Dokument-Nr. 18752
Pacelli, Eugenio an Sbarretti, Donato Raffaele
[Berlin], 19. Juni 1926

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelli
Betreff
Sull'Esposto del Capitolo cattedrale di Misnia circa l'elezione del decano e dei canonici e lo jus optionis
Col venerato Dispaccio N. 2208/25 in data del 5 Maggio p. p cotesta S. Congregazione si degnava di ordinarmi di esprimere il mio umile parere circa l'Esposto (che compio il dovere di ritornare qui accluso insieme ai relativi Allegati) del Capitolo cattedrale di Misnia, intorno alla elezione del decano e dei canonici ed allo jus optionis.
Mi sia permesso di ricordare come nel rispettoso Rapporto N. 30500 del 10 Maggio 1924 ebbi già occasione di riferire all'E. V. R. su detta questione, manifestando l'umile avviso che al sullodato Capitolo non competano attualmente i menzionati diritti. I documenti ora addotti dal Capitolo medesimo, sebbene presentino non poche oscurità, sembrano tuttavia,
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confermare tale opinione. Il Capitolo collegiale di Bautzen fu fondato nel 1221 da Brunone II, XXII Vescovo di Misnia, il quale (come risulterebbe da un documento ripro dall'opuscolo Statuten des Collegiatsstiftes St. Petri zu Budissin, 1858, pag. 54) lo dotò partim suis, partim sui pie defuncti Praedecessoris sumptibus. Fu infatti S. Bennone, XI Vescovo di Misnia, che, convertiti alla fede gli abitanti di Bautzen, pose ivi le prime fondamenta di quella chiesa, collegiata ove avrebbe voluto istituire un collegio di canonici, se non fosse stato prevenuto dalla morte. Questo proposito venne poi portato a compimento dal sunnominato Brunone II, il quale ampliò e consacrò il 24 Giugno 1221 la chiesa stessa, costruendovi un nuovo coro (doc. I). Sembra che i primi sette canonici furono nominati dal Vescovo stesso (doc. I e II) e che, sebbene il Capitolo, probabilmente fondan-
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dosi sugli usi allora in vigore in molte chiese (cfr. Wernz, Jus decret., t. II, 1906, n. 780), eleggesse poi il decano e quattro nuovi canonici (doc. II), Brunone aveva creduto di [ein Wort unlesbar] specialmente riservato il diritto di provvista della prepositura e dei canonicati (doc. IV) e che soltanto in seguito all'opposizione del Capitolo, il quale faceva appello alla consuetudine vigente in altre chiese (doc. II), concedette definitivamente al medesimo il diritto di libera elezione, di guisa però che il preposito fosse de choro Misnensi ed il decano de consortio suo, e riservando a sé ed ai suoi Successori la nomina dello scolastico e del custode. Non si tratterebbe quindi, se pur non m'inganno, di lex fundationis, ma di posteriore concessione fatta in considerazione della consuetudine vigente in altre chiese, per mettere fine ad una controversia. Del resto anche i termini
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del decreto del B. Conrado di Urach, Cardinale Vescovo di Porto e S. Rufina e Legato Apostolico in Germania, del 2 Novembre 1225 (doc. V), indicano, se non erro, trattarsi di un privilegio concesso al Capitolo ad istanza del medesimo né f contengono alcuna allusione ad una lex fundationis. - Parimenti lo jus optionis fu con decreto di Brunone II (doc. III) accordato secundum consuetudines aliarum ecclesiarum, per evitare che si riaccendesse un'antica e già sopita controversia. - Parmi infine che, allorché la S. Sede nel 1921, trasformandoò il Capitolo collegiale di S. Pietro in Bautzen in Capitolo cattedrale della diocesi di Misnia, confermò gli statuti capitolari e tutti i privilegi ed i diritti, di cui esso sino allora godeva, firma tamen electione canonicorum et Dignitatum Capituli ad tramitem iuris communi, e ciò malgrado che il Capitolo stesso nell'Esposto del 17 Marzo 1921 di
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quello stesso anno avesse, appellandosi alla lex fundationis, [ein Wort unlesbar] chiesto la conferma dell' dir antico diritto di elezione. Con ciò parmi che la S. Sede abbia chiaramente dimostrato che considerava tale privilegio come non più in vigore; il che apparisce eziandio dalla Bolla della Dataria Apostolica (VII Kal. Julii 1921), con cui veniva il Revmo Mons. Giacomo Scala veniva nominato Decano, e nella quale si dichiarava tale questa Dignità riservata alla S. Sede.
Rimane ad esaminare la difficoltà mossa dal Revmo Mons. Schreiber, il quale teme che, qualora la S. Sede dichiarasse vigente il ius commune per la nomina delle Dignità e dei Canonici e venisse così a mutare gli Statuti dell'antico Capitolo collegiale di Bautzen, il Governo civile, massime se fosse ostile alla Chiesa, potrebbe prenderne pretesto per asserire non essere più l'attuale Capitolo cattedrale lo
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stesso che il primitivo e per negargli quindi il possesso de legittimo possesso dei relativi beni, i quali potrebbero così esser confiscati dallo Stato. - Questo timore del Revmo Vescovo non sembrami, a dire il vero, fondato. Giacché, se ciò avrebbe potuto ben affermarsi dell'antico G regime, il quale, in virtù della Convenzione (Traditionsrezess) del 30 Maggio 1635, esercitava una stretta vigilanza sulle cose ecclesiastiche della Lusazia ed aveva uno speciale interesse nella elezione del Decano del Capitolo, che era era anche era anche membro [noto] della prima Camera del Regno, invece, dopo la rivoluzione del 1918 e la nuova Costituzione germanica il Governo sassone non ha più n preteso alcuna comunicazione o conferma delle elezioni compiute dal Capitolo. Siccome, tuttavia, è ben assai arduo di Siccome, tuttavia, è assai arduo di prevedere con ogni sicurezza il futuro, massime nella instabile situazione dei tempi presenti, cotesta S. Congregazione, potrebbe, a mio subordi-
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nato avviso, potrebbe, affine di eliminare ogni dubbio o pericolo, rimandare la sua decisione fino a che la questione della situazione di giuridica del Capitolo di Bautzen venga fuori di qualsiasi contestazione fissata o in un Concordato col Reich ovvero anche in una futura legge sulle società religiose, di cui il Governo della Sassonia sta ora preparando il progetto.
Nel sottoporre quanto sopra al superiore giudizio dell'E. V., m'inchino
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Pacelli, Eugenio an Sbarretti, Donato Raffaele vom 19. Juni 1926, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 18752, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/18752. Letzter Zugriff am: 21.05.2024.
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