TEI-P5
Dokument-Nr. 1131
Eminenza Reverendissima,
Facendo seguito al mio rispettoso rapporto Nr. 14360 del1 12 corrente mi do premura di riferire a Vostra Eminenza Reverendissima, come la questione della creazione di un'Ambasciata dell'Impero Germanico presso la Santa Sede
continua ad essere discussa <agitata>2 sia nella stampa di tutti i colori, sia
nelle discussioni dei vari partiti politici, e sia anche nella Commissione del Reichstag
, che in questi giorni si è occupata del bilancio del
Ministero degli Affari Esteri.
È evidente che qui in Germania si apprezza nel suo giusto valore l'immenso potere politico-religioso della Chiesa cattolica e si giudica indispensabile al vero bene della Nazione il mantenere buone relazioni con la Santa Sede. Pochi giorni fa il Ministro degli Esteri, il socialista
, dichiarò nella Commissione suddetta che la
Germania annette il massimo interesse alle buone relazioni con la Santa Sede e che con
queste disposizioni si sta trattando la questione della creazione di un'Ambasciata
dell'Impero presso il Vaticano.
Anzi, se contro tale progetto vi sono delle difficoltà, esse vengono dal fatto che tanto la Prussia quanto la Baviera non vogliono rinunziare all'antico loro diritto di avere il proprio Rappresentante presso la Santa Sede. Certamente entra in ciò anche l'interesse politico e lo spirito di particolarismo, che divide i vari Stati della Germania, malgrado gli sforzi che si vanno facendo per l'unione di essi e per l'incentramento politico nel Governo di Berlino
; ma non può negarsi
che questa lotta per conservare la propria Rappresentanza diplomatica presso la Santa Sede
indichi tutta l'importanza che si dà ai buoni rapporti con la Santa Sede medesima.
Nella menzionata Commissione il Ministro degli Esteri, dietro analoga interrogazione, ha dichiarato che per ora la questione della creazione dell'Ambasciata non può essere subito risoluta, appunto perchè la Baviera non vuole rinunziare alla sua Legazione presso la Santa Sede e la Prussia, se la Baviera non cede, neppure essa vuole perdere tale privilegio.
, per agevolare la
difficoltà, che forse potrebbe nascere dalla questione della reciprocità ed anche per non
rinunziare all'onore di conservare almeno la Nunziatura Apostolica in
Baviera
, avrebbe proposto che vi sia un Nunzio accreditato
presso l'Impero
, ma che la di lui residenza rimanga a Monaco. Mi si aggiunge
tuttavia che finora il Governo di Berlino non ha risposto a tale progetto.
Non si può non rilevare intanto da questo stato di cose che gran merito dell'importanza, che vien data alla Chiesa cattolica nella Germania in maggioranza protestante, è dovuto allo zelo, all'attività ed alla impareggiabile organizzazione dei cattolici tedeschi. Oramai qualunque Governo voglia avere nelle mani il potere deve fare i conti coi cattolici e per essi col partito del Centro
. Ed è significantissimo che perfino un Governo
socialista rivoluzionario, come l'attuale, non possa fare a meno di questa immensa forza che
rappresentano i cattolici in Germania e che sanno far valere nella difesa degli interessi
religiosi e politici del loro partito. Evidentemente non è stata la simpatia verso la
così larga verso i cattolici, come quella data dal Governo
socialista di Ebert
. È stata unicamente l'opera del Centro ad imporre
al partito socialista
non soltanto la propria cooperazione nel
Gabinetto, senza la quale esso non avrebbe potuto governare, ma tale una Costituzione che,
se non <buona>3 in teoria,
<però>4 almeno in pratica
mette oggi i cattolici tedeschi in condizioni di maggiore libertà che non sotto il passato
regime.
Tutto perciò fa sperare che anche la questione dell'erigenda ambasciata presso la Santa Sede venga risoluta secondo i desideri del Centro, dei quali ultimamente si è fatto interprete nella più volte nominata Commissione il deputato Pfeiffer
.
Inchinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
55r, am oberen Seitenrand notiert, vermutlich vom
Empfänger: "Acc. ric. col N. 99055, del 3 Dicembre
1919".
Online seit 04.06.2012, letzte Änderung am 29.09.2014.
Dokument-Nr. 1131
Pacelli, Eugenio
an Gasparri, Pietro
München, 25. Oktober 1919
Regest
Die Frage der Errichtung einer Reichsbotschaft beim Heiligen Stuhl wird nach wie vor von der Öffentlichkeit und vom Haushaltssauschuss im Reichstag erörtert. Nach Einlassungen des Reichsaußenministers Hermann Müller wurde das Interesse des Deutschen Reichs an guten Beziehungen zum Heiligen Stuhl bestätigt, jedoch sind weder Bayern noch Preußen bereit, die eigene Gesandtschaft in Rom aufzugeben. Die große politisch-religiöse Bedeutung, die selbst die sozialistische Regierung in Deutschland der katholischen Kirche zuschreibt, ist auch ein Verdienst einer unvergleichlichen Organisation der deutschen Katholiken und ihrer Partei, des Zentrums. Durch deren Engagement leben die Katholiken in Deutschland unter besseren Bedingungen als zuvor. Dies lässt hoffen, die Frage der Errichtung einer Botschaft beim Heiligen Stuhl nach den vom Zentrumspolitiker Pfeiffer dargestellten Wünschen lösen zu können.Betreff
Dell'Ambasciata Germanica presso il Vaticano
Facendo seguito al mio rispettoso rapporto Nr. 14360 del1 12 corrente mi do premura di riferire a Vostra Eminenza Reverendissima, come la questione della creazione di un'Ambasciata dell'Impero Germanico presso la Santa Sede


È evidente che qui in Germania si apprezza nel suo giusto valore l'immenso potere politico-religioso della Chiesa cattolica e si giudica indispensabile al vero bene della Nazione il mantenere buone relazioni con la Santa Sede. Pochi giorni fa il Ministro degli Esteri, il socialista
55v
Dr. Mueller
Anzi, se contro tale progetto vi sono delle difficoltà, esse vengono dal fatto che tanto la Prussia quanto la Baviera non vogliono rinunziare all'antico loro diritto di avere il proprio Rappresentante presso la Santa Sede. Certamente entra in ciò anche l'interesse politico e lo spirito di particolarismo, che divide i vari Stati della Germania, malgrado gli sforzi che si vanno facendo per l'unione di essi e per l'incentramento politico nel Governo di Berlino

Nella menzionata Commissione il Ministro degli Esteri, dietro analoga interrogazione, ha dichiarato che per ora la questione della creazione dell'Ambasciata non può essere subito risoluta, appunto perchè la Baviera non vuole rinunziare alla sua Legazione presso la Santa Sede e la Prussia, se la Baviera non cede, neppure essa vuole perdere tale privilegio.
56r
Il Dr. Müller ha espresso però la
speranza che le trattative porteranno ad una felice soluzione. Da buona fonte ho poi saputo
che il Ministro Presidente di Baviera, Hoffmann


Non si può non rilevare intanto da questo stato di cose che gran merito dell'importanza, che vien data alla Chiesa cattolica nella Germania in maggioranza protestante, è dovuto allo zelo, all'attività ed alla impareggiabile organizzazione dei cattolici tedeschi. Oramai qualunque Governo voglia avere nelle mani il potere deve fare i conti coi cattolici e per essi col partito del Centro

56v
Chiesa cattolica che ha inspirata una
Costituzione


Tutto perciò fa sperare che anche la questione dell'erigenda ambasciata presso la Santa Sede venga risoluta secondo i desideri del Centro, dei quali ultimamente si è fatto interprete nella più volte nominata Commissione il deputato Pfeiffer

Inchinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
1↑"Nr. 14360" hds. von unbekannter Hand
unterschrichen, am linken Seitenrand hds. "m" hinzugefügt.
2↑Hds.
gestrichen und eingefügt von Pacelli.
3↑Hds. eingefügt von Pacelli.
4↑Hds. eingefügt von Pacelli.