Dokument-Nr. 162
Pacelli, Eugenio
an Gasparri, Pietro
München, 12. Februar 1924
Regest
Pacelli, der den Breslauer Fürstbischof Kardinal Bertram als Vorsitzenden der Fuldaer Bischofskonferenz umgehend vertraulich über die Ansichten des Heiligen Stuhls zum preußischen Gesetzentwurf für die Verwaltung des katholischen Kirchenvermögens informierte, übermittelt Gasparri nun ein Antwortschreiben Bertrams. Der Kardinal führt aus, dass die Verhandlungen weit fortgeschritten sind, dass die Änderungswünsche der Bischöfe berücksichtig wurden und dass die Präsentation des Gesetzentwurfs im Staatsrat und im Landtag bevorsteht. Deshalb ist er besorgt wegen der Klausel, den Heiligen Stuhl vor einem endgültigen Gesetzabschluss zu informieren. Um dies zu gewährleisten, müsste Kultusminister Matt telegraphisch gebeten werden, beim Staatsministerium eine Verschiebung der Gesetzpräsentation zu erwirken, was Bertrams Einschätzung nach einen schlechten Eindruck hinterlassen und die Annahme des Gesetzes gefährden könnte. In einem Schreiben an den Ministerialrat im Kultusministerium Schlüter sagte Bertram ein "tolerari potest" für das Frauenwahlrecht nur zu, falls das Gesetz sonst scheitern würde. Er lehnte zudem eine Erklärung der Bischöfe ab, Sozialdemokraten nicht per se aus den Kirchengremien auszuschließen. In seinem Schreiben an Pacelli führte der Kardinal aus, dass ähnliche Gesetzänderungen in der Vergangenheit allein von den Bischöfen und ohne eine Einbeziehung des Heiligen Stuhls vorgenommen wurden und dass die Bischöfe bei dem jetzigen Gesetzvorhaben vor allem das Ziel verfolgten, die Härten der Gesetzgebung von 1875 zu mildern. Bertram rät dringend von einer Entscheidung ab, die den Fortgang der Verhandlungen behindert.Pacelli kommentiert, dass es ihm nicht zustehe, die Beobachtungen des Kardinals zu beurteilen, aber er wolle darauf hinweisen, dass Bertram im Jahr 1923 dem Votum der Fuldaer Bischofskonferenz, den Heiligen Stuhl über das Gesetzvorhaben zu unterrichten, scheinbar nicht nachkam. Obwohl der Nuntius die völlige Neuerung der Einführung des Frauenwahlrechts nochmals betont, bestätigt er zugleich die Einschätzung Bertrams, dass eine Unterbrechung der Verhandlungen riskant sei.
Danach kommt Pacelli auf ein Treffen mit dem bereits erwähnten Ministerialrat Schlüter zu sprechen. Schlüter berichtete, dass das Kultusministerium entgegen dem Vorschlag des Kölner Erzbischofs Kardinal Schulte den Nuntius nicht offiziell über das Gesetzvorhaben informieren wollte. Im Hintergrund stünden hier die Bemühungen der evangelischen Landeskirche um einen Kirchenvertrag mit der preußischen Regierung, angesichts derer die mit dem Heiligen Stuhl zu verhandelnden Themen nicht erweitert werden sollten. Pacelli schließt an, dass Schlüter ihm jedoch eine informelle Unterrichtung zusagte, die bisher allerdings nicht erfolgte. Außerdem habe Kardinal Schulte die Ausführungen Schlüters bestätigt, diese aber als Ausrede eingeschätzt. Abschließend bittet der Nuntius angesichts der Dringlichkeit der Angelegenheit um schnellstmögliche Weisung.
Betreff
Progetto di legge sull'amministrazione dei beni ecclesiastici in Prussia
Non appena mi pervenne il venerato Dispaccio dell'Eminenza Vostra Reverendissima N. 26858 del 3 corrente, mi diedi premura di comunicare confidenzialmente all'Eminentissimo Signor Cardinale Bertram



Oggi mi è giunta una lettera del sullodato Cardinale, che compio il dovere di trasmettere qui acclusa all'Eminenza Vostra. Egli si mostra molto preoccupato per la clausola "salvo ad informare la S. Sede, prima di impegnarsi definitivamente", e mi chiede se debba in seguito a ciò essere interrotto l'ulteriore svolgimento dell'affare; il che riuscirebbe adesso, <a suo avviso>1 assai difficile. Dopoché, infatti, il Ministero del Culto ha accolto in sostanza
66v
le proposte della Conferenza di Fulda, il progetto è stato
approvato così dal detto Ministero come anche dal Ministero di Stato, e verrà ora sottoposto
al Consiglio di Stato (Staatsrat


67r
nale ha parimenti respinto la pretesa del menzionato
Sig. Consigliere ministeriale, il quale richiedeva dall'Episcopato la dichiarazione che
i socialisti
L'Eminentissimo osserva ancora (ciò che, del resto, è già ben noto alla S. Sede) che non si tratta di una legge nuova, ma della eliminazione di durezze legislative vigenti dal 1875


67v
ecclesiastiche, sulle Unioni di comunità
parrocchiali cattoliche


68r
temente noto a V. E. anche senza le suesposte
dichiarazioni".Non spetta a me di giudicare le osservazioni del prelodato Eminentissimo. Mi limiterò soltanto a ricordare (cfr. Rapporto N. 28893 del 4 Novembre 1923) che il Revmo Mons. Vescovo di Limburg


Non ho poi bisogno di assicurare l'Eminenza Vostra che la mia anzidetta comunicazione al Sig. Cardinale Bertram, calcata del resto sul prelodato Dispaccio della stessa Eminenza Vostra, era non soltanto concepita nella forma più riguardosa, ma con-
68v
teneva anzi i più ampii elogi per lo
zelo, di cui l'Episcopato ha dato prova anche in questa occasione.A complemento del presente rispettoso Rapporto mi sia permesso altresì di riferire come, avendo avuto al principio del passato mese di Gennaio occasione




69r
stata fatta in forma privata (il che non è sino ad oggi
avvenuto). L'Emo Card. Schulte mi ha confermato quanto sopra con lettera del 12 dello stesso mese di
Gennaio, osservando che le ragioni per il rifiuto di una trasmissione ufficiale gli
sembravano piuttosto dei pretesti. - Da parte mia, non conoscendo in quel tempo ancora la
mente della S. Sede
In attesa pertanto delle venerate istruzioni dell'Eminenza Vostra, che, a causa della urgenza della cosa, oso di supplicare mi siano impartite colla maggior possibile sollecitudine, m'inchino umilmente al bacio della s. Porpora e con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Dell'Eminenza Vostra Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
1↑Hds. eingefügt von Pacelli.