Dokument-Nr. 19034
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[Berlin], 25. Februar 19271

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelli
Betreff
Circa il libro "Politik aus dem Glauben" di Ernesto Michel
Credo mio dovere di richiamare l'attenzione riferire all' dell'E.  V. R. sopra un il un libro dal titolo "Politik aus dem Glauben", recentemente pubblicato dal Sig. Ernst Ernesto Michel di Francoforte sul Meno (diocesi di Limburg), uno dei cattolici i quali hanno collaborato nel periodico Una Sancta, come ebbi già occasione di rilevare nel mio rispettoso Rapporto N. 36374 del 15 Novembre scorso. Esso è stato edito dalla Casa (non cattolica) "Eugenio Diederichs" di di Jena (diocesi di Fulda) e non porta l'Imprimatur dell'Autorità ecclesiastica.
Detto libro, il quale non rappresenta riproduce un il pensiero isolato dell'Autore, ma è piuttosto l'esponente e quasi la sistematizzazione dellae tendenzae dei di alcuni <qualche> circolio cattolicio di estrema estrema sinistra, contiene, a mio umile avviso, errori gravissimi. Egli Il Michel sostiene Così, ad esempio, il Michel (sebb sostiene (sebbene in termini non del tutto chiari) la necessità nel tempo moderno diella una democratizzazione di trasformazione della forma monarchica della di un regime più democratico nella Chiesa, in una più democratica, afferma
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che la morale non ha nulla da fare che vedere colla Chiesa, combatte la scuola confessionale e la formazione confessionale dei maestri, nega il diritto della Chiesa sulla scuola, propugna la unione delle tre Chiese (cattolica, protestante ed orientale) nel senso "ecumenico" dell'Una Sancta, muove aspre critiche contro la codificazione del diritto canonico, ecc.
Un intiero capitolo del deplorevole volume è dedicato alla questione concordataria ("Lehren des Bayrischen Konkordats" pag. 46 e segg.). L'Autore attacca vivamente il Concordato bavarese, che, secondo lui, rappresenta la concezione medioevale dei rapporti fra Chiesa e Stato, è in opposizione colla Costituzione di Weimar, costituisce una violenza fatta alla coscienza dei maestri nelle scuole cattoliche. Soprattutto egli critica il modo di provvista delle Sedi vescovili la disposizione relativa alla nomina scelta degli Arcivescovi e dei Vescovi, colla quale è rimastao consacratao e resao giuridicamente obbligatoriao per il popolo bavarese il diritto di nomina della S. Sede.
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"Con ciò, egli aggiunge, il Michel, è stata risoluta in trattative segrete fra il Governo bavarese e la Curia (= la S. Sede) senza partecipazione del popolo una questione interna costituzionale interna ecclesiastica in un senso ed in una maniera, che non è senz'altro comprensibile dal punto di vista ecclesiastico. Noi abbiamo infatti tuttora dape dappertutto ovunque anche in Germania riservata la elezione del Vescovo, come affare proprio della diocesi, al Capitolo cattedrale loc del luogo. E la legittima tendenza attuale nella Chiesa non è verso la centralizzazione, ma verso la decentralizzazione od e verso una più forte autonomia delle Chiese vescovili". I cattolici tedeschi debbono conquistare e tutelare i genuini diritti di libertà della Chiesa di fronte alle esigenze ed agli interessi del sistema giuridico curiale. Per ciò egli mette in guardia contro un eventuale Concordato col Reich. "Noi ci vediamo, così conclude l'Autore, costretti per amore della Chiesa costretti a lottare affine di impedire che, come
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in Baviera, venga preparato in lunghi negoziati segreti fra il Governo e la Curia e presentato alla rappresentanza popolare quale "aut-aut" un contratto, il quale tratta il popolo ecclesiastico cattolico come oggetto di contratto, e non lo lo ha lasciato mai pronunziarsi senza lasciarlo pronunziarsi in [ein Wort unlesbar] nei suoi [ein Wort unlesbar] in nessun momento delle trattative preliminari".
La lettura di questo libro pericoloso è stata pur troppo raccomandata dal Sac. Dr Francesco Keller, Professore di teologia morale nella Facoltà teologica della Università di Friburgo (Baden), in una assai superficiale recensione, da lui pub scritta del resto assai superficiale, apparsa nel sul periodico viennese "Das Neue Reich" (9. Jahrg. N. 12 del 18 Dicembre 1926, pag. 233 sg.). In senso Contro l'opera medesima hanno invece scritto il Rev. P. Desiderio Breitenstein O. F. M. ("Ernst Michels religiöser Integralismus" nell'Allg. Rundschau fasc. 6 e 7 del 12 e 19  Febbraio 1927, pagg. 89-92 e 105-106) ed il Rev. P. Federico Muckermann S. J. nella Germania del 29 Gennaio 1927 (Das Neue Ufer N. 5).
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Poiché tuttavia la redazione di questo giornale, nel pubblicare tale articolo, osservava che esso rappresentava riproduceva semplicemente la personale opinione personale del P. Muckermann, e ricorda e, dopo di aver ricordato la il giudizio favorevole assai benevolo del Keller, prom annunziava una nuova recensione del libro in per uno dei prossimi numeri del "Neuen Ufers", una nuova recensione del libro, la quale vi era quindi motivo di temere che fosse pure sarebbe stata egualmente og in egual senso, senso, favorevole, mi affrettai a dare istruzione alla direzione della Germania di sospenderne sospenderne la pubblicazione e richiamai sull'affare sul [punto] sulla cosa l'attenzione dell'Ordinario del luogo, Emo Sig. Cardinale Bertram, pregandolo di prendere, come Ordinario del luogo, nomine proprio gli i necessari provvedimenti. Egli infatti mi ha poi comunicato di avere impartito alla summenzionata redazione gli opportuni avvertimenti. le ammonizioni del caso.
Nel portare riferire portare quanto sopra a conosc a conoscenza aldell'E.  V. , m'inchino
11r, oben mittig hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten, notiert: "C".
1Ursprünglich angegebenes Datum "26 Febbraio 1927" hds. von Pacelli geändert.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 25. Februar 19271, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 19034, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/19034. Letzter Zugriff am: 04.05.2024.
Online seit 25.02.2019.