione sorprendente. Le tre grandi armate di sfondamento di von Below avevano fatto irruzione improvvisa nella Piccardia da Marwitz e Hutier ed ottenuti, combattendo, i noti successi. Quando la loro avanzata rallentò, gli avversari sperarono di poterla arrestare come nel 1914, dopo la battaglia della Marna. Ma l'attacco tedesco non faceva che riprender fiato per un nuovo colpo di maglio, e radunò nuove armate nel suo fronte d'attacco, a destra e a sinistra delle suddette tre armate di sfondamento. Mentre le armate tedesche fra Arras e Oise si limitavano, negli ultimi tre giorni, – ignorando completamente quello che si andava preparando lungo e dietro l'attuale fronte di battaglia in quanto a nuovi aggruppamenti di forze, – a trattenere le masse di riserva nemiche, a respingere i loro contrassalti, a rinforzare con attacchi propri la minaccia della città di Amiens e quindi quella del fianco meridionale inglese; mentre in tal modo si veniva a legare strategicamente il grosso delle divisioni disponibili del generalissimo Foch, il supremo comando germanico comprovò la sua libertà d'azione anzitutto con un'energica e fortunosa magliata dell'armata del generale von Boehn verso il sud. Quest'armata Boehn attraversò il 6 aprile l'Oise nel fronte approssimativo di La Fère – Chauny in una larghezza approssimativa di 10 chilometri ed avanzò dapprima per una profondità dai 5 a 6 chilometri in direzione sud. Nei giorni successivi fino al 10 ributtò i Francesi su largo fronte oltre il Canale Ailette nella direzione di Soissons e Compiègne, e minacciò Parigi, co-
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me rilevò lo stesso Generale Pétain in uno dei suoi ordini del giorno all'armata.
L'armata Boehn approfittò della sua posizione angolare, sorta in virtù dell'avanzata dell'armata Hutier a nord dell'Oise, e la cui situazione è caratterizzata dai punti Noyon-La Fère-Laon (vedasi cartina I). La corda di quest'arco vien formata dal canale Ailette. L'attacco tedesco fu sferrato concentricamente da La Fère contro l'angolo frontale. Una parte delle truppe dell'armata Boehn attraversò l'Oise presso Chauny; altre truppe d'assalto, provenienti dall'est, mossero in direzione di Amigny. L'assalto fu sferrato con una rapidità sorprendente. Nella linea avversaria fu aperta una breccia dalla quale le vittoriose truppe tedesche, sfociando a raggera, invasero il campo prospicente in direzione del canale Ailette ed inseguirono il nemico in fuga fra Bichancourt e Barisis. Nell'ulteriore sviluppo dell'assalto fu raggiunto il canale Ailette ed espugnate le alture ad est di Coucy. L'espugnazione delle posizioni sulle alture vigorosamente e tenacemente difese nonché quella di Coucy-le-Château, formidabilmente fortificata e del pari disperatamente difesa, aveva dal punto di vista tattico un'importanza specialissima, e costituisce un'operazione straordinaria delle truppe tedesche d'assalto. I Francesi hanno tentato di presentare l'avvenimento in modo da far credere che qui si sia trattato soltanto di una volontaria correzione del fronte. Ma che questo non è il caso, risulta senz'altro anche dalla grande importanza che rivestono le alture prospicenti il canale Ailette e che sembran create apposta per la sua difesa. L'assalto tedesco si presta benissimo a mettere il generale Foch in serio imbarazzo. Infatti, grazie a
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quest'assalto, l'ala sinistra d'assalto tedesca che minaccia Parigi è grandemente allargata e rinforzata. Fra l'Oise e l'Aisne vi è uno spazio che non solo protegge il fianco dell'armata Hutier, ma che deve essere anche attraversato, qualora l'assalitore abbia scelto Compiègne come sua prima meta di marcia. Comunque, le riserve di Foch sono, grazie all'inatteso assalto dell'armata Boehn, oggi più che mai legate a quel terreno. Il generale si trova davanti a questo dilemma: o di attaccare, per sgravare le truppe minacciate, a nord della linea Soissons. Compiègne, o ad ovest dell'Ancre, o a sud di Amiens, cioè a dire lanciare nella gran fornace le riserve che ancora gli rimangono.
Il suo imbarazzo sarà, però, enormemente cresciuto a causa dell'immane assalto dell'armata del generale von Quast a nord dell'attuale terreno di operazione. Mentre l'armata di von Boehn, irrompendo fra l'Oise e l'Aisne ributtava i Francesi oltre il canale Ailette, furibonde azioni di aritiglieria annunciavano nuove operazioni in altri punti. Il giorno 9°un assalto sapientemente predisposto colpì in pieno il fronte anglo-portoghese nel settore ad ovest di Lilla, intersecato da numerosi corsi d'acqua, fra il canale La Bassée e il pilastro angolare britannico di Armentières (vedasi la cartina no. 2). Il 9°aprile, dopo una furiosa azione di fuoco con l'artiglieria e lanciamine, le truppe tedesche espugnarono le posizioni inglesi e portoghesi, facendo al primo colpo 6.000°prigionieri, fra cui un generale portoghese, e catturando circa 100°canoni. Nel loro meraviglioso slancio superarono, attraversando i campi di crateri impantanati, la vasta pianura preparata per una tenace difesa con i suoi numerosis-
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simi cascinali, blockhouse, e gruppi di alberi fortificati con un lavoro di 4°anni. Nella sera istessa i soldati di Germania comandati dal maggior generale Höfer, attraversarono la Lys. Il primo giorno d'assalto spostò in avanti la linea tedesca da La Bassée e Armentières per 7°fino a 8°chilometri, in una larghezza di circa 4°chilometri. La larghezza d'attacco aumentò però il giorno seguente di altri 15°chilometri verso il nord, e più precisamente fino a Hollebeke; di modo che il fronte di sfondamento misurava il 10°aprile 35°chilometri buoni. In questo giorno l'armata del generale Sixt von Arnim [sic] prendeva Hollebeke e le posizioni inglesi circostanti al sud. Espugnò ancora le alture di Messines e le mantenne ad onta di disperati contrattacchi nemici. A sud di Warneton i Tedeschi avanzarono fino alla strada di Ploegstreet-Armentières. Contemporaneamente l'armata di Quast attraversava la Lys in molti altri punti e affrontava risolutamente sulla riva nord del fiume le truppe inglesi pecorse per trattenerla. A sud fu raggiunta la linea della Lave un affluente della Lys, e il territorio ad est di Bethune. I prigionieri erano saliti il 10°aprile alla cifra di 10.000. Il terreno di battaglia a nord di Armentières è piano, ma per l'attiglieria oltremodo difficile perché paragonabile ad una spugna. Le alture fiamminghe si spostano verso Occidente come uno scenario. A nordovest di Messines trovasi Wytschaete, ed a ovest di questo Kemmelberg, che domina il terreno circostante, e nel quale si svolsero violente battaglie negli anni 1915/17. Gli Inglesi lo hanno formidabilmente fortificato e lo tengono come un gioiello. Se dovessero abbandonarlo, sarebbe questa la confessione di una loro grave disfatta.
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Tutto quanto il territorio di battaglia, che gli Inglesi tentarono invano di ingrandire con una lunga e sanguinosa sequela di atroci e furibonde battaglie in grande stile nell'anno scorso, è caduto in poche ore nelle mani dei soldati di Germania. Le colonne tedesche d'assalto trovansi a 5°chilometri ad ovest delle posizioni di Kemmelberg, e si sono avvicinate considerevolmente ad Ipres [sic].
Lloyd George, nel suo discorso col quale raccomandava si votasse la legge sulle nuove chiamate alle armi, ascrive il grande successo tedesco alla... nebbia che avrebbe velato in una densa cortina l'avanzata della fanteria; quindi agli errori del generale Gough. L'affannosa ricerca di un colpevole è la più grande prova che gli Inglesi hanno subito una dolorosa disfatta. Ma Lloyd George si conforta pensando all'imminente aiuto degli Americani, e tenta di inalare nuovo ossigeno ai suoi compatriotti. Ciò non pertanto tutti quelli che son usi a giudicare colla propria testa – specialmente, in questo caso, i generali francesi – si domanderanno che cosa, dunque, avverrà se lo sfondamento tedesco si dovrà spingere ancora più innanzi. La muraglio franco-inglese mostra già in più punti crepe impressionanti; anzi brecce minacciose. I settori inglesi di Amiens e di Arras traballano sotto l'impeto dell'attacco; come pure indirettamente, tutto il fronte da Arras a Nieuport. Le comunicazioni ferroviarie con Calais son minacciate. Il nodo ferroviario Hazebrouck si trova sotto l'azione del fuoco tedesco a distanza, come pure i tronchi ferroviari presso Doullens e St. Pol. La situazione per gli eserciti dell'Intesa è, così, divenuta quasi insostenibile.
Le divisioni portoghesi battute a sud di Armen-
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tières eran tenute completamente all'oscuro della vera situazione degli Inglesi. Il Supremo Comando britannico aveva affidato quasi esclusivamente ai Portoghesi la posizione più importante a sud del Canale La Bassée, e questo a causa della minaccia che incombeva sul suo fronte ai due lati della Somme. Fu così, che, dato il fulmineo assalto tedesco, ed essendo venuta a mancare completamente la direzione del comando inglese, i Portoghesi subirono le perdite principali. La conseguenza del grave colpo sarà questa: che i Francesi, per sgravare gli Inglesi, dovranno assumersi la difesa di un più lungo fronte e ne risentiranno più di tutto quelle riserve francesi che erano destinate a ben altre imprese che non a quella di tappare in tutta fretta le falle aperte nell'esercito britannico.
Questa offensiva forma una nuova e magnifica operazione nel gran piano d'attacco del Supremo Comando germanico. Un altro settore, formidabilmente fortificato, del fronte anglo-francese, vien sollevato e buttato giù dai suoi cardini, ancora una volta il veemente assalto tedesco costringe i nemici a rapide e costose (per sangue e materiale) misure di ripiego; ancora una volta forti riserve dell'intesa vengon tolte da quei punti nei quali erano indispensabili. La necessità di dover prendere in grandissima fretta sempre nuove disposizioni e procedere a continui spostamenti di truppe; i grandi compiti tecnici che sorgono, e la crescente possibilità di incorrere, con una dimenticanza o con un eccesso, in un fatalissimo errore strategico; debbono, necessariamente, sottominare le stesse facoltà del Comando dell'Intesa. Intanto il suo fronte complessivo si scompagina sempre più e la tensione sta per raggiungere il suo massimo grado.
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Frattanto Armentières è caduta. Essa avrebbe costato troppe perdite ai Tedeschi se il Comando germanico si fosse deciso di attaccar di fronte questo formidabile baluardo inglese, preparato per una strenua difesa, con tre forti linee tutte in larga muratura di calcestruzzo. Si decise allora a prenderla per aggiramento, rinchiudendola dal nord e dal sudovest; di modo che è dovuta cadere in mano dei Tedeschi con tutto quanto il presidio. Privato di tutte le strade per la ritirata, il presidio inglese ha deposto, non senza una difesa valorosa, le armi: 50°ufficiali e più di 3.000°uomini di truppa. Insieme ai prigionieri si son potuti catturare 45 cannoni, numerose mitragliatrici, grandi quantità di munizione, un deposito per indumenti di vestiario ed altro ricco bottino. A nordovest di Armentières le truppe tedesche hanno guadagnato nuovo terreno. Ad ovest di Armentières, dopo aver parato bellamente contrattacchi sferrati dall'avversario con forze riunite lì per lì, e combattuto con accanimento e valore per il possesso della quarta posizione inglese, han rovesciato il nemico in direzione di Bailleul e Merville. Merville è stata occupata.
Attualmente le vittoriose truppe tedesche stanno avanzando nella pianura della Lys fra Armentières e Merville.
Un radiotelegramma inglese afferma essere Armentières stata evacuata dagli Inglesi. Questa asserzione contiene una delle solite e coscienti falsificazioni dei fatti. Quando, in un punto d'appoggio avente il carattere di fortezza, un presidio di più di 50°ufficiali e 3.000°uomini di truppa depone le armi; quando, in questo punto d'appoggio, vengono lasciati intatti al nemico 45°can-
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noni di gran calibro e sterminati depositi pieni stipati di munizioni e di indumenti di vestiario; questo, in lingua militare, si chiama una resa bella e buona, e niente affatto evacuazione.
Il bottino complessivo, fatto sin qui dalle truppe tedesche nella battaglia presso Armentières, ammonta a 20.000°prigionieri, fra cui un generale inglese e uno portoghese, e più di 200°cannoni.
Il bottino totale dal principio dell'offensiva al 21°marzo è salito, così, a 112.000°uomini di truppa prigionieri e a più di 1.500 cannoni. Le mitragliatrici ammontano a molte migliaia, le tanche [sic] a più di 200.
Nella cartina numero 3 il terreno conquistato dai Tedeschi nella loro offensiva dei primi 15°giorni vien confrontato con quello conquistato dagli Anglo-Francesi nell'1916°nella battaglia della Somme, dopo tre mesi di erculei sforzi.
Empfohlene Zitierweise
Erzberger, Matthias, Il fortunoso proseguimento delle operazioni tedesche in occidente. Con tre cartine. IV. vom 12. April 1918, Anlage, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 454, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/454. Letzter Zugriff am: 19.04.2024.
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