Dokument-Nr. 11713
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
München, 27. Februar 1922

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelli
Betreff
Amministrazione ecclesiastica di Danzica – Trattative concordatarie
Come ebbi già l'onore adi annunziare all'E. V. R. col coi miei o rispettosi o cifrati o N.N. 402 e 403, non appena mi pervenne il venerato Dispaccio N. 159 del 16 corrente, col quale l'E. V. R. mi significava essere intenzione intenzione intenzione del S. Padre di non differire più oltre la costituzione in Amministrazione Apostolica del territorio della città libera di Danzica, mi recai senza indugio a Berlino, affine di ottenere, valermi , in q di tale intenzione per ottenere, in compenso, per in quanto se fosse possibile, in compenso opportune concessioni. , in conformità delle istruzioni impartitemi nel sullodato Dispaccio.
Potei in fatti colà aver conferire subito al tale riguardo, colloqui sia col Sig. Presidente del Reich Sig. Ebert e col nuovo Ministro degli Esteri Dr  Rathenau, per il Governo Centrale, (il Cancelliere Wirth trovavasi assente dalla Capitale a causa dalla malattia della madre), sia, per il Governo prussiano, col Ministro del Culto Sig. Dr  Boelitz, unitamente al Segretario di Stato Dr  Becker, al Direttore Ministeriale Dr  Fleischer ed al Consigliere Governativo
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Sig. Niermann. In detti colloqui mi studiai di far rilevare ed apprezzare debitamente la sovrana benevolenza condiscendenza di Sua Santità, la Quale d dell'Augusto Pontefice, disposto a dare senza ritardo alla importa questione di Danzica una soluzione atta a tutelare nel miglior modo possibile gl'interessi nazionali della Germania, e lasciai anzi intraved sperare (senza darne dar tuttavia alcuna assicurazione) che il futuro Amministratore Apostolico sia arebbesarebbe di nazionalità tedesca (cfr. Dispaccio di Mons. Pro-Segretario della S. Congregazione degli Affari Ecclesiastici Straordinari N. B. 30440 del 28 Gennaio scorso). I sunnominati Signori mostrarono viva soddisfazione per tale soluzione, ed il Dr  Rathenau mi espresse il desiderio di conoscere in precedenza il nome dell'ecclesiastico, che la S. Sede si proporrebbe di destinare a quell'ufficio. Dopo di ciò io aggiunsi che Sua Santità in contraccambio di così segnalata prova di benevolenza attende che anche il Governo dimostri, da parte sua, premura e spirito di conciliazione e di accordo nella questione del Concordato. Il menzionato
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Ministro degli Esteri Rathenau, il quale, sebbene che sia uomo di grande notevole intelligenza, ed abilità, e cortesia medesimo mi espose manifestò, sebbene ebreo, nei nei termini più ampii il desiderio del Governo del Reich di addivenire quanto prima, nonostante le gravissime difficoltà, da sormontare, alla conclusione di un Concordato soddisfacente per ambedue le Parti, e mi promise di adoperarsi, insieme al Cancelliere cattolico Dr  Wirth, con ogni sollecitudine a tale scopo. Una s Simile promessa, sebbene in forma assai più riservata e circospetta, mi venne pure espressa dal Ministro del Culto prussiano. Ciò nondimeno, come credetti mio dovere
Per ciò che riguarda più particolarmente la Prussia, è mio dovere di riferire all'E. V. come sin dal 16 del corrente mese ho rimesso al medesimo Sig. Ministro Dr  Boelitz il Memorandum dell'Episcopato prussiano, cui accennavo alludevo nel nei mioei ossequiosoi Rapporti N.N N. 22964 del 12 Gennaio scorso e N. 23156 del 1º corrente. Detto Memorandum (di cui ho l'onore di qui compiegare il testo tedesco insieme alla relativa traduzione italiana)Allegati I e II), firmato dal Sig. Cardinale Bertram, quale Presidente della Conferenza episcopale di Fulda, mi fu da lui inviato da Roma ove trovavasi in se-
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guito alla morte del Santo Padre Benedetto XV di s. m. In occasione poi del suo suo passaggio per Monaco del sullodato Eminentissimo il 15 corrente, ebbi occasione di discuterlotere collo stesso Emin il Memorandum in discorso collo stesso Eminentissimo, il quale si compiacque d'introdurvi, dietro mio suggerimento, alcune modificazioni. Ciò mi permise di rimetterlo, come ho già accennato, il giorno seguente al Sig. Ministro del Culto con Nota ufficiale, nella quale insistevo per una regola pronta evasione delle domande dell'Episcopato ed in particolare ricordavo l'assicurazione datami col Foglio N. del [16] 6  Gennaio p. p. (cfr. Rapporto N. 22938 del 9 d. m.) di regolare definire senza indugio la questione della provvista delle Sedi vescovili. e dei Canonicati.
Nonostante, però, tutte le mie premure in obbedienza all'ordine del S. Padre "di far presto", non mi è stato possibile di ottenere in breve tempo se non le anzidette vaghe promesse verbali. La La complessità e difficoltà degli argomenti, i lunghi la lunghezza dei procedimenti metodi burocratici, il fatto che il Ministro del Culto era in questi giorni completamente assorbito dalla discussione del bilancio del suo Dicastero nel Landtag, la necessità giuridica di regolare m varie di quelle materie in via legislativa, non permettevano immediate soluzioni. Fino a che punto quelle promesse saranno mantenute, dopo che dopoché la questione di Danzica, favorevolmente sistemata, non costituirà più per i Governi germanico e prussiano un motivo di preoccupazione, è difficile di prevedere.
Dopo di ciò, chinato
68r, oberhalb des Textes hds. von unbekannter Hand vermerkt, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten: "C".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 27. Februar 1922, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 11713, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/11713. Letzter Zugriff am: 26.04.2024.
Online seit 31.07.2013, letzte Änderung am 14.04.2014.