Betreff
Circa il libro "Politik aus dem Glauben" di Ernesto
Michel
Credo mio dovere di richiamare
l'attenzioneriferire all'dell'E. V. R. sopra un
ilun libro dal titolo "Politik aus dem Glauben",
recentemente pubblicato dal Sig. ErnstErnesto Michel di Francoforte sul Meno (diocesi di
Limburg), uno dei cattolici i quali hanno collaborato nel periodico Una
Sancta, come ebbi già occasione di rilevare nel mio rispettoso Rapporto
N. 36374 del 15 Novembre scorso. Esso è stato edito dalla Casa (non cattolica)"Eugenio Diederichs"didi Jena (diocesi di Fulda) e non porta l'Imprimatur dell'Autorità
ecclesiastica.
Detto libro, il quale non rappresentariproduceunil pensiero isolato dell'Autore, ma è piuttosto l'esponente e quasi la sistematizzazionedellaetendenzaedeidi alcuni <qualche>circoliocattolicio di estremaestrema sinistra, contiene, a mio umile avviso, errori gravissimi.
Egli
Il MichelsostieneCosì, ad esempio, il Michel (sebb sostiene (sebbene in termini
non del tutto chiari) la necessità nel tempo moderno diellauna democratizzazione ditrasformazione dellaforma monarchica delladi un regime più democratico nella Chiesa,in una più democratica,
afferma22v
che la morale non ha nulla da
fareche vedere colla Chiesa, combatte la scuola confessionale e la
formazione confessionale dei maestri, nega il diritto della Chiesa sulla scuola, propugna la
unione delle tre Chiese (cattolica, protestante ed orientale) nel senso "ecumenico" dell'Una Sancta, muove aspre critiche contro la codificazione
del diritto canonico, ecc.
Un intiero capitolo del
deplorevole volume è dedicato alla questione concordataria ("Lehren des Bayrischen
Konkordats" pag. 46 e segg.). L'Autore attacca vivamente il Concordato
bavarese, che, secondo lui, rappresenta la concezione medioevale dei
rapporti fra Chiesa e Stato, è in opposizione colla Costituzione di Weimar, costituisce una
violenza fatta alla coscienza dei maestri nelle scuole cattoliche. Soprattutto egli critica
il modo di provvista delle Sedi vescovili la disposizione relativa alla nominascelta degli Arcivescovi e dei Vescovi, colla quale è
rimastao consacratao e resao giuridicamente obbligatoriao per il
popolo bavarese il diritto di nomina della S. Sede.23r
"Con ciò, egli aggiunge, il Michel, è stata risoluta in trattative segrete fra
il Governo bavarese e la Curia (= la S. Sede) senza partecipazione del popolo una
questione interna costituzionale interna ecclesiastica in un senso ed in una maniera,
che non è senz'altro comprensibile dal punto di vista ecclesiastico. Noi abbiamo infatti
tuttora dapedappertuttoovunque anche in Germania riservata la elezione del Vescovo, come
affare proprio della diocesi, al Capitolo cattedrale loc del luogo. E la legittima tendenza attuale nella Chiesa non è verso la
centralizzazione, ma verso la decentralizzazione ode verso una più forte autonomia delle Chiese vescovili". I cattolici
tedeschi debbono conquistare e tutelare i genuini diritti di libertà della Chiesa di fronte
alle esigenze ed agli interessi del sistema giuridico curiale. Per ciò egli mette in guardia
contro un eventuale Concordato col Reich. "Noi ci vediamo, così conclude l'Autore,
costretti per amore della Chiesa costretti a lottare affine di impedire che,
come23v
in Baviera, venga preparato in lunghi negoziati segreti
fra il Governo e la Curia e presentato alla rappresentanza popolare quale "aut-aut" un
contratto, il quale tratta il popolo ecclesiastico cattolico come oggetto di contratto, e nonlo
lohalasciatomaipronunziarsisenza lasciarlo pronunziarsiin [ein Wort unlesbar] nei
suoi [ein Wort unlesbar] in nessun momento delle trattative
preliminari".
La lettura di questo libro pericoloso è stata pur
troppo raccomandata dal Sac. Dr Francesco Keller, Professore di teologia
morale nella Facoltà teologica della Università di Friburgo (Baden), in una assai superficiale recensione, da
lui
pubscrittadel resto assai superficiale, apparsanelsul periodico viennese "Das Neue Reich" (9. Jahrg.
N. 12 del 18 Dicembre 1926, pag. 233 sg.). In senso Contro l'opera
medesima hanno invece scritto il Rev. P. Desiderio Breitenstein
O. F. M. ("Ernst Michels religiöser Integralismus" nell'Allg.
Rundschau fasc. 6 e 7 del 12 e 19 Febbraio 1927, pagg. 89-92 e
105-106) ed il Rev. P. Federico Muckermann S. J. nella Germania del
29 Gennaio 1927 (Das Neue Ufer N. 5).24r
Poiché
tuttavia la redazione di questo giornale, nel pubblicare tale articolo, osservava che esso
rappresentavariproduceva semplicemente la personale
opinione personale del P. Muckermann, e ricorda e, dopo di aver ricordato la il giudizio favorevoleassai benevolo del Keller, prom annunziava una nuova recensione del libro inper uno dei prossimi numeri del "Neuen Ufers",una nuova recensione del libro, la quale vi era quindi motivo di temere
che fosse pure sarebbe stata egualmente
og in egual senso, senso, favorevole, mi affrettai a dare
istruzione alla direzione della Germania di sospendernesospenderne la pubblicazione e richiamai sull'affare
sul [punto]sulla cosa l'attenzione dell'Ordinario del luogo, Emo Sig. Cardinale Bertram, pregandolo di prendere, come Ordinario del
luogo, nomine proprio gli i necessari provvedimenti. Egli infatti mi ha poi
comunicato di avere impartito alla summenzionata redazione gli
opportuni avvertimenti.le ammonizioni del caso.
Nel portareriferireportare quanto sopra a conosca conoscenzaaldell'E. V. , m'inchino
11r, oben mittig hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten,
notiert: "C".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 25. Februar 1927, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 19034, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/19034. Letzter Zugriff am: 03.05.2025.