Dokument-Nr. 7203
[Erzberger, Matthias]
: L'affermazione della stampa dell'Intesa su un presunto bombardamento di Parigi nel giorno
del Corpus Domini, discussa al Reichstag, 06. Juli 1918
88r
Il deputato del Centro, on. Trimborn, rivolse al
Cancelliere la seguente interrogazione sulle affermazioni della stampa dell'Intesa aver la
Germania bombardato Parigi nel giorno del Corpus Domini, mentre Inghilterra e Francia
risparmiarono in questo giorno le città tedesche situate dietro il fronte:"Nella stampa
nemica si è sollevata, contro il Supremo Comando l'accusa di aver bombardato Parigi nel
giorno del Corpus Domini; nel giorno, cioè, che rappresenta la più grande festa della
cristianità cattolica, e questo sebbene colla mediazione del Santo Padre il Governo inglese
avesse promesso di non bombardare da parte sua le città poste dietro il fronte. Ne risultava
naturalmente per la Germania il dovere di non bombardare Parigi in risposta
all'arrendevolezza dimostrata da parte avversa.Sono note al signor Cancelliere simili affermazioni? È egli pronto a rispondere?
A questa interrogazione il Cancelliere rispose il 15 luglio al Reichstag per bocca del generale von Wriesberg, direttore di Dipartimento nel Ministero della guerra:
"Per ordine del Supremo Comando, Parigi non fu bombardata nel giorno del Corpus Domini, Domenica 22 giugno. I Francesi celebrano la festa del Corpus Domini, non il giorno in cui essa veramente cade, ma nella Domenica successiva.
88v
Il Cardinale von Hartmann richiamò per tempo l'attenzione
del Supremo Comando tedesco su questa circostanza."Ecco come stanno le cose. Nel giorno del Corpus Domini non si tengono in Francia processioni pubbliche, ma queste si svolgono entro le chiese e più precisamente nella domenica seguente. Nei paesi cattolici e in certe parti della Germania le processioni pubbliche hanno luogo, invece nel giorno stesso del Corpus Domini, secondo la tradizione approvata in modo tutto speciale dal Papa Pio X. Questo giorno cadeva il 30 maggio. La domenica successiva, nella quale si celebrò in Francia il giorno del Corpus Domini rinunciando a processioni pubbliche, cadeva il 2 giugno.
Orbene: nella domenica del 2 giugno non ebbe luogo nessun bombardamento di Parigi. In questo giorno le cerimonie ecclesiastiche a Parigi furono rispettate dal Supremo Comando tedesco, come l'Intesa fece il 31 maggio per la Germania, tralasciando attacchi aviatori su città aperte tedesche lontane dal fronte.
Del resto in Inghilterra si conosceva benissimo la differenza fra la Germania e la Francia relativamente al giorno del Corpus Domini nei due paesi. Il 31 maggio la "Nuova corrispondenza" di Londra scrisse aver l'Inghilterra "deliberato dietro speciale desiderio del Papa, ispiratoli dal cardinale von Hartmann, di non bombardare città tedesche nel giorno del Corpus Domini." Il giornale continuava: "Invece oggi (30 maggio) sono cadute a Parigi nuovamente graniate lanciate da una bocca da fuoco a lunga portata.
89r
I Tedeschi vorranno, forse, far valere il fatto che le
processioni avranno luogo soltanto nella Domenica successiva (2 giugno). Ebbene: noi
vedremo se i Tedeschi sono animati dal medesimo spirito cavalleresco. Noi vedremo se q
uelli che domandarono si rispettassero cerimonie religiose dei cattolici tedeschi,
penseranno anche a quelle di Francia.
Questo spirito cavalleresco al quale si faceva qui appello pel 2 giugno i Tedeschi lo comprovarono non bombardando in questo giorno Parigi. Tuttavia, la stampa dell'Intesa, capitanata dai "Times", muove alla Germania e al Comando tedesco il suo volgare attacco, al quale accenna l'on. Trimborn nella sua interrogazione; attacco che tace scientemente il fatto essenziale che il Corpus Domini non fu affatto celebrato il 30 maggio in Francia. Ben a ragione si mette in rilievo nella stampa tedesca l'azione ipocrita e farisaica dei "Times" e si domanda dove s'era cacciato mai il senso cavalleresco dell'Intesa allorché il Pontefice scongiurò egualmente le belligeranti con commoventi parole di far tacere le armi almeno nel giorno santo della natività del Signore.