Dokument-Nr. 11662
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
Berlin, 01. Januar 1922

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelli
Betreff
Ricevimento per gli auguri di Capodanno
Stamane alle 12 Oggi a mezzodì ha avuto luogo nella residenza del Presidente del Reich, Sig. Ebert, il ricevimento dei Capi-Missione del Corpo diplomatico accreditato in Berlino per gli auguri di Capodanno.
Come decano decano del sullodato Corpo diplomatico ho pronunziato in tale occasione il breve seguente breve discorso: (Testo del discorso) di circostanza, che ho l'onore di inviare qui accluso all'E. V. R.
Il Sig. Ebert mi aveva fatto, alcuni giorni or sono, conoscere che gli gli sarebbe riuscito assai gradito, se io avessi usato la lingua tedesca, come feci già in occasione della presentazione delle l Lettere credenziali; ma io mi vidi io io mi son veduto nella necessità di rispondere che, sebbene per [avrei] per quanto personalmente desiderassi di compiacere soddisfare il desiderio del Sig. Presidente, tuttavia, poiché nella presente circostanza io non ero se non l'interprete e, per così dire, il portavoce dell'intiero Corpo diplomatico, dovevo non potevo usare se non una la lingua da tutti compresa ed ammessa, vale a dire il francese. Questo punto di vista è stato definitivamente adottato.
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Il Sig. Ebert ha risposto in te in tedesco colle d seguenti parole: , che ho l'onore di riportare qui appresso nella traduzione italiana:
"Signor Nunzio,
Per gli auguri, che Vostra Eccellenza come interprete in nome del Corpo diplomatico ha offerto in occasione del nuovo anno al popolo tedesco ed a me come quale suo rappresentante, prego di gradire i miei più profondi ringraziamenti. Volentieri La seguo mi associo col al pensiero che l'odierna visita dei r Rappresentanti delle Potenze estere sia un simbolo del progressivo ritorno della umanità alla pace. La circostanza che queste parole vengono dalla bocca del Rappresentante di Sua Santità il Papa, il Quale considera come il s Suo più nobile precipuo fine di portare e di mantenere la pace sulla terra, dà per me ad esse per me dinanzi ai miei occhi una particolare importanza. Il popolo tedesco altro per sé non desidera se non di ricostruire la sua esistenza nazionale nel col lavoro pacifico vicino insieme vicino accanto agli altri popoli. Esso spera che nell' nuovo entrante anno il riconoscimento delle necessità mondiali crescerà si svilupperà ancor più, e con ciò esso ciascuna Nazione si adopererà a portare all'umanità, [mercé] grazie ad una feconda cooperazione collaborazione cogli altri popoli, una la
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vera e sincera pace. Con questa grande speranza nel nell nel cuore e colla coscienza che il l'adempimento della medesima sia un precetto, La prego Lei, Signor Nunzio, e Loro, miei Signori, di accogliere anche anche anche i miei auguri per il Loro benessere e per la prosperità dei Governi e dei popoli da Loro rappresentati."
Al ricevimento assistevano altresì il Sig. Cancelliere Dr. Wirth ed i due Segretari di Stato al Ministero degli Esteri, Signori von Haniel von Haimhausen e von Simson.
Qui acclusa l'E. V. troverà la relativa relazione, del del medesimo ricevimento, medesimo col testo dei due discorsi, comunicata dal Governo alla stampa dell' per mezzo dell'Agenzia Wolff, col testo dei due discorsi.
Dopo di ciò, chinato
65r, oberhalb des Textkörpers hds. von unbekannter Hand vermerkt, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten: "C".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 01. Januar 1922, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 11662, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/11662. Letzter Zugriff am: 27.04.2024.
Online seit 31.07.2013, letzte Änderung am 14.04.2014.