Dokument-Nr. 6097
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[München], 31. Dezember 1917

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelli
Betreff
Su Mons. Michalkiewicz, Amministratore Apostolico di Vilna.
È venuto in questo momento da me il Signor Conte von Zech della Legazione di Prussia, il quale a nome del Governo Imperiale mi ha pregato di portare con ogni sollecitudine a conoscenza della S. Sede che quanto segue: s Secondo una comunicazione giunta a Berlino dall'Amministrazione dei territori dell'Est, la persistente attività polonizzatrice di Mons. Michalkiewicz ha sollevato fra la popolazione lituana una grande eccitazione. Un tale inasprimento dell'odio nazionale in Lituania produce senza dubbio gravi turbamenti nell'attuale situazione di quelle regioni. Le condizioni del tutto affatto insostenibili della diocesi di Vilna, nella quale Mons. Michalkiewicz in opposizione ad<a> molti vari diocesani si adopera con ogni sforzo per soffocare tutte le aspirazioni lituane, esigono urgentemente il suo richiamo là che [sia] venga a lui tolta l'amministrazione. A ciò non soltanto i Lituani, ma anche la S. Sede ha il più grande interesse che egli venga rimosso dall'amministrazione della diocesi medesima. Ciò è del più grande interesse non soltanto per i Lituani, ma anche per la Santa Sede, giacché l'agitazione, la quale ha preso assai
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prende sempre più vaste proporzioni, potrà eventualmente costringere per il mantenimento dell'ordine l'Autorità militare a d prendere adottare contro ad adottare verso di lui misure di rigore per il mantenimento dell'ordine. I provvedimenti presi recentemente di recente da lui senza motivo da Mons. Michalkiewicz contro quattro ecclesiastici lituani ed i quali hanno vivamente irritato la popolazione, e ha colmato la misura. Anche la nomina di cinque polacchi a canonici, fatta all'insaputa del Gover dell'Amministrazione tedesca, è stata molto biasimata. Infine In somma conclusione, il Sig. Conte von Zech mi ha fatto chiaramente intendere che, se la S. Sede non si risolverà colla massima sollecitudine a rimuovere Mons. Michalkiewicz dal suo ufficio, il Governo potrà, suo malgrado, trovarsi nella necessità di procedere anche all' suo al di lui arresto di quel Prelato.
Altre volte ho già avuto occasione di riferire all'E. V. R. i lamenti del Governo tedesco contro il più volte menzionato Mons. Michalkiewicz e la sua domanda che esso fosse sostituto con un Prelato di nazionalità lituana; ed a tale riguardo mi permetto richiamare i miei rispettosi Rapporti N. 373 del 24 Giugno, N. 1051 del 20 Agosto , e N. 1229 del 31 Agosto e 1534 del p. p.
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23 Settembre p. p. Non mancai poi di dare colla maggior possibile delicatezza a S. A. il Sig. Principe von Isenburg comunicazione della decisione della S. Sede contenuta nel venerato Dispaccio dell'E. V. N. 41941 del 15 Settembre, ed a Mons. Michalkiewicz consigli di moderazione e di prudenza in conformità delle istruzioni trasmessemi col cifrato del 4 Ottobre e coll'ossequiato Dispaccio 2 N. 47028 del 26 di quello stesso mese.
Ora poi, dopo spedito il mio rispettoso Rapporto N. 3281 in data del 27 corrente, ho ricevuto, per via segreta grazie ad una favorevole occasione ede inper via del tutto segreta da Mons. Michalkiewicz i il Memorandum con Pro-Memoria ed i e gli altri documenti, che qui acclusi ho l'onore d'inviare a V. E. con preghiera di restituzione. In esso In essi, l'E. V., oltre a molte notizie intorno all' ai meta di dell' amministrazione militare tedesca in Lituania, ed alla condanna dei sacerdoti lituani cui ha accennava to il Sig. Conte von Zech, ecc. V. l'. l'E. V. troverà anche le ulteriori informazioni richieste col circa i punti indicati nel venerato Dispaccio N. 49685 del 14 Dicembre, into circa il Consiglio nazionale Lituano, la proporzione etnica degli abitanti della città di Vilna e della diocesi omonima nonché nonchè varie considerazioni sull'eventuale provvista della diocesi di Vilna.
Pregando, pertanto, l'E. V. di far signi-
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a volermi significare a volersi degnare di significarmi in proposito possibilmente per telegrafo la decisione risoluzione della S. Sede, che io mi farò un dovere di comunicare senza indugio al Governo Imperiale, m'inchino sin umilmente al bacio della S. Porpora e con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 31. Dezember 1917, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 6097, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/6097. Letzter Zugriff am: 08.05.2024.
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