Dokument-Nr. 4416
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[München], 19. November 1922

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelli
Betreff
Processo Fechenbach – Telegramma del Barone de Ritter (24 7 Luglio 1914)
Coi miei rispettosi Rapporti NN. 12703 e 13327 rispettivamente in data del 16 Maggio e del 22 Giugno 1919 (riscontrati coi venerati Dispacci NN. 91639 e 92924) ebbi l'onore di riferire all'E. V. R. circa la pubblicazione, avvenuta nell'Aprile 1919 sui su alcuni
giornali francesi (Journal e Journal des Débats), di un telegramma cifrato di S. E. il Sig. Barone de von von Ritter zu Grünstein, Ministro di Baviera presso la S. Sede, in data del 24 7  Luglio 1914, relativo al pensiero del S. Padre (Pio X) e dell'Emo Sig. Cardinale Segretario di Stato intorno all'attitudine dell'Austria-Ungheria contro verso la Serbia. Il testo originale ed autentico del telegramma medesimo, comunicatomi testé confidenzialmente da questo Ministero degli Esteri, trovasi unito al presente ossequioso Rapporto (Allegato I).
In seguito a tale divulgazione, l'antico Segretario di Kurt Eisner, Fechenbach, (il quale aveva rimesso detto
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il telegramma in discorso al giornalista René Payot), sottoposto a processo, è stato condannato il 20 Ottobre p. p. ad undici anni di prigione per alto tradimento. L'attuale Ministro della Giustizia Signor Gürtner, rispondendo nella seduta del Landtag del 17 corrente ad una interpellanza del partito socialista (Allegato II), ha difeso l'anzidetta sentenza di condanna, ed ha affermato, tra l'altro, che la severa pena inflitta al Fechenbach è giustificata dal grave pregiudizio arrecato al popolo tedesco da quella pubblicazione. "Il telegramma (ha egli soggiunto) fu commentato colle più grandi esagerazioni oggetto dei più esagerati commenti ed ebbe per conseguenza effetto che una Potenza neutrale, la quale nel periodo angoscioso tra l'armistizio ed il trattato di pace era disposta ad adoperarsi adoperarsiinterporsi in favore della pace, rimase completamente paralizzata nella sua azione". Lo stesso ha ripetuto l'antico Ministro della Giustizia Dr. Roth, il quale ha egualmente asserito che "la pubblicazione del telegramma del Ritter ha cagionato i più gravi danni, rendendo impossibile l'intervento di una Potenza neutrale" (Allegato III).
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Il Governo bavarese ha evitato avuto cura nello svolgimento del processo e nella discussione al Landtag di non dare nuovamente alla pubblicità il testo del telegramma in questione, allo scopo di evitare prevenire ulteriori commenti e polemiche. Siccome poi una simile interpellanza era stata presentata anche al Reichstag, il Sig. Conte von Lerchenfeld, allora Presidente del Consiglio dei Ministri in Baviera, mi pregò di interessarmi adoperarmi presso il Governo di Berlino, affinché colà pure si eviti di darne lettura nel Parlamento; ciò che, accondiscendendo a tale domanda, ho procurato di fare tto per mezzo sia della Rappresentanza del Governo del Reich in Monaco, che di un deputato del Centro.
Nel riferire quanto sopra all'E. V., m'inchino
81r, links oberhalb der Betreffzeile hds. von unbekannter Hand vermerkt, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten: "C".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 19. November 1922, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 4416, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/4416. Letzter Zugriff am: 30.04.2024.
Online seit 31.07.2013, letzte Änderung am 13.06.2014.