Dokument-Nr. 19106
Pacelli, Eugenio an Merry del Val, Raffaele
[Berlin], 06. April 1927

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelli
Betreff
Sul sacerdote Dr  Federico Nötscher, libero docente di S. Scrittura in Würzburg
In esecuzione dei venerati ordini impartitimi dall'E.  V. R. col venerato Dispaccio N. 278/927 in data del 23 Marzo p. p. ho l'onore di riferire quanto appresso:
Il sacerdote Rev. Dr   Francesco Federico Nötscher, della <nato in Hil Himmelstadt> (diocesi di Würzburg<)> in Baviera) il 19 Luglio 1890, ordinato sacerdote il 24 Novembre 1912, studiò nella frequentò l'Università di Berlino negli anni 1919-1922, essendo al tempo stesso Cappellano presso le Suore Grigie (Graue Schwestern - Niederwallstrasse 8/9). [Ivi] Ebbi Venni allora occasione di a conoscerlo, e ed egli mi fece e ne ebbi l'im l'impressione di ecclesiastico pio, studioso e modesto. So che egli il Nötscher aveva già studiato nella Università di Friburgo (Svizzera) negli anni 1908-1909 ed in e negli anni 1909-1912 in quella di Würzburg, sua diocesi ove , in seguito, nel 1923, divenne libero docente per la Esegesi dell'Antico Testamento e le lingue biblico-orientali. Aven-
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do nell'Agosto del 1925 lasciato definitivamente la Nunziatura di Baviera, non ho avuto da quel tempo ebbi più occasione di seguire l'attività e la condotta del sacerdote in discorso.
Nel passato Gennaio scorso egli il Nötscher venne a Berlino e chiese di essere da me ricevuto. Il Nötscher mi narrò Egli mi disse narrò che aveva avuto per ben due volte dal Ministero dell'Istruzione in aAustriaco l'invito di sostituire il Revmo Mons. Hudal come professore nella Università di Graz, colla speranza [ein Wort unlesbar] di esservi nominato presto definitivamente Professore una prossima nomina definitiva; che però quel Vescovo, il quale gli aveva già prima dichiarato, in presenza del Decano della Facoltà, di non aver nulla da obb eccepire contro di lui, aveva all'ultimo momento sollevato eccezionei; che egli aveva poi appreso essersi diffusa si era sparsa la voce che avere la S. Sede aveva dato istruzione ai Vescovi della Germania di impedire che i liberi docenti per l'Antico Testamento nella Università di
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Würzburg siano nominati Professori; che il Revmo Vescovo di Würzburg, in un colloquio avuto con lui il 22 Luglio dello scorso anno, riferendosi alla condanna delle opere del Sac. Dr. Hehn, professore nella stessa di esegesi dell'Antico Testamento e di lingue biblico-orientali nella medesima Università di Würzburg, gli aveva dichiarato detto che "i figli debbono essere puniti coi padri". Il Nötscher, il quale sembrava assai costernato, ed eccitato, agitato, mi agaggiunse che egli vedeva così [annientato] distrutto tutto il suo avvenire come professore accademico, per al il quale si era preparato, sostenendo i più grandi sacrifici personali; che sarebbe rimasto, come a - a suo avviso, senza alcun fondamento - colla colla macchia di un sospetto, che la quale gli avrebbe creato, massime di fronte alla sua famiglia, una situazione intollerabile; che durante i quattordici anni della sua vita sacerdotale non aveva ricevuto mai la minima riprensione; che anzi la
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Curia vescovile di Würzburg gli aveva rilasciato sempre benevoli attestati, favorevoli e lo stesso Revmo Vescovo nel suaccennato colloquio gli aveva dichiarato di non aver mai nulla udito di svantaggioso a suo riguardo; a suo riguardo; che tutte le sue pubblicazioni, compresa la più recente, avevano ottenuto l'Imprimatur dell'Autorità ecclesiastica ed incontrato favorevole accoglienza nelle Riviste teologiche. Infine egli mi pregò di voler intervenire, presso affinché il Revmo Mons. Vescovo di Graz, affinché ritirasse la eccezione mossa sollevata contro di lui. D
Da parte mia, Nel rispondergli, pur procurando di calmarlo, gli feci chiaramente comprendere la impossibilità di un simile qualsiasi intervento o passo, per t da parte mia, già per il solo fatto che, sia Würzburg, la ( sua diocesi, di Würzburg, (Baviera), come quella di Secovia [sic] o G Graz, (Austria), si trovano al di fuori del territorio di questa Nunziatura. Soggiunsi che, quan soltanto se interrogato dalla S. Sede, avrei potuto esprimere un parere in proposito.
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Ciò premesso, mi sia lecito di riferire sottomettere umilmente e rispettosamente quanto appresso: all'E. V. seguenti osservazioni:
Per ciò che riguarda la persona del Nötscher, il R. P. Rauterkus S. J., ottimo conoscitore di Berlino, mi ha significato che il detto ecclesiastico ha fra il clero di questa capitale riputazione di sacerdote pio e coscienzioso, sebbene di carattere alquanto freddo. poco espansivo.
Per ciò che concerne, poi, il libro "Altorientalischer und alttestamentlicher Auferstehungsglauben" (Würzburg, C. J. Becker Universitätsdruckerei, 1926), citato cui si accenna nel sullodato Dispaccio di V. E., esso porta effettivamente l'Imprimatur dell'Autorità ecclesiastica. L'umile scrivente ha avuto ebbe occasione di averlo fra le mani e di scorrerlo, sebbene soltanto in parte. Tale L'opera in questione, assai erudita, mi è sembrata sembrò una trattazione abbastanza arida,
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puramente scientifica, storica ed esegetica, la quale la quale vuole essere semplicemente un contributo alla storia comparata delle religioni, materia nella quale anche altri esegeti credono di poter prescindere dal carattere soprannaturale della S. Scrittura, della S. Scrittura; pur ritenendolo mantenendolo come norma negativa; e perciò l'Autore crede (secondo l'opinione anche di altri esegeti) di dover prescinde re (pur mantenendola come norma negativa) dal carattere soprannaturale della S. Scrittura; non parmi tuttavia di aver rilevato, in essa nella parte da me letta, positivi errori dogmatici, come si riscontrano pur troppo negli scritti del menzionato Sac. Prof. Hehn. Parimenti il Nötscher cita prevalentemente, secondo l'uso pur troppo in voga, scrittori protestanti; il che, nondimeno, nel caso presente può, se non erro, in qualche modo giustifi spiegarsi col fatto che l'argomento da lui trattato della fede nella risurrezione dal punto di vista storico è era è stato sinora, per quanto io sappia, trattato piuttosto dai protestanti che dai cattolici.
Checché sia di ciò, qualora cotesta Suprema S. Congregazione giudicasse giudicasse inopportuna la nomina del Sac. Nötscher ad una cattedra di S. Scrittura per motivo della sua non sana dottrina, o del suo metodo, sarebbe forse, a mio
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subordinatissimo parere, conveniente che tale ragione gli venisse manifestata nomine proprio dal suo Ordinario. Se infatti si diffondesse, ancor massime nei circoli universitari ed intellettuali della Germania, ancor mag maggiormente la voce che egli è sia stato re respinto non per il suaccennato motivo, ma soltanto per ordine di della S. Sede, unicamente perché discepolo dell' del Prof. Hehn di Würzburg, è e ciò per ordine della S. Sede, temo che ciò riuscirebbe, data la mentalità di qui, odioso per la S. Sede medesima e contribuirebbe potrebbe contribuire ad aumentare verso di Essa quei sensi di sentimenti di diffidenza e di sfiducia, dei ai quali ebbi ad accennare in fine ndel mio ossequioso rapporto N. 36374 del 15 Novembre 1926 intorno all'Alta Chiesa Ecumenica ed al periodico Una Sancta.
Chinato umilmente al bacio della S. Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore
287r, oben mittig hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten, notiert: "C".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Merry del Val, Raffaele vom 06. April 1927, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 19106, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/19106. Letzter Zugriff am: 19.04.2024.
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