TEI-P5

Dokument-Nr. 11891
Schioppa, Lorenzo an Gasparri, Pietro
[München], 14. Februar 1920

Schreiber (Textgenese)
MörnerSchioppaMörnerSchioppa
Betreff
Rappresentanza diplomatica tedescagermanica presso la Santa Sede
È venuto a vedermi il Signore Barone Cramer-Klett, reduce da Berlino, dove si era recato, richiesto da quel gGoverno, per conferire in generale sulle condizioni dell'Italia ed in particolare sulla questione della rRappresentanza tedesca Germanica presso la Santa Sede. Il prelodato Sg. Barone mi ha incaricato di riferire a V. R. E. R., come compio il dovere di fare, quale è statosarebbe il punto di vista attuale del
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Governo di BerlinoCentrale circa la detta rappresentanza diplomatica presso la S. Sede in proposito.salvo ad attendere la decisione che in proposito prenderà ilaGoverno Prussiano in proposito.
Il Governo dell'Impero tiene sommamente adeleva trasformare la lLegazione Prussiana presso la S. Sede al rango diin aAmbasciata; e, per secondare il venerato desiderio del Santo Padre che ciò è [sic] accanto alla lAmbasciata suddetta rimanga la Legazione Bavarese, sarebbe disposto a che questafar rimanere la Legazione non sia abolita, mabavarese accanto a detta Ambasciata, masoltanto provvisoriamente (vorläufig), cioè fino a quando non saranno completamente regolatie con la Santa Sede tutte le questioni sorte in Baviera
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in seguito ai noti cambiamenti politici. In talequesto senso dovrebbe lavorare il C pPartito pPopolare Bavarese per superare le difficoltà opposte dalche opporrà certamente il Ministro-pPresidente Hoffman(n), il quale già si è in qualche modo impegnato alla per l'abolizione della Legazione Bavarese suddetta (v. Rapporto N. 15420) ed il Cramer-Klett ha giàperciò parlato al riguardo con alcuniuno dei cCapi del menzionato Partito, che gli hanno promesso di agire in tale direzione.
Il Sg. Barone Cramer-Klett crede che tale proposta potrebbe accettarsi; sia1º) perché se la Legazione Prussiana non fosse elevata al rango ditrasformata in Ambasciata Germanica, il "Reich" come tale non sarebbe rappresentato per sé presso la S. Sede, giacché oramai la'attendenza prevalente è che l'Im il "Reich" stesso non si debba consideriare più unificato consi separi dalla Prussia; e quindi la Legazione suddetta non potrebbe per sé rappresentare più che la sola Prussia; e 2º) perché può ben prevedersi che la soluzione delle accennate questioni fra la Baviera e la S. Sede andrà molto per le lunghe e quindiperciò non vi sarebbe a temere di una prossima abolizione della lLegazione Bavarese; 3º) perché, una volta creata l'Ambasciata Germanica, non pare possibile
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che essa venga di nuovo ridotta al rango di Legazione, nel caso che il Governo Bavarese domandi, in seguito, che la sua Legazione presso la S. Sede da provvisoria, diventi permanente.; infine 4º) perché non è più possibile lo statu quo ante. Il Governo Centrale ha tutto l'interesse a mostrare che la Prussia non ha più l'egemonia in Germania. Ora una Legazione Prussiana presso la S. Sede rappresenterebbe proprio il contrario.
Lo stesso Sg. Barone mi h affermava che Msgr. Arcivescovo di Monaco, al quale egli ha parlato della cosa, si è mostrato contrario alla su esposta soluzione, temendo che gli avversarii della Chiesa in Baviera puossano servirsi della situazione provvisoria fatta al rRappresentante diplomatico bavarese presso la S. Sede, per chiederne al voummento buon momento la soppressione. Il Barone però non divide questo timore di Msgr. de Faulhaber, e
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crede che possa senz'altro accettarsi la proposta di Berlino, naturalmente qualora la Santa Sede il Santo Padre si degni approvarla.
Il Sig. Barone Cramer-Klett desidererebbe conoscere perciòintanto l'Augusto Pensiero di Sua Santità al riguardo. Egli crede che se il Governo Centrale potesse eventualmente dire allaGoverno Prussiano che tale è anche il desiderio della Santa Sede, sarebbe più facile forse ottenerenevon Grünauil consenso. del medesimo nel [zwei Wörter unlesbar]
Il mio interlocutore inoltre mi ha dichiarato che il Sig. von Grünau, Relatore per gli Affari Vaticani presso il Ministero degli Esteri di Berlino gli ha affermato che il Governo Germanico desidera vivamente la creazione di una Nunziatura a Berlino, pur non opponendosi affatto alla permanenza della Nunziatura didi quella in Monaco e vorrebbe desidererebbebramerebbe che la detta Nunziatura di Berlino sia al più presto un fatto compiuto anche per potere dare la precedenza al Nunzio Apostolico sugli A altri Rappresentanti diplomatici, i quali attualmente non sono che degli iIncaricati
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d'affari, che più tardi essendo eventualmente elevati al rango di Ministri od Ambasciatorti dovrebbero riconoscere senza opposizioni la precedenza acquisita del Rappresentante d Pontificio.
Infine il menzionato Sg. Barone mi diceva che, avendo parlato della questione conl Signor Ministro Erzberger, questi l assicurava – col suo consueto ottimismo – che in qualun cunque caso col primo del prossimo Marzo la lLegazione Prussiana presso la S. Sede dovrà essere elevata all'trasformata in Ambasciata Germanica. e per conchiudere, il Barone Cramer-Klett mi ha affermato che di tutti gli uomini politici coi quali
Inchinato
53r, links unterhalb der Betreffzeile hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten vermerkt: "C"; 55r, vor der eingefügten Passage "Il Sig. Barone Cramer-Klett ... il consenso" hds. von Schioppa vermerkt: "A capo".
Empfohlene Zitierweise
Schioppa, Lorenzo an Gasparri, Pietro vom 14. Februar 1920, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 11891, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/11891. Letzter Zugriff am: 29.05.2025.
Online seit 25.03.2013, letzte Änderung am 29.09.2014.