Dokument-Nr. 14565
Pacelli, Eugenio
an Merry del Val, Raffaele
Berlin, 31. Juli 1928
In esecuzione degli ordini impartitimi col venerato Dispaccio N. 725/24 in data del 13 corrente, compio il dovere di comunicare all'Eminenza Vostra Reverendissima quanto appresso:
Il Sac. Wladislao Switalski, Professore di filosofia nell'Accademia di Braunsberg (diocesi di Warmia), nato il 27 Giugno 1875 in Kankel, distretto di Lissa nella Posnania, ha fama, a quanto mi si assicura, di ecclesiastico zelante e di buoni costumi. Egli è autore delle seguenti opere:
Des Chalcidius Kommentar zu Platos Timäus (Dissertazione 1899, accresciuta 1902).
Die erkenntnistheoretische Bedeutung des Zitats, 1905.
Das deutsche Volkstum und die Vaterlandsliebe nach Fichtes Reden an die deutsche Nation, 1906.
Das Leben der Seele, 1907.
Der Wahrheitsbegriff des Pragmatismus nach William James, 1910.
Vom Denken und Erkennen, 1914.
Zur Analyse des Subjektsbegriffs, 1914.
Der Wahrheitssinn, 1917.
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Probleme der Erkenntnis, gesammelte Vorträge und
Abhandlungen, Münster i. W., 1923, Verlag der Aschendorffschen
Verlagsbuchhandlung, 2 vol.(1)Kant und der Katholizismus (Vortrag, gehalten auf der Heidelberger Tagung der Görres-Gesellschaft am 29. September 1924), Aschoffendorffsche [sic] Verlagsbuchhandlung, Münster i. W., 1925.
Le dette opere, come suole accadere in generale per gli scritti che concernono uno speciale ramo di scienza, hanno una diffusione limitata, e quindi scarsa è la loro influenza sul gran pubblico, che appena ne conosce forse l'esistenza. Essi godono di una qualche considerazione fra gli specialisti di studi filosofici in Germania, non troppo versati nella scolastica, ma nemmeno fra questi vengono stimati come lavori di prima classe e veramente importanti.
Da persone competenti si ritiene che le opere dello Switalski non contengono errori diretti contro la dottrina cattolica; egli anzi ha inteso di combattere false teorie moderne, come il pragmatismo, il materialismo, l'empirismo, il razionalismo, l'idealismo filosofico e l'agnosticismo. Tuttavia si nota in lui una conoscenza del tutto insufficiente della scolastica,
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di fronte alla quale in moltissimi punti i suoi
scritti costituiscono un regresso. E [sic] perciò che egli non è stato in grado di
sottoporre ad una critica veramente solida le correnti della filosofia moderna contrarie
alla dottrina cattolica. Che anzi lo Switalski per lo stesso motivo ha preso, forse senza
accorgersene, dai moderni filosofi molte opinioni insostenibili. Così si spiega come egli
muova ingiustificate ed infondate critiche a vari principi della filosofia aristotelica,
adottati poi dai filosofi scolastici, come ad esempio per ciò che riguarda l'astrazione
(cfr. Probleme der Erkenntnis, II, 14), la formazione del concetto e la cognizione
della essenza(ibid. II, 13), i concetti del genere e delle specie
(ibid. II, 14 e 23), ecc., e come egli usi alcune volte espressioni per lo meno
ambigue (cfr., ad es., ibid. pag. 144). Sebbene quindi egli non offenda
direttamente la dottrina cattolica, pure, qualora si tirassero le conseguenze degli errori
da lui incorsi in questioni fondamentali, ciò costituirebbe un pregiudizio per vari punti
della dottrina medesima.A giustificazione dello Switalski si fa nondimeno rilevare come, data la confusione della filosofia in Germania e la difettosa formazione scientifica, che egli stesso ha ricevuto, difficilmente avrebbe potuto far meglio. Pur in questa sfavorevole condizione, debbono riconoscersi la sua buona
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volontà ed i suoi meriti nella lotta contro gli errori
moderni.Chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi della profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Dell'Eminenza Vostra Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio ApostolicoVergleiche die kommentierte Ausfertigung dieses Berichts unter Dokument Nr. 20233.
(1)↑Su questa opera mi permisi di
richiamare l'attenzione della S. Sede col rispettoso Rapporto N. 28438 del
30 Agosto 1923.
1↑Protokollnummer der originalen Ausfertigung: "39858".