Dokument-Nr. 12049
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
Berlin, 15. März 1925

Regest
Pacelli ruft seine Note vom 25. Juni 1924 an den preußischen Kultusminister Boelitz über die Erfüllung der Staatsleistungen an die Kirche in Erinnerung und übersendet die Antwortnote des Kultusministers vom 24. November 1924, die er nachfolgend in italienischer Übersetzung wiedergibt. Der Nuntius hatte nach den Landtagswahlen im Dezember zunächst eine Stabilisierung der Regierung abwarten wollen, entschied sich nun aber, zumindest eine generelle Antwortnote an den amtierenden Kultusminister Becker zu richten, die er ebenfalls beifügt und in italienischer Übersetzung wiedergibt. In der Note artikulierte Pacelli allgemein Vorbehalte gegen die Antwortnote Boelitz', betonte aber vor allem seine Bereitschaft, die Konkordatsverhandlungen mit Preußen auf Basis des Bayernkonkordats fortsetzen und nach seinen Möglichkeiten zu freundschaftlichen und für beide Seiten zufriedenstellenden Verhandlungen beitragen zu wollen.
Betreff
Trattative col Governo prussiano
Eminenza Reverendissima,

Col venerato Dispaccio N. 32734 in data del 16 Luglio c. a. l'Eminenza Vostra Reverendissima si degnava di comunicarmi la sovrana approvazione data dal S. Padre alla Nota N. 30728 da me indirizzata il 25 Giugno s. a. al Sig. Boelitz, allora Ministro per la scienza, l'arte e l'istruzione pubblica in Prussia, circa le prestazioni finanziarie dello Stato alla Chiesa.
Il menzionato Sig. Ministro mi rispose con Nota G.II Nr. 728.1 del 28 Novembre s. a. ( Allegato I ), la quale, tradotta in italiano, è del seguente tenore:
"Ho creduto di dover rispondere alla pregiatissima Nota di Vostra Eccellenza N. 30728 del 25 Giugno c. a. soltanto dopoché si è potuto accertare il qual modo il consolidamento recentemente iniziato della valuta tedesca e la sua influenza sul bilancio dello Stato avrebbero potuto essere messi a profitto nelle questioni, le quali formavano oggetto della Nota medesima.
"Ora godo di poter comunicare a Vostra Eccellenza che, d'intesa col Sig. Ministro prussiano delle Finanze, si ha in vista di inserire nuovamente nel prossimo bilancio secondo il loro pieno valore nominale in marchi (oro) così le somme per le diocesi, previste nelle Bolle di circoscrizione, come i versamenti addizionali accordati nell'anno 1906 nel cap. 115 tit. 14 e 15 del bilancio dello Stato. Parimenti si ha in
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animo di iscrivere nel menzionato bilancio mezzi sufficienti per poter adempiere, provvisoriamente in via di concessione di sussidi, nello stesso importo dell'anteguerra gli obblighi dello Stato per provvedere alle spese di singole comunità parrocchiali.
Per ciò che concerne il passato, può convenirsi che durante il tempo della inflazione le prestazioni in discorso dovettero essere sino ad un certo grado ridotte a causa della infausta situazione finanziaria della Stato. Poiché però Vostra Eccellenza nella summenzionata Nota torna nuovamente sulle rimostranze espresse al Sig. Ministro degli Esteri del Reich , mi sia permesso di far rilevare che prima di quel passo la S. Sede, per quanto riguarda la Prussia, mai non ha fatto osservazioni circa l'adempimento delle prestazioni fissate nelle Bolle, ed in particolar modo mai non ha mosso obiezioni rispetto all'adempimento delle prestazioni medesime attuato dallo Stato mediante ogni possibile sforzo. Ho inoltre ricavato con gratitudine dalla pregiata Nota del 25 Giugno che la Chiesa cattolica in massima tiene conto delle strettezze economiche dello Stato. Non sono perciò in grado di riconoscere che quelle rimostranze avessero una giustificazione formale o materiale. Dalle conseguenze, poi, che Vostra Eccellenza trae relativamente all'obbligo incombente allo Stato di corrispondere ulteriormente le somme previste nelle Bolle, concludo che Vostra Eccellenza parte dal concetto della permanenza in vigore delle Convenzioni colla Prussia, l'Hannover e gli Stati della provincia ecclesiastica dell'Alto Reno, confermate nelle Bolle di circoscrizione; ciò corrisponde pienamente al punto di vista del Governo prussiano.
Spero che colla progettata reintegrazione, - salvo il consenso del Landtag , - delle dotazioni in Marchi (oro) rimarranno sostanzialmente dileguate le difficoltà di Vostra Eccellenza. Quanto poi ai desideri ulteriormente espressi da Vostra Eccellenza, i quali oltrepassano le prestazioni del bilancio dell'anteguerra, non sembra ora il momento per una generale dichiarazione del Governo, mancando per essi una obbligazione giuridica ammissibile da parte dello Stato. Per la discussione di questi problemi potrebbero offrire prossimamente
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opportuna occasione le desiderate trattative col Governo prussiano.
Con sensi ecc."
Le elezioni per il Landtag prussiano avvenute il 7 Dicembre e le conseguenti continue crisi ministeriali mi avevano fatto apparire opportuno di attendere la formazione di uno stabile Governo prima di replicare alla surriferita Nota. Prolungandosi tuttavia tale incerto stato di cose oltre ogni previsione, mi è sembrato di non poter ritardare più oltre una riposta almeno generale ed ho quindi indirizzato in data dell'8 corrente all'attuale Ministro, Sig. Dr. Becker, la Nota ( Allegato II ), che compio il dovere di trascrivere qui appresso tradotta dal tedesco:
"Ho l'onore di significare all'Eccellenza Vostra essermi a suo tempo regolarmente pervenuta la pregiatissima Nota G.II Nr. 728.1 dell'allora Ministro prussiano per la scienza, l'arte e l'istruzione pubblica in data del 28 Novembre 1924. Senza pronunziarsi in massima circa le prestazioni dello Stato alla Chiesa cattolica, la Nota comunica che nel bilancio dello Stato del corrente anno le somme per le diocesi, previste nelle Bolle di circoscrizione, come pure i versamenti addizionali approvati nell'anno 1906, dovranno essere nuovamente inseriti secondo il loro pieno valore nominale in marchi (oro). Inoltre essa dà a divedere la intenzione di procedere alla definitiva soluzione delle questioni concernenti la dotazione in occasione delle prossime trattative fra la S. Sede ed il Governo prussiano.
Pur facendo espresse riserve circa le affermazioni storiche e giuridiche contenute in detta Nota, e senza pregiudicare la questione di un Concordato col Reich , prendo volentieri atto della disposizione a trattare manifestata dal Governo prussiano ed in nome della S. Sede esprimo il desiderio che il Governo medesimo ponga mano ai provvedimenti atti a promuovere la sollecita continuazione dei negoziati concordatari, ora che colla conclusione del Concordato bavarese è stata creata una base, la quale ampiamente armonizza e concilia gli interessi della Chiesa e dello Stato e potrebbe senza eccessiva difficoltà venire adattata alle speciali condizioni della Prussia. No ho bisogno di
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assicurare Vostra Eccellenza che dal canto mio farò quanto è in me perché le trattative si svolgano in modo amichevole e con piena soddisfazione di ambedue le Parti e non dubito che il Governo prussiano si ispirerà ad eguali sentimenti.
Con sensi ecc."
Nel sottoporre quanto sopra all'Eminenza Vostra m'inchino umilmente al bacio della Sacra Porpora e con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
64r, oben rechts unterhalb des Datums, hds. von Gasparri notiert: "rispondere".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 15. März 1925, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 12049, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/12049. Letzter Zugriff am: 29.03.2024.
Online seit 24.06.2016, letzte Änderung am 26.06.2019.