Betreff
Sulla Lega degli Accademici cattolici
Mi è pervenuto stamane
ieri il venerato telegramma cifrato N. 76, col quale
l'E. V. R., dopo avermi significato che il Sig. Barone v. Cramer-Klett ed il
Revmo Mons. Münch si recheranno a Roma per interessare il S. Padre alla questione
concernente gli Accademici, mi ordina di inviarLe notizie al riguardo.
Non essendo a
me noto su quale punto speciale i sullodati Signori si propongono di intrattenere il
l'Augusto Pontefice, non posso non potrò
posso che esporre
riferire <dare> rispettosamente qui appresso alcune informazioni
generali sulla Lega degli Accademici cattolici.
Il Verband der Vereine katholischer
Akademiker zur Pflege der katholischen Weltanschauung, fondato nell'anno 1913,
(cfr.
Kirchliches Handbuch für das katholische Deutschland, vol. IV, 1912-1913,
pag. 379), ha la sua sede in Colonia (già nella
(Viktoriastrasse 15) ora nella Altenbergerstrasse 14
)
e
(Altenbergerstrasse 14) e si estende ina
tuttai
la Germania
ed
e
al
l'Austria. Negli
i territori di lingua tedesca. Attualmente
160v
anni 1924/25 comprendeva
comprende 190 Associazioni con circa 17.000 membri (cfr.
Kirchliches Handbuch, vol. [12], XV, 1925,
pag. 281
1927/1928, pag. 221). Presidente ne è il Sig. Kirnberger,
Ministro delle Finanze nell'Assia, ottimo cattolico, Segretario generale il menzionato Mons.
Francesco Saverio Münch.
Quest'ultimo, il quale nell
nel recente congresso di cattolico di Magdeburg dello
scorso Settembre, aveva
esposto
parlato
parlò sul senso e lo scopo della Lega degli
Accademici, ha riassunto recentemente le idee allora
esposte
i pensieri i concetti allora esposti in un articolo
pubblicato sulla Kölnische Völkszeitung (N. 817). Egli ha affermato che il
Verband non è un movimento politico, economico o culturale, ma vuol soltanto cooperare a porre il fondamento, il quale soltanto può
assicurare ai cattolici durevoli successi nella politica, nella scienza e nella cultura.
Convinto che le idee degli intellettuali cattolici sono rimangono in modo assai
preoccupante offuscate nei Ginnasi e nelle Università tedesche da
una cultura in parte teista, in parte kantiana, in parte positivista, il Verband si
propone di chiarire e coltivare nei suoi membri il pensiero ed il domma cattolico e di
applicarlo ai problemi della vita politica. "Il suo scopo è di ricondurre alla casa paterna
tutti161r
i valori e le idee separati da Dio e di vincere così
il caos, ristabilendo la scala dei valori". A tal fine esso vuol promuovere la conoscenza e
l'amore della Chiesa, raffor fomentare l'idea dell'autorità, chiarire l'ideale della
cultura cattolica ed affrontare coraggiosamente il problema della erezione di una Università
cattolica nella Germania.
Il Verband tiene giornate liturgiche nella in
Maria-Laach ed in Beuron nella Settimana Santa, una Se "settimana ascetica" ed un
Congresso nell'autunno su argomenti religiosi e scientifici. Dà anche alla luce varie
pubblicazioni: "Mitteilungen", "Jahrbuch", "Der katholische Gedanke", "aus Gottes Reich"..
(cfr. Kirchliches Handbuch, l. cit.). Fra di esse, accanto ad alcune meritevoli di lode, come le opere del
Grabmann e dello Schilling, ve ne sono altre, delle quali p non parmi che possa
affermarsi lo stesso, come, ad esempio, lo scritto
il libro del Sac. Prof. Arnoldo Rademacher "Die
Gottsehnsucht [sic] der Seele", censurabile pure nella seconda
edizione corretta, ed in parte anche <e> <e sotto qualche
rispetto<, sebbene scritto con buone intenzioni,> anche>
ed
e quello del Sac. Prof. Adam "Das Wesen des Katholizismus"
(cfr. Rapporto N. 37026 dell'8 Marzo 1927 e Dispaccio N. 60958 del
28 s. m.). 161v
NDel Verband fanno senza
dubbio parte molti ottimi e fedeli cattolici, specialmente tra i membri più anziani. Nei
primi anni dopo la guerra vi era si notava in esso fervida
vita e vivo entusiasmo religioso, come si rilevò specialmente
nei grandi Congressi di Heidelberg e di Ulm; ma a tale fervore
ma,
in seguito
alla
a tale
ai sentimenti di fede ed incondizionata devozione si sono
venuti in seguito man mano sostituendo sentimenti di critica verso
l'Autorità ecclesiastica ed un movimento, che separa troppo
gli accademici dal popolo cattolico e dai problemi reali ed attuali della Germania.
In
particolare esso
il Verband <sembra favorire>
favorisce forse troppo il noto
cosiddetto movimento liturgico collae note
suae
tendenza di eversiva passività religiosa,
non rette tendenze, sebbene debbasi riconoscere che questio
difettio si <esse si sono> son venuti<e> notevolmente
negli ultimi tempi
viene ora [ein Wort unlesbar] [viene] man mano mitigando. D'altra parte, [ein Wort
unlesbar], fa in esso difetto difetto nella Lega il contatto colla
vita e coi problemi pratici dei cattolici.
,
quali sono soprattutto i rapporti fra Chiesa e Stato, le questioni concernenti
la il matrimonio e la pubblica moralità, ecc. Ciò vale anche per
l'ultimo Congresso degli Accademici tenuto in Costanza nello scorso Agosto, il quale,
nonostante alcuni buoni discorsi, ha avuto poco successo pratico (cfr.
Hochland, Ott. fasc. [di] dell'Ottobre c. a., pagg. 102-104).
Soprattutto poi deve lamentarsi
è da lamentare che, mentre il Verband vorrebbe chiarire, come
si è detto, 162r
le idee ed i principi cattolici, invece le
conferenze e le discussioni da esso promosse lasciano molto a desiderare sotto questo
riguardo. Si dice
è anzi detto che
nell'Akademikerverband si deve parlare oscuramente, altrimenti l'oratore è
giudicato come superficiale (oberflächlich, Flachkopf). Nel corrente anno il
gruppo locale di Berlino avrebbe voluto invitare per tenervi una conferenza il Sac.
Dr
Merkle, professore di storia ecclesiastica nella Facoltà
teologica della Università di Würzburg, pur troppo conosciuto per il [suo] i danni
che col suo spirito aspro e
aspramente
critico. Mons. Münch aspro e critico arreca alla educazione dei giovani studenti chierici. Il sunnominato
Mons. Münch, saputo ciò, venne a Berlino e, come mi è a quanto mi è stato
riferito da buona fonte, disse che egli era personalmente amico ed ammiratore di Merkle, ma
che la S. Sede non lo voleva; così l'invito non ebbe più luogo.
Il
13 Novembre scorso il Sac.
Rev.
Dr
Lae Landmesser, dell'archidiocesi di Colonia, secondo Segretario
generale del Verband
rinomato oratore e conferenziere del Verband e del resto, come mi si
assicura, buon sacerdote,
ten pronunziò in questa Capitale
una conferenza sul tema
"Cristianesimo162v
e capitalismo", anni
orsono, nella quale, secondo che mi è stato riferito da persona vi assistette,
egli
[un] una conferenza, come ho appreso da dotta persona ivi
presente, che vi assistette, peina di oscurità e nella quale l'oratore
finì col chiedere non solo una trasformazione delle funzioni della proprietà
(Wandlungen der Eigentumsfunktionen
),
come
secondo che <come>
si legge nella relazione della
- cfr.
Germania N. 531 del 14 d. m.), ma una revisione o mutamento del
concetto stesso della proprietà privata (Revision des
Eigentumsbegriffes
) - cfr. G lo stesso giornale Germania
N. 526 dell'11 s. m.).,
quasi che fosse falso quello insegnato finora dalla Chiesa. Un'altra
conferenza sulla "Chiesa fallibile" (Fehlbare Kirche) fu tenuta dal Sac. Dr
Laros, parroco in Geichlingen
(diocesi di Treviri), in una forma, che dispiacque anche alla presidenza del
Verband e non era certo atta a combattere i sentimenti di sfiducia verso la
Chiesa diffusi tra gli Accademici cattolici. Non sembra davvero che
in questo modo il Verband possa raggiungere il suo scopo di chiarire le idee ed i
principi cattolici.
Occorre quindi, a mio umile avviso
Affinché
Se il Verband
vuole raggiungere il suo scopo e
compiaere
un'opera
veramente <un'azione> benefica ed efficace fra gli
intellettuali, cattolici,
cattolici, <,> occorre soprattutto,
a mio che esso affermi con maggior semplicità e chiarezza
la
dottrina sana
dottrina della Chiesa
i principi cattolici e che perciò scelga per consiglieri
ecclesiastici teologi di sicura
scienza solida e sana. solida e sicura dottrina. Tale non è, ad
esempio,163r
il Rev. Dr
Arnoldo Rademacher,
professore nella Facoltà teologica della Università di Bonn, il quale, almeno fino a poco
tempo fa fa, era membro della Presidenza del Verband, sacerdote pio, ma
pieno di idee oscure
confuse ed erronee (cfr. Rapporto N. 21690 del
4 Settembre 1921 e la decisione della Suprema Sacra Congregazione del Santo Offizio
N. 829/1924 del 31 Marzo 1925).
Chinato
160r, oben mittig hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten,
notiert: "C".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 01. Dezember 1928, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 17105, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/17105. Letzter Zugriff am: 16.05.2024.