TEI-P5
Dokument-Nr. 20046
Ripetute volte il Rev.mo Mons. Vescovo di Fulda mi aveva cortesemente
invitato a recarmi in quella città eper venerarvi la Tomba di S. Bonifacio, in occasione
specialmente della sSuasua festa.
Accogliendo di buon grado il vivo desiderio di Mons. Schmitt, stabilii di andarvi la Domenica 6 Giugno corr., per la chiusura dellae<a>solenne
i<e>NovenasSettimana in onore del glorioso Patrono di Fulda e dell'interadella suddetta città e del grande Apostolo
della Germania.
Sabato, pertanto, 5 del suddettodello stesso mese, verso le ore tre pomerid., accompagnato...dal Consigliere di questa Nunziatura, Revmo Mons. Centoz, giunsi a Fulda.
Erano a ricevermi alla stazione, oltre il sullodato Mons. Vescovo, il Vicario Generale, il Segretario, il primo Borgomastro della città, Sig. Dr. Antoni, il Landrat o Sottoprefetto,Presidente distrettuale, Sig. barone von Gagern, ed il rappresentante del Consiglio municipale sig. Schultheis.
Indossata quindi la mozzetta, si uscìAll'uscita dalla stazione, nella quale molta folla erasi adunata,ed insieme a Mons. Vescovo salii in automobile,in una prima automobile,riservataci mentre in una seconda prendevano posto il Consigliereil Consiglieredella Nunziatura, il Vicario generale ed il Segretario del
Vescovo.
Tra due fitte ali di popolo plaudente,
Si andò Accompagnato processionalmente all'Altare Maggiore, ricco di
argento, e sfolgorante di lumi, e data la benedizione, si scese nella Cripta a venerare il
Sepolcro del grande Apostolo della GermaniaSanto per ritornare processionalmente fino alla porta
soglia del Duomo.
Risaliti in automobile, ci recammo in Vescovado.
Verso le 6,feci insieme con Mons. Vescovo feci una visita al bel Convento dei RR. PP. Francescani,in Frauenberg, che domina la città e le campagne
circostanti.
L'indomani, Domenica, alle ore 9 incominciaiotto e 1/2 celebrai la Messa Pontificale tra il profondo raccoglimento dei fedeli che gremivano il vasto Duomo, e che la mattina in gran numero si erano accostati alla Sacra Mensa Eucaristica.
Dopo il Vangelo, il decano del Capitolo pronunziò l'Omelia.
Gli alunni del Seminario, coadiuvati dalla "Schola Cantorum" della Cattedrale, eseguirono scelta musica;e le sacre cerimonie furono compiute con esattezza e dignità non comuni.mi tra due accoliti mi fu portato il pastorale indi avorio che S. Bonifacio stesso adoperò e col quale diedi
poi la BbenedizioneApostolica. Questo prezioso pastorale del Santo viene usato solamente nel giorno della Sua
festa.Seguì la Benedizione EucaristicaDopo la Messa, valendomi della facoltà contenuta nel n. 21
dell'"Index facultatum", impartii la benedizione Papale.
Alle ore tre pomeridiane ebbe luogo nella grande sala della città una solenne adunanza, che riuscì veramente imponente, riuscitissima. L'Aula era gremita di un eletto pubblico.
Prese per primo la parola Mons. Vescovo per ringraziarmi di avere finalmente accolto il suo invito, e ricordando che nel corso degli ultimi 75 anni ben tre Nunzi vennero a visitare la città che ha la sorte di possedere le insigni Reliquie del Patronogrande Apostolo della Germania.:nel 1855,Mgr.l'Emo Viale Prelà pPro-Nunzio a Vienna;nel nel 1905 Mgr.
Caputo, Nunzio a Monaco, ed ora l'umile scrivente.
Dissero poscia brevi ma ben adatte parole i sullodati Sig.g. Borgomastro e SottoprefettoLandrat, esprimendomi anche la loro gratitudine e quella della cittàadinanza per essere trovarmi in mezzo ad essi, e facendo risaltare la costante fedeltà degli abitanti di Fulda alla Chiesa cattolica.
Presi quindi la parola, ponendo in speciale rilievo l'indefettibile attaccamento di S. Bonifacio e di S. Pietro Canisio al Vicario di Gesù Cristo, e la necessità per il clero e per il popolo di mantenersi sempre, sul LoroSuo nobilissimo esempio, strettamente uniti alla
Pronunziò per ultimo il discorso propriamente detto della festauna conferenza il Rev.mo Sig.Mons. Prof. Richter, esponendo ampiamente, con riccaillustrando con copiosa documentazione, il tema "Fulda e Roma", ed enumerando i favori che la S. Sede concesse a traverso i secoli a questa illustre città.
Negli intervalli fu eseguita la musica.
La festa ebbe termine la sera con una imponente fiaccolata, che sostò dinnanzi al Seminario, ove il Sig. Rhiel, Deputato al Landtag,prussiano,pronunziòdisse sentite parole di ringraziamento a nome del localecComitato cattolico di Fulda, e pregandomi di voler trasmettere al Santo Padre l'espressione del lorodell'amore filiale deidella dei giovani cattolicicattolici di Fulda e della profonda riconoscenza del popolo
tedesco per quanto il Santo Padreil Papa si degnò di fare per esso durante e dopo la guerra. Seguì
un triplice hoch a Sua Santità ed al Nunzio in Germania.
DissiPronunziai brevi paroledi per esprimere la
tutta soddisfazione provata in questo giorno a Fulda. Infine
Mons. Vescovo,lesse tra la visibilmente commosso, lesse tra la più religiosa
attenzione il telegramma di benedizione di Sua Santità,dell'Augusto Pontefice,che fu seguito da interminabili applausi. Il canto del Te Deum,
sulla piazza del Duomo, chiuse l'indimenticabile
giornata.
VisitaiMi recai poscia ial Seminario, vasto, ameno locale, quasi annesso alla Cattedrale, già per secoli Abbazia dei Benedettini. La diocesi di Fulda è una delle poche diocesi della Germania che possiedano un vero Seminario; i Vescovi di Meissen, diTützOsnabrück e l'Amministratore Apostolico di Tütz vi mandano anche i
loro chierici. M'intrattenni a parlare con i singoli Professori e con
gli alunni, ed ho potuto constatare il buono spirito, onde in
generale Superiori e
dstudentie studenti sono animati, e che d'altronde già
mi era noto.. Mons. Schmitt pensa d'introdurre quanto prima
il sessennio filosofico-teologicodi studi a norma del can. 1365 del Codice di diritto
canonico. Da mia parte gli ho raccomandato vivamente l'uso della lingua latina
l'uso della lingua latina ed il metodo scolastico nel corso filosofico e
teologico.
Nella graziosa Cappella del Seminario una lapide ricorda che ivi, nell'ottobre del 1901, la Principessa Anna di Prussia, Landgravia di HaAssia, degli della famiglia degli Hohenzollern, fece la sua abiura e sial protestantesimoe si convertì al c alla Chiesa Cattolica.
Intanto ilIlbuon VescovoMgr. Schmittnon ha potuto celarmi il suo dolore al pensiero di dover perdere ichiericiseminaristispecialmentedidella diocesi diLimburgo, e probabilmente anche quelli di Meissen, di Osnabrück e di Tütz, avendo Monsignor Vescovoin qunella sua cittàun Seminario per i suoi chierici, la cui formazione sarà affidata ai Padri
della Compagnia di Gesù.
Feci anchepure una visita al venerando Mons. Dr. Costantino Gutberlet, Protonotario Apostolico, Canonico della Cattedrale, nonagenario, il quale fu per lunghi anni Pprofessore assai stimato di Filosofia, ed ha pubblicato pureanche pregevoli opere.
Visitai quindi la Biblioteca della città, composta nella maggior parte di volumi già appartenenti ai Benedettini, e comprendente alcuni preziosi manoscritti ed incunabouli.
Il mio soggiorno a Fulda ebbe termine colla visita al Duomo alla Cattedrale e specialmente al Tesoro, ove si conservano magnifici arredi sacri ed insigni Reliquie.
Mi è grato e doveroso dipoter affermare di avere riportato la migliore impressione della mia visita nella città di S. Bonifacio.
Chinato...
123r, links oberhalb des textkörpers hds. von
unbekannter Hand notiert, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten: "C".
Online seit 29.01.2018.
Dokument-Nr. 20046
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[Berlin], 12. Juni 1926
Schreiber (Textgenese)
StenotypistStenotypistCentozCentozPacelliPacelliBetreff
Relazione del mio recente viaggio a Fulda
Accogliendo di buon grado il vivo desiderio di Mons. Schmitt, stabilii di andarvi la Domenica 6 Giugno corr., per la chiusura della
Sabato, pertanto, 5 del suddettodello stesso mese, verso le ore tre pomerid., accompagnato...dal Consigliere di questa Nunziatura, Revmo Mons. Centoz, giunsi a Fulda.
Erano a ricevermi alla stazione, oltre il sullodato Mons. Vescovo, il Vicario Generale, il Segretario, il primo Borgomastro della città, Sig. Dr. Antoni, il Landrat o Sottoprefetto,Presidente distrettuale, Sig. barone von Gagern, ed il rappresentante del Consiglio municipale sig. Schultheis.
Indossata quindi la mozzetta, si uscìAll'uscita dalla stazione, nella quale molta folla erasi adunata,
Tra due fitte ali di popolo plaudente,
123v
attraverso la città imbandierata, al suono
festivooso delle campane, si arrivò alla
Cattedrale, al cui ingresso trovavansi il Capitolo ed i numerosi alunni delSeminariosti:maggiore:il popoloi fedeli stipavano il
tempio.Risaliti in automobile, ci recammo in Vescovado.
Verso le 6,
L'indomani, Domenica, alle ore 9 incominciaiotto e 1/2 celebrai la Messa Pontificale tra il profondo raccoglimento dei fedeli che gremivano il vasto Duomo, e che la mattina in gran numero si erano accostati alla Sacra Mensa Eucaristica.
Dopo il Vangelo, il decano del Capitolo pronunziò l'Omelia.
Gli alunni del Seminario, coadiuvati dalla "Schola Cantorum" della Cattedrale, eseguirono scelta musica;e le sacre cerimonie furono compiute con esattezza e dignità non comuni.
124r
All'a fine della Messa"Ite, Missa est"
Alle ore tre pomeridiane ebbe luogo nella grande sala della città una solenne adunanza, che riuscì veramente imponente, riuscitissima. L'Aula era gremita di un eletto pubblico.
Prese per primo la parola Mons. Vescovo per ringraziarmi di avere finalmente accolto il suo invito, e ricordando che nel corso degli ultimi 75 anni ben tre Nunzi vennero a visitare la città che ha la sorte di possedere le insigni Reliquie del Patronogrande Apostolo della Germania.:nel 1855,Mgr.l'Emo Viale Prelà pPro-Nunzio a Vienna;
Dissero poscia brevi ma ben adatte parole i sullodati Sig.g. Borgomastro e SottoprefettoLandrat, esprimendomi anche la loro gratitudine e quella della cittàadinanza per essere trovarmi in mezzo ad essi, e facendo risaltare la costante fedeltà degli abitanti di Fulda alla Chiesa cattolica.
Presi quindi la parola, ponendo in speciale rilievo l'indefettibile attaccamento di S. Bonifacio e di S. Pietro Canisio al Vicario di Gesù Cristo, e la necessità per il clero e per il popolo di mantenersi sempre, sul LoroSuo nobilissimo esempio, strettamente uniti alla
124v
Sede Apostolica.Pronunziò per ultimo il discorso propriamente detto della festauna conferenza il Rev.mo Sig.Mons. Prof. Richter, esponendo ampiamente, con riccaillustrando con copiosa documentazione, il tema "Fulda e Roma", ed enumerando i favori che la S. Sede concesse a traverso i secoli a questa illustre città.
Negli intervalli fu eseguita la musica.
La festa ebbe termine la sera con una imponente fiaccolata, che sostò dinnanzi al Seminario, ove il Sig. Rhiel, Deputato al Landtag,prussiano,pronunziòdisse sentite parole di ringraziamento a nome del localecComitato cattolico di Fulda, e pregandomi di voler trasmettere al Santo Padre l'espressione del lorodell'amore filiale dei
DissiPronunziai brevi parole
125r
Il giorno seguente, assistito dai chierici,dagli alunni del Seminario, celebrai la S. Messa nella
Cripta di S. Bonifacio, meta di tanti devoti pellegrinaggi non soltanto della diocesi
di Fulda, ma eziandio dell'intera Germania, ed ove,anchecome è noto, da vari decenni convengono anche i Vescovi di questa Nazione per le loro Conferenze annuali.VisitaiMi recai poscia ial Seminario, vasto, ameno locale, quasi annesso alla Cattedrale, già per secoli Abbazia dei Benedettini. La diocesi di Fulda è una delle poche diocesi della Germania che possiedano un vero Seminario; i Vescovi di Meissen, di
Nella graziosa Cappella del Seminario una lapide ricorda che ivi, nell'ottobre del 1901, la Principessa Anna di Prussia, Landgravia di HaAssia, degli della famiglia degli Hohenzollern, fece la sua abiura e sial protestantesimoe si convertì al c alla Chiesa Cattolica.
Intanto ilIlbuon VescovoMgr. Schmittnon ha potuto celarmi il suo dolore al pensiero di dover perdere ichiericiseminaristispecialmentedidella diocesi diLimburgo, e probabilmente anche quelli di Meissen, di Osnabrück e di Tütz, avendo Monsignor Vescovo
125v
di Limburgo aperto
Feci anchepure una visita al venerando Mons. Dr. Costantino Gutberlet, Protonotario Apostolico, Canonico della Cattedrale, nonagenario, il quale fu per lunghi anni Pprofessore assai stimato di Filosofia, ed ha pubblicato pureanche pregevoli opere.
Visitai quindi la Biblioteca della città, composta nella maggior parte di volumi già appartenenti ai Benedettini, e comprendente alcuni preziosi manoscritti ed incunabouli.
Il mio soggiorno a Fulda ebbe termine colla visita al Duomo alla Cattedrale e specialmente al Tesoro, ove si conservano magnifici arredi sacri ed insigni Reliquie.
Mi è grato e doveroso dipoter affermare di avere riportato la migliore impressione della mia visita nella città di S. Bonifacio.
Chinato...