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                            Dokument-Nr. 6943
                         
                        
                        
                             
                        
                             
                        Eminenza Reverendissima,
Con venerato Dispaccio N. B. – 4067 del 15 Marzo 1920 l'Eminenza Vostra Reverendissima si degnava di trasmettere a questa Nunziatura alcuni Brevi Apostolici per onorificenze benignamente conferite dal S. Padre
 a vari
        personaggi, i quali avevano prestato l'opera loro per agevolare l'azione
            caritatevole
 dell'Augusto Pontefice a favore dei prigionieri di guerra internati
        in Germania. Nei riguardi peraltro di uno di essi, vale a dire del Sig. Maggiore Barone Gustavo von Gemmingen
, l'Eminenza Vostra avvertiva esser
        necessario, prima di consegnargli il relativo Breve, di assicurarsi che egli non fosse
        quello stesso <Barone von Gemmingen>1, il cui nome figurava nella lista dei presunti
            colpevoli consegnati dall'Intesa
.
Nonostante ripetute indagini compiute a tale scopo
, dal quale ho potuto così avere
        testé la certezza che il Barone von Gemmingen, cui è stata concessa la summenzionata
        Pontificia distinzione, non è quello reclamato dall'Intesa. In seguito a ciò ho spedito
        senz'altro il Breve Apostolico al prelodato Barone, il quale con lettera in data di ieri,
        nell'accusarmi ricevuta del Documento medesimo, mi ha incaricato di esprimere a Sua Santità
 i sensi della sua profonda gratitudine e della
        inalterabile sua fedeltà verso il Vicario di Cristo.
Nel riferire quanto sopra, come di dovere, all'Eminenza Vostra, m'inchino umilmente al bacio della Sacra Porpora e con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico 
                        
                             
                        
                             
                        Online seit 31.07.2013, letzte Änderung am 25.04.2017. 
                    
    Dokument-Nr. 6943
Pacelli, Eugenio
 an Gasparri, Pietro
München, 20. Juli 1922
                        Regest
Weisungsgemäß holte Pacelli Informationen darüber ein, ob Major Gustav Freiherr vom Gemmingen, der für seine Unterstützung der päpstlichen Kriegsgefangenenhilfe ausgezeichnet worden war, mit einer gleichnamigen Person auf der alliierten Kriegsverbrecherliste identisch sei. Von Gemmingen sollte das entsprechende Breve erst erhalten, wenn erwiesen sei, dass er nicht mit der Person aus der Liste identisch ist. Pacelli konnte dies mittlerweile mit der vertraulichen Unterstützung des französischen Gesandten in München Dard sicherstellen, weshalb er das Breve an von Gemmingen versandte, der dafür dem Heiligen Vater dankte.Betreff
Sulla onorificenza per il Sig. Barone Gustavo von Gemmingen
                            
                        Con venerato Dispaccio N. B. – 4067 del 15 Marzo 1920 l'Eminenza Vostra Reverendissima si degnava di trasmettere a questa Nunziatura alcuni Brevi Apostolici per onorificenze benignamente conferite dal S. Padre
Nonostante ripetute indagini compiute a tale scopo
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anche per mezzo di questa Legazione di Prussia,
        era stato finora impossibile di ottenere una sicura informazione al riguardo, giacché la
        suddetta lista non conteneva né il nome di battesimo né altra precisa indicazione del
        presunto colpevole. Ho finito quindi per rivolgermi, in via privata e confidenziale, a
        questo Sig. Ministro di FranciaNel riferire quanto sopra, come di dovere, all'Eminenza Vostra, m'inchino umilmente al bacio della Sacra Porpora e con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
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            Pacelli.
                            
                        