Dokument-Nr. 18259
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[Berlin], 12. September 1926

Schreiber (Textgenese)
StenotypistStenotypistCentozPacelliPacelli
Betreff
[Kein Betreff] Circa l'unione delle Chiese russe colla Chiesa romana
La scissione tra questi emigrati russi, in seguito alla deposizione del vescovo "ortodosso" Tykon, come mi feci un dovere di riferire all' E. V. R. col mio rispettoso Rapporto N. rimane immutata, se pure, secondo le informazioni avute dal Rev. sac. prof. Berg, non si aggrava.
Il metropolita Eulogio di Parigi si è recato qualch giorno fa in questa capitale, ove sotto la sua presidenza si tennero alcune adunanze, riguardo specialmente al vescovo Tykon, ma le cui decisioni non sono ancora conosciute.
Stimo intanto opportuno partecipare a V. E. ciò che il sullodato Prof. Berg mi ha comunicato circa un colloquio da lui avuto il 6 corr. col noto sacerdote Snosko (cfr. Rapporti N.
Questi è incaricato dell'assistenza spirituale degli "ortodossi", tanto della Chiesa Sinodale di Mosca riconosciuta dai Sovieti, come della Chiesa ortodossa ucraina, i cui capi sono i mteropoliti Pimen di Charkow e Innocenz di Kiew. La Chiesa
551v
ucraina si è separata dalla russa, ma in vari punti dipende tuttora dal Sinodo di Mosca.
Nel Febbraio del corr. anno ebbe luogo in Mosca una straordinaria assemblea per l'unione delle Chiese. I principi colà stabiliti furono comunicati ufficialmente al sacerdote Snosko quali direttive per la sua attività all'estero. Egli aveva redatto degli appunti, dei quali espose i seguenti pensieri:
"La questione dell'unione delle Chiese è una delle più accese del momento attuale. Di fronte all'alleanza conchiusa tra i bolscevisti, gli empi ed i massoni, deve anche formarsi l'unione delle Chiese cristiane. Il Sinodo dell'Ucraina e di Mosca vivono e lavorano per l'idea della riunione delle Chiese cristiane. Lo stesso Snosko deve privatamente e pubblicamente spiegare le sue energie ed i suoi sforzi in questo senso.
"Il Sinodo afferma che la Chiesa cattolica è la più vicina alla Chiesa "ortodossa" avendo esse quasi in tutto la stessa fede, la stessa morale e la stessa dottrina della grazia. Il Sinodo riconosce inoltre di più che nel passato gli oro "ortodossi" hanno
552r
appena conosciuto e studiato l'insegnamento cattolico, e la colpa deve ricercarsi nella Chiesa ortodossa dello Stato; ora invece la Chiesa "ortodossa" è sulla via di lavorare in questo senso; si accinge a questo studio; i lavori letterari sull'epoca che precede il 10  secolo, ad es. su Fozio (prof. Rosseken) Filioque (prof. Bolotoff dell'Accademia di Pietroburgo) hanno portato nuovi punti di vista. Il Sinodo studia presentemente con grande amore la Liturgia cattolica, specialmente attraverso le opere del prof. Skabalanowitz dell'Accademia di Kiew. Un velame come fin qui non è più possibile e perciò bisogna, se anche molti tentativi per l'addietro furono infelici, seguire ora un avvicinamento. Fortunatamente, come fu detto nel convegno di Mosca, le barriere per la separazione della Chiesa dallo Stato sono cadute, la Chiesa è più libera e può cercare una via indipendente . Il fatto principale, Il punto principale, essenziale è che l'eminente grado, condizione del Papa non è solamente affermato accentuato dalla Chiesa cattolica, ma bensì anche da e viemaggiormente dalla Chiesa "ortodossa". Le opere e le idee del Principe Massimiliano di Sassonia indirizzano verso
552v
su questa buona strada, poiché non dobbiamo così credere come abbiamo creduto prima della separazione. Quest'ultimo non è certo il modo di vedere generale, ma di una piccola parte della Chiesa Sinodale "ortodossa".
Il Rev. prof. Berg ha aggiunto di avere con la massima calma e cortesia discusso col sacerdote Snosko dell' importante suesposta suesposta questione, come anche di avere accennato all'insufficienza, poco fondamento, insostenibilità delle idee esposte e pubblicate a suo tempo dal Sac. Principe Massimiliano di Sassonia.
Lo stesso prof. Berg credette pure di dover respingere con dettagliati motivi la proposta di formare una associazione che si comporrebbe di cattolici e di "ortofdossi" e la cui presidenza sarebbe costituita in parti uguali da "ortodossi" e da acctol cattolici, allo scopo di discutere i mezzi per l'unione. Egli stesso però espresse il desiderio di visite e colloqui più frequenti in piccoli e non ufficiali convngni, indipendenti da qualunque idea di organizzazione di associazione; ciò che fu pienamente riconosciuto ed ammesso.
Chinato...
551r, oben mittig hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten, notiert: "C".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 12. September 1926, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 18259, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/18259. Letzter Zugriff am: 17.05.2024.
Online seit 29.01.2018, letzte Änderung am 10.09.2018.