Dokument-Nr. 19166
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[Berlin], 06. Oktober 1927

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelli
Betreff
Sul regolamento della situazione della Chiesa cattolica in Russia
Mi è pervenuto ieri l'altro, insieme al relativo Allegato, il l'ossequiato Dispaccio dell'E. V. R. N. 2680/27 in data del 1º corrente, relativ concernente le trattative per il regolamento della Situazione [sic] della Chiesa cattolica in Russia.
Mi sia permesso innanzi tutto di riferire umilmente e rispettosamente all'E. V. che come nel tentativo, così poco felicemente riuscito, da me fatto di preparare un progetto di Nota di risposta a questo Ambasciatore dei Soviety avevo [ein Wort unlesbar] cercato con ogni premura cura di attenermi strettamente alle direttive impartitemi in passato dalla S. Sede. riguardo alle trattative anzidette. In modo particolare i NN. 1 e 2 del progetto medesimo riproducevano ad verbum i punti 2º e 3º delle venerate istruzioni comunicatemi, d'intesa coll'E. V., dell'Eminentissimo Signore Cardinale Sincero, allora
177v
Pro-Segretario della S. Congregazione per la Chiesa Orientale, col venerato Foglio in dat del 17 Marzo dello scorso anno 1926.
Appena giuntomi il sullodato Dispaccio, ho telefonato subito all'Ambasciata dei Soviety, affine di avere un abboccamento col Sig. Krestinski, ritornato testé a Berlino. Per evitare di recarmi io stesso colà, ho procurato di ottenere che venisse piuttosto egli stesso in Nunziatura, come ha fatto in realtà ieri sera alle ore sette. Egli era accompagnato dal Consigliere dell'Ambasciata, Sig. Bratman-Brodowski, e si mostrò assai cortese. Gli manifestai subito lo scopo del richiesto colloquio, dichiarandogli e gli dichiarai in pari tempo essere formalmente che ero autorizzato ad esporgli le richieste della S. Sede soltanto a voce. Poiché , il Krestinski conoscendo il Krestinski conosce conosce assai imperfettamente la lingua poco il francese, e <e> temevo quindi <quindi> che egli non comprendesse bene <esattamente in questa lingua> quanto ero incaricato di dirgli, gli feci la ord ordinatami la ordinatami comunicazione ordinatami in in lingua in tedescao, traducendo letteralmente in questa il più possibile ad litteram, <ad litteram>
178r
lingua , il più possibile ad litteram l'anzidetta Nota, in ogni sua parte corretta e completata in stretta conformità col secondo il Voto del relatore della Commissione per la Russia, Eccmo Mons. d'Herbigny (cfr.  Allegato) . Durante la mia esposizione, il Bratman-Brodowsky prendeva degli appunti; il che, io da una parte, non potevo impedire, difficilmente avrebbe potuto essere da me impedito e, d'alt dall'altra, è stato, forse se non erro, opportuno per impedire assai probabili errori od equivoci. di trasmissione. L'Ambasciatore mi assicurò L'Ambasciatore mi assicurò che aveva tutto ben compreso e che col col prossimo corriere avrebbe riferito l' ed e riferirebbe ed avrebbe riferito tutto al G suo Governo a Mosca col prossimo corriere. Dal canto mio, avrei voluto desiderato di discutere con lui i vari punti, affinché egli rimanesse affinché egli fosse costretto a riconoscere la assoluta ed incontestabile giustezza delle domande della S. Sede; ma il Krestinski, sia che temesse di compromettersi, sia che si sentisse poco esperto in tali materie, schivò ogni dibattito, osservando che dopo sì lungo tempo, vale a dire dopo oltre un anno, non aveva più presente att il Memoriale del suo Governo.
Nel portare, come di dovere, quanto sopra senza indugio a cognizione dell'E. V., m'inchino
177r, oben mittig hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten, notiert: "C".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 06. Oktober 1927, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 19166, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/19166. Letzter Zugriff am: 28.04.2024.
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