Betreff
Sulla questione scolastica in Germania
Come ebbi già l'onore di riferire all'E. V. R. in un mio recente Rapporto, sulla questione scolastica in Germania,
con vive opposizioni si erano elevate contro il compromesso, concluso fra il Centro ed il partito socialista ed accolto dall'Assemblea Nazionale di Weimar durante la seconda lettura della nuova Costituzione dell'Impero. Gli oppugnatori di detto compromesso, fra i quali principalmente il Presidente dei Ministri prussiano ed i Ministri del Culto prussiano e bavarese, cercavano di giustificare la loro attitudine, dovuta in realtà ai
loro principi
settari, con due pretesti. In primo luogo affermavano – essi,
app
sebbene il loro
partito in tutto il resto propugni
il più avanzato unitarismo – che quel compromesso teneva troppo poco conto i diritti dei singoli Stati; in secondo luogo obbiettavano che il principio della scuola unica 227v
(Einheitsschule) veni
va distrutto. – Dopo nuove lunghe e difficili trattative, fra il partito socialista, il Centro ed i democratici è stato
si è
giunti ad un nuovo compromesso<,> formulato nei seguenti termini: le cui basi sono le seguenti:
Il capoverso fondamentale dell'articolo 143 della costituzione dell'Impero è rimasto il inalterato; esso suona così:
"L'istruzione pubblica deve essere costituita organicamente. La scuola media e superiore è basata su una scuola elementare comune a tutti. Tale
organizzazione delle
dette
scuole
(medie
e superiori
) è costi fondata sulla diversità delle professioni, e l'ammissione di un fanciullo in una determinata scuola sulle <dipende dalle> sue qualità ed inclinazioni, <e> non su<da>lla sua condizione economica e sociale o dalla confessione religiosa dei suoi genitori".
Il capoverso secondo è del seguente tenore:
"Tuttavia nei comuni, debbono su proposta dei genitori od educatori
debbono essere 228r
erette scuole popolari della loro confessione religiosa o della loro opinione (Weltanschauung) purché da ciò non venga pregiudizio al regolare ordinamento scolastico anche nel senso del p capoverso primo. La volontà dei genitori o tutori deve essere presa il più possibile in considerazione. I particolari saranno fissati dalla legislazione dei singoli Stati sulle basi di una legge dell'Impero da emanarsi al riguardo".
Nelle disposizioni transitorie si stabilisce:
"Fino alla pubblicazione della legge dell'Impero prevista all'Ar articolo 43 paragrafo 2º rimangano in vigore le disposizioni vigenti. La legge suddetta deve [avere] tenere in specia particolarmente in conto i territori dell'Impero, nei quali esiste legalmente una scuola non divisa secondo le confessioni."
Per conseguenza la regola è non la scuola simultanea
nel senso tecnico della parola, ma la scuola generale unica (Einheitsschule), la quale prescinde sia dalla conf condizione sociale ed economica 228v
come dalla religione dei genitori. In questa scuola unica secondo la nuova formula dell'
l'art. 146 la l'istruzione religiosa è materia ordinaria speciale d'insegnamento (Lerf (Lehrfach – Nella Nella redazione anteriore leggevasi Lehrgegenstand),
Mentre dunque
, secondo il primo compromesso, la volontà dei genitori o tutori decideva se la scuola in ogni comune dovesse essere confessionale o simultanea od aconfessionale ovvero
laica, e quindi la votazione dei genitori o tutori era obbligatoria e fondamentale, invece, [giusto] il
nuovo
compromesso le scuole confessionali debbono essere
[er] istituite soltanto dietro pro loro proposta, e la quale ha da essere accolta purché non porti
pregiudizio all'ordinamento scolastico anche nel senso del paragrafo primo".
Il nuovo compromesso quindi importa nei confronti del primo un notevole peggioramento. Il Centro si è veduto obbliga costretto ad accettarlo, perché non poteva farsi illusioni sul fatto che soltanto una piccola parte della frazione so-229r
cialista aveva votato nella seconda lettura della Costituzione a favore del primo compromesso e che per la terza lettura sembra possibile ch che non avrebbe facilmente
potuto più raggiungersi la maggioranza. Invero, sotto l'influsso
dell'accanita campagna fatta dalla stampa liberale ed altresì da maestri socialisti, si era manifestata una sempre crescente opposizione contro il compromesso anzidetto
nel campo della frazione socialista. Tale situazione obbligò il Centro a nuove trattative sulla questione scolastica, nelle quali esso respinse energicamente tutte le proposte
più avanzate dei socialisti e dei democratici, ed ottenne che pur nel nuovo compromesso restasse enunciato per la prima volta nella Costituzione il principio che la volontà della cooperazione del
volere dei genitori o tutori nella determinazione del carattere della scuola.
Per ciò che riguarda la scuola 229v
privata, la nuova redazione non differisce essenzialmente dalla prima,.
anzi è
restata
stata piuttosto alquanto migliorata.
Chinato umilmente al bacio della S. Porpora, con profondissimo ossequio ho l'onore di confermarmi
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 03. August 1919, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 11847, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/11847. Letzter Zugriff am: 16.05.2024.
Online seit 25.03.2013, letzte Änderung am 10.03.2014.