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                            Dokument-Nr. 19278
                         
                        
                        
                             
                        
                             
                        Mi pervenne regolarmente il venerato telegramma cifrato
        dell'E. V. R. N. 1 in data del 3 corrente, relativo a concernente
        la nomina del Revmo Mons. Schreiber a Vescovo della erigenda diocesi di Berlino.
        Cominciai col dare comunicazione della scelta del S. Padre all'Eminentissimo Sig.
        Cardinale Bertram, il quale mi rispose nei seguenti termini: che si congratulava
        vivamente coi cattolici di Berlino "per un Pastore così esemplare, la cuidi cui la energia, l'ingegno
            versatile, l'amore al lavoro ed i modi attraenti suscitano le
        migliori speranze". 
Chiamai quindi in Nunziatura il sullodatoPrelato e gli manifestai il proposito dell'Augusto Pontefice di proporlo alla suddetta erigenda diocesi, facendogli rilevareche, come, data la  importanza somma di questa Sede, ciò costituisse una prova di specialissima fiducia e
        bene-dell' di Sua Santità. Egli si
        disse subito prontisssimo ad obbedire al volere del S. Ponadre; manifestò
        tuttavia la difficoltà, che provava nel lasciare già la sua
        diocesi di Meissen, ove varie opere da lui iniziate avrebbero richiesto la sua presenza colà
        ancora per qualche anno. Gli risposi che la S. Sede avrebbe certamente provveduto a
        dargli un successore, il quale atto a continuare e portare a termine quanto egli
        aveva intrapreso. Mons. Schreiber ha quindi accettato la pro proposta
        nomina.
Resta ora a considerare il modus procedendi piùad opportuno a tale scopo. A giudizio di personaggi competenti, da me
        riservatamente interrogati, converrebbe innanzi tutto, attendere affine di evitare
        encidenti e polemiche, di attendere lo scambio delle ratifiche, il quale, del resto, avrà luogo quanto prima,
        vale a dire il 13 del prossimo mese di Agosto. Siccome, però, non essendo è ancora
        costituito il Capitolo cattedrale in Berlino, D A mio umile parere, potrebbe, quindi subito dopo lo scambio suddetto,
        comunicarsi al Governo che la S. Sede intenderebbe di preporre alla nuova diocesi il Revmo Mons.
            Schreiber,
                            echiedendo al tempo stesso se esso ha obbiezioni di ordine politico,contro tale nomina. Vi è ogni ragione di ritenere che il Governo non muoverà alcuna eccezione. Poiché però, d'altra parte,
        la diocesi di Berlinonon potrà considerarsi come canonicamente eretta se non dopoche sarà stata emanata
        Bolla didi
                            cir circoscrizione, delsembrerebbe cheintanto il Revmo Mons. Schreiber potrebbe essere nominatoAmministratore Apostolico del territorio dell'attuale
        Delegazione del Brandemburgo e della [ein Wort unlesbar] di Berlino, con che
        rimarrebbe già convenientemente provveduto al [ein Wort unlesbar] ai bisogni
        spirituali del medesimo dei fedeli ri del territorio medesimo.
Nel sottoporre quanto sopra all'alto senno dell'E. V., m'inchino 
                        40r, oben mittig hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten,
        notiert: "C". 
                        
                             
                        Online seit 20.01.2020. 
                    
    Dokument-Nr. 19278
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[Berlin], 21. Juli 1929
                        Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelliBetreff
Sulla nomina del Revmo Mons. Schreiber a futuro Vescovo di Be della erigenda diocesi di Berlino
                        Chiamai quindi in Nunziatura il sullodatoPrelato e gli manifestai il proposito dell'Augusto Pontefice di proporlo alla suddetta erigenda diocesi, facendogli rilevare
40v
volenza da parte Resta ora a considerare il modus procedendi più
41r
l'elezione del
        futuro Vescovo di Berlino non può effettuarsi nel modo
        previsto dall'articolo 6 del Concordato medesimo.
                            Nel sottoporre quanto sopra all'alto senno dell'E. V., m'inchino
