Dokument-Nr. 17441
Pacelli, Eugenio an Rossum, Willem Marinus van
Berlin, 03. Juli 1929

Regest
Pacelli berichtet dem Präfekten der Kongregation für die Glaubensverbreitung van Rossum über seine Bemühungen für die Seelsorge an den chinesischen Studierenden in Deutschland. Um einen geeigneten Seelsorger für diese Aufgabe zu finden, wandte sich der Nuntius an den Generalsekretär der Superioren-Vereinigung Sinningen, der allerdings vor einigen Tagen mitteilte, dass sein Vorstoß bei den Orden und Kongregationen der Vereinigung zu keinem Erfolg führte. Um eine Statistik über die Anzahl der chinesischen Studierenden an den einzelnen deutschen Universitäten zu erhalten, wandte sich Pacelli an den ehemaligen Seelsorger für die russischen Emigranten in Berlin Berg. Der Nuntius übersendet dessen Denkschrift, aus der hervorgeht, dass es im Wintersemester 1928/29 153 chinesische Studierende an deutschen Universitäten und Fachhochschulen gab. Berg berichtet auch über das Projekt eines katholischen Hilfswerks für chinesische Studierende in Deutschland. Aus dem ebenfalls beiliegenden Schreiben des Fürsten von Löwenstein wird deutlich, dass Berg auch die Fuldaer Bischofskonferenz auf das Thema aufmerksam machte. Berg bot dem Nuntius darüber hinaus an, selbst die Seelsorge an den chinesischen Studierenden zu übernehmen. Der Nuntius erinnert jedoch daran, dass Berg vor ungefähr zwei Jahren vom Heiligen Stuhls als Seelsorger für die russischen Emigranten abgelöst würde. Für die näheren Hintergründe verweist Pacelli auf den Rektor des Päpstlichen Orientalischen Instituts in Rom d'Herbigny. Der Nuntius kündigt an, weiter über die Angelegenheit zu berichten.
Betreff
Sull'assistenza spirituale degli studenti chinesi [sic] in Germania
Eminenza Reverendissima,
Mi pervenne regolarmente il venerato Dispaccio N. 1629/29 del 3 Maggio u. s., con cui l'Eminenza Vostra Reverendissima mi ordinava di continuare ad interessarmi allo scopo di ottenere uno o più sacerdoti per l'assistenza spirituale degli studenti chinesi in Germania, e di farLe conoscere il numero approssimativo degli studenti medesimi, i quali si trovano nelle diverse città universitarie tedesche.
Circa la prima domanda mi rivolsi al Rev. P.  Ansgario Sinnigen O. P., Segretario generale della Conferenza dei Superiori degli Ordini e delle Congregazioni religiose della Germania per le Missioni estere, pregandolo vivamente a volersi occupare con ogni premura di tale importante questione.
Egli venne, alcuni giorni or sono, in Nunziatura a significare che le pratiche da lui compiute presso gli Ordini e le Congregazioni della suddetta Conferenza non avevano pur troppo dato il risultato, che era lecito di sperare. Manifestò tutto il suo dispiacere di non essere riuscito ad avere un religioso per il salutare summenzionato fine.
In merito alla seconda richiesta di Vostra Eminen-
236v
[sic] il Rev. Sac.  Prof. L. Berg cui era già affidata l'assistenza religiosa dei russi profughi in questa capitale, si è incaricato di raccogliere accurate notizie al riguardo.
Egli mi ha testé inviato il qui accluso Esposto ( Allegato I ), nel quale a pag. 11 e segg., dopo aver indicato che il numero totale degli studenti e delle studentesse chinesi, che frequentarono le alte scuole tedesche durante il semestre invernale 1928-1929, ammonta a 153, espone in particolare quanti di essi seguirono i corsi delle Università e delle alte scuole tecniche nelle diverse città dei vari Stati della Germania. - L'Esposto medesimo contiene inoltre il progetto di un'"Opera cattolica di assistenza a favore degli studenti chinesi in Germania". Dalla lettera, parimenti qui acclusa di S. A. R. il Principe di Löwenstein ( Allegato II ) risulta che il sunnominato sacerdote ha sottoposto tale piano anche alla Conferenza vescovile di Fulda.
Con foglio direttomi in data del 18 Giugno p. p., lo stesso Sac. Berg mi ha significato che si dedicherebbe volentieri all'Opera in discorso. A questo proposito mi occorre tuttavia di partecipare a Vostra Eminenza che egli dovette, oltre due anni or sono, per disposizione della S. Sede, abbandonare l'Opera di assistenza religiosa dei russi, della quale era stato incaricato. Il Revmo Mons.  Michele d'Herbigny, Vescovo tit.
937r
di Ilio, Preside del Pont. Istituto per gli studi orientali, potrebbe dare informazioni al riguardo.
Riservandomi di riferire ulteriormente intorno al presente argomento, e sempre pronto ad eseguire quelle istruzioni che all'Eminenza Vostra piacesse di impartirmi al riguardo, m'inchino umilmente al bacio della Sacra Porpora, e con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Rossum, Willem Marinus van vom 03. Juli 1929, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 17441, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/17441. Letzter Zugriff am: 20.04.2024.
Online seit 20.01.2020, letzte Änderung am 01.02.2022.