Dokument-Nr. 17342
Pacelli, Eugenio an Merry del Val, Raffaele
[Berlin], 12. Juli 1927

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelli
Betreff
Sugli scritti del Sac. Dr  Giovanni Hessen, libero docente nella fFacoltà filosofica della Università di Colonia
Mi è regolarmente pervenuto il venerato Dispaccio dell'E. V. R. N. 944-26 in data del 28 Giugno p. p., relativo al agli scritti del Sac. Dr  Giovanni Hessen, libero docente nella Facoltà filosofica della Università di Colonia.
In base alle informazioni assunte senza indugio a tale riguardo, mi risulta che l'Accademia del B. Alberto Magno in detta città (Albertus-Magnus-Akademie) non si è occupata, in quanto tale, delle pubblicazioni del summenzionato sacerdote. Tuttavia il Direttore dell'Istituto medesimo, Sac. Dr  Gottlieb Söhngen, già maestro di religione in una scuola superiore, ha fatto nella Zeitschrift für den katholischen Religionsunterricht an höheren Lehranstalten (ann. 1926 fasc. 5 pag. 218) un breve esame dei libri dell'Hessen "Erkenntnistheorie", "Die Weltanschauung des Thomas von Aquin" e "Augustinus und seine
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Bedeutung für die Gegenwart", per venire alla conclusione che essi non possiedono in alcun modo i requisiti scientifici e culturali necessari per essere raccomandati ai maestri di religione.
L'E. V. nell'ossequiato Dispaccio N. 333-27 del 5 Giugno u. s. si degnò di chiedermi intorno al libro di Ernesto Michel "Politik aus dem Glauben", se, attese tutte le circostanze, una eventuale condanna potrebbe essere pubblicata. Per le considerazioni esaccennate nel mio Rapporto N. 37652 del 18 del d. m. mi sembrò subordinatamente di poter dare una risposta affermativa. Nel caso dell'Hessen mi sia permesso di manifestare con ogni umiltà e sommissione, e soltanto per modo di dubbio, il pensiero, se, nel momento attuale, non sarebbe forse più opportuno che la condanna venisse innanzi tutto pronunciata, a norma delle Istruzioni che cotesta Suprema giudicasse di impartire, dall'Ordinario competente. Ciò dico in vista del pretesto che, trattandosi di un docente
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in una Università dello Stato, i numerosi ed accaniti avversari nemici dei vari Concordati, che la S. Sede spera di concludere prossimamente in Germania, potrebbero trarre da una diretta condanna della S. Sede medesima a profitto della loro fanatica agitazione. Questa è invero talmente viva, che l'Eminentissimo Signor Cardinale von Faulhaber poteva a buon diritto scrivermi recentemente, in una sua Lettera del 31 Maggio c. a., essere nella questione concordataria la situazione così come se si fosse stato scatenato tutto l'inferno ("Es ist doch in dieser Frage so, als ob die ganze Hölle losgelassen wäre"). Se la condanna provenisse in primo luogo dall'Autorità ecclesiastica locale tedesca, nulla sotto questo riguardo gli furiosi avversari potrebbero inscenare mettere in scena contro l'odiata Roma. Si avrebbe pure, se non erro, in tal guisa il vantaggio che i Revmi Vescovi della Germania, assai zelanti in molti altri
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campi, ma alquanto timorosi ed incerti nella condanna degli errori filosofici e teologici riprovazione e proibizione dei libri perversi, riprovazione delle erronee dottrine verrebbero richiamati ad una più vigile ed attiva osservanza del loro gravissimo gravissimo dovere su in questo punto. argomento (cann. 1395 § 1 e 1397 § 4).
Chinato
46r, mittig oberhalb des Textkörpers hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten, notiert: "C".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Merry del Val, Raffaele vom 12. Juli 1927, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 17342, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/17342. Letzter Zugriff am: 07.05.2024.
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