Dokument-Nr. 19486
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[Berlin], 03. Mai 1929

Schreiber (Textgenese)
StenotypistStenotypistCentozCentozPacelliPacelli
Betreff
Sulla "Missionsvereinigung katholischer Frauen und Jungfrauen"
Col mio rispettoso Rapporto N. 40897 del 1 Febbraio p. p., mi permisi di esporre all'E. V. R. le gravi difficoltà che la benemerita "Missionsvereinigung katholischer Frauen und Jungfrauen" incontra nell'Archiidiocesi di Friburgo. ed i pericoli che minacerebbero  [sic] la sua stessa esistenza.
In conformità di quanto V. E. si degnò di significarmi col venerato Dispaccio N. 426/29 del 24 s. m., non mancai di richiamare delicatamente l'attenzione di quell'Arcivescovo, Rev.mo Mons. Fritz, sulla situazione della menzionata Missionsvereinigung, nella sua Arcidiocesi, pregandolo di un benevolo esame della questione.
Egli mi ha il 4 Aprile u. s., diretto in proposito una lettera, domandandomi di portarla a conoscenza della S. Sede, e che compio pertanto il dovere di rimettere qui acclusa in copia a V. E. In essa egli rileva innanzi tutto come le varie collette fatte nell'Arcidiocesi l'anno per scopi religiosi ammontarono l'anno scorso a 811.402 Marchi-oro e le imposte ecclesiastiche, generali e particolari, a 7.063.630 Marchi-oro, di modo che ciascun cattolico
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dell'Arcidiocesi (essi sono circa un poco meno di 1.500.000) ha dato più di 5 5.30 Marchi. A ciò si aggiungono le collette locali nelle varie parrocchie.
Egli osserva inoltre che i beni delle parrocchie e delle cappellanie - 40.000.000 di Marchi nel solo Baden - andarono quasi interamente perduti durante l'inflazione; che i 17 Conventi di uomini esistenti nel Baden e nell'Hohenzollern, - senza contare gli Istituti femminili  -, come pure il Priesterseminar, Seminario clericale, il Convitto teologico, i convitti ginnasiali, sono in gran parte mantenuti dalle offerte in natura o in denaro dei fedeli.
Egli accenna infine alla campagna mossa fatta dalla stampa socialista e comunista, affinché per far uscire i cattolici dalla abbandonino escano dalla Chiesa in seguito a causa specialmente adelle imposte ecclesiastiche ed dealle collette, e citando il numero di coloro che avrebbero ne sarebbero usciti in questi ultimi anni. lasciato la Chiesa.
Sebbene Mons. Arcivescovo concluda di non poter quindi permettere ogni colletta ecclesiastica a scopi religiosi, sembraerebbe tuttavia per le ragioni, che ho brevemente indicate nel mio ossequioso precitato rRapporto, che le offerte collette della sullodata Missionsvereinigung dovrebbero essere autorizzate al pari di quelle a favore delle per le altre Opere a favore delle Missioni, e specialmente di quelle per l'Opera di S. Benedetto. tanto più che si tratta nel caso non di imposte ecclesiastiche, ma di offerta puramente ecclesiastica. Lo
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stesso Arcivescovo Non sembra pare poi corrispondererebbe poi a verità quanto Mons. Arcivescovo asserisce alla fine della sua lettera, vale a dire che la Signorina Schynse avrebbe bensì potuto rivolgersi direttamente a lui od alla Curia arcivescovile. Secondo infatti che è essa affermato nella lettera, che mi feci un dovere di rimettere in copia all'E. V. insieme al surriferito mio Rapporto, la Signorina Schynse pia e zelante Presidente della Missionsvereinigung si è sarebbe per ben tre volte indirizzata alla Curia arcivescovile prima al Rmo Mgr. Nörber, predecessore dell'attuale Arcivescovo, Rev.mo Mons Fritz, Rmo Mons Fritz, di Friburgo ed una quarta volta direttamente al Rev.mo Mons. Fritz ed una quarta volta a quest'ultimo direttamente, allo scopo di ottenere la debita autorizzazione per la sua opera, ma le sue istanze furono sempre respinte.
Chinato
42r, oben mittig hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten, notiert: "C".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 03. Mai 1929, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 19486, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/19486. Letzter Zugriff am: 11.05.2024.
Online seit 20.01.2020.