Dokument-Nr. 9140
Schioppa, Lorenzo an Gasparri, Pietro
München, 26. November 1918

Schreiber (Textgenese)
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Betreff
[Kein Betreff] Intorno alla recente azione intervento del S. Padre in favore della Germania
La notizia dell'intervento del S. Padre presso l'Episcopato americano e francese non che presso il Governo inglese in favore e presso il Presidente degli Stati Uniti in favore della Germania per una mitigazione delle condizioni dell'armistizio e per l'approvvigionamento della medesima, e parimenti la notizia dei passi fatti dalla S. Sede presso i Governi nemici della Germania per il rimpatrio almeno dei prigionieri tedeschi ammalati e feriti nonché dei civili inabili alle armi e per un migliore trattamento degli altri, queste notizie, dico, hanno prodotta qui una profonda commozione, ed hanno provocate manifestazioni di grande riconoscenza verso l'Augusto Pontefice.
Qualche nube che vagava sull'orizzonte circa la neutralità ed imparzialità della S. Sede
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durante la guerra è completamente scomparsa, e tutti sono d'accordo nel lodare e benedire l'opera caritatevole di Sua Santità.
A mio subordinato umile parere questo avvenimento può essere di grande incoraggiamento pei cattolici nella difesa della religione e dei diritti della Chiesa in questa ora di minacce.
Espressione di tali sentimenti è un articolo del Bayrischer Kurier intito (N.º 328, 25 corr.) che qui ho l'onore di compiegare e che si intitola: "Nuova azione del S. Padre in favore della Germania (Neue Aktion des Heilig. Vaters zu gunsten Deutschlands)".
Lo scrittore fa rilevare innanzi tutto che in tutti ogni tempio il S. Padre si è in prima linea occupato dei popoli e dei paesi che versavano in più grande bisogno e in più amare disgrazie. Quando Così fu per gran parte del Belgio e della Francia, che a cagione del causa dell'occupazione soffrivano immensamente, e così è ora per l'oppresso, povero, umiliatissimo popolo tedesco.
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Il giornale continua esponendo l'opera del S. Padre per ottenere dai nemici della Germania sia la mitigazione delle condizioni dell'armistizio, sia l'approvvigionamento della Germania, sia il rimpatrio dei prigionieri malati e feriti e degli internati civili inabili al lavoro, nonché un migliore trattamento per gli altri, e conclude: "Ora veramente nessun tedesco, che pensi rettamente, può dubitare, che il S. Padre abbracci il popolo tedesco col medesimo amore che le altre Nazioni che finora ha ajutato nel bisogno e nelle sofferenze. Ora davvero non si devono più lanciare al pubblico colpi nascosti ed aperte accuse contro la pe completa neutralità della S. Sede.
"Noi non sappiamo – prosegue l'articolo – se il Governo provvisorio trova in sé tanto coraggio dinanzi al proprio popolo di consacrare una cortese parola di grato riconoscimento per questa azione di Papa Benedetto. Ma questo rimane fermo, che i detti prigionieri di guerra ed i loro parenti, che la grandissima maggioranza del popolo tedesco,
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cattolici come evangelici, israeliti e di altre confessioni, giammai dimenticheranno, che il Santo Padre, nell'ora più dolorosa della povera Germania, ha pensato proprio ai più poveri: ai prigionieri di guerra tedeschi malati e feriti, ed agli internati civili, e che Egli per i nostri prigionieri ha invocato un trattamento umano in quell'ora, in cui la Francia, diventata pazza per l'ebbrezza della vittoria ha svelata la sua ubriachezza vendicativa giammai repressa. Mai dev'essere dimenticato Papa Benedetto, Egli che solo fra tutte le Potenze del mondo non abbandonò la Germania, da tutti abbandonata, in un tempo in cui a tutti i suona all'orecchio di tutti gli amici della patria il grido dell'araldo del vecchio Görres: "Betet für die Völker, die nichts mehr sind!"
Infine l'articolista sulle ali dell'angelo di Dio manda al S. Padre un il ringraziamento di tutti i cuori tedeschi e dice: "Mille e mille mogli, madri e figli di combattenti in alzano oggi preghiere e le loro mani, domandando e pregando che il nostro buon
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Dio rimuneri l'amore misericordioso della S. Sede ed al compensi il nobile Portatore della Tiara compensi nelle più amare ore della sua vita, con quelle sue parole del Salvatore: Beati sono i misericordiosi perché troveranno misericordia."
Lo stesso articolo è pubblicato nel popolare Neues Münchner Tagblatt.
Inchinato ecc.
Empfohlene Zitierweise
Schioppa, Lorenzo an Gasparri, Pietro vom 26. November 1918, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 9140, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/9140. Letzter Zugriff am: 19.05.2024.
Online seit 02.03.2011, letzte Änderung am 10.09.2018.