Dokument-Nr. 20046
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[Berlin], 12. Juni 1926

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Betreff
Relazione del mio recente viaggio a Fulda
Ripetute volte il Rev.mo Mons. Vescovo di Fulda mi aveva cortesemente invitato a recarmi in quella città e per venerarvi la Tomba di S. Bonifacio, in occasione specialmente della sSua sua festa.
Accogliendo di buon grado il vivo desiderio di Mons. Schmitt, stabilii di andarvi la Domenica 6 Giugno corr., per la chiusura della e<a> solenne i<e> Novena sSettimana in onore del glorioso Patrono di Fulda e dell'intera della suddetta città e del grande Apostolo della Germania.
Sabato, pertanto, 5 del suddetto dello stesso mese, verso le ore tre pomerid., accompagnato... dal Consigliere di questa Nunziatura, Revmo Mons. Centoz, giunsi a Fulda.
Erano a ricevermi alla stazione, oltre il sullodato Mons. Vescovo, il Vicario Generale, il Segretario, il primo Borgomastro della città, Sig. Dr. Antoni, il Landrat o Sottoprefetto, Presidente distrettuale, Sig. barone von Gagern, ed il rappresentante del Consiglio municipale sig. Schultheis.
Indossata quindi la mozzetta, si uscì All'uscita dalla stazione, nella quale molta folla erasi adunata, ed insieme a Mons. Vescovo salii in automobile, in una prima automobile, riservataci mentre in una seconda prendevano posto il Consigliere il Consigliere della Nunziatura, il Vicario generale ed il Segretario del Vescovo.
Tra due fitte ali di popolo plaudente,
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attraverso la città imbandierata, al suono festivooso delle campane, si arrivò alla Cattedrale, al cui ingresso trovavansi il Capitolo ed i numerosi alunni del Seminariosti: maggiore: il popolo i fedeli stipavano il tempio.
Si andò Accompagnato processionalmente all'Altare Maggiore, ricco di argento, e sfolgorante di lumi, e data la benedizione, si scese nella Cripta a venerare il Sepolcro del grande Apostolo della Germania Santo per ritornare processionalmente fino alla porta soglia del Duomo.
Risaliti in automobile, ci recammo in Vescovado.
Verso le 6, feci insieme con Mons. Vescovo feci una visita al bel Convento dei RR. PP. Francescani, in Frauenberg, che domina la città e le campagne circostanti.
L'indomani, Domenica, alle ore 9 incominciai otto e 1/2 celebrai la Messa Pontificale tra il profondo raccoglimento dei fedeli che gremivano il vasto Duomo, e che la mattina in gran numero si erano accostati alla Sacra Mensa Eucaristica.
Dopo il Vangelo, il decano del Capitolo pronunziò l'Omelia.
Gli alunni del Seminario, coadiuvati dalla "Schola Cantorum" della Cattedrale, eseguirono scelta musica; e le sacre cerimonie furono compiute con esattezza e dignità non comuni.
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All' a fine della Messa "Ite, Missa est" mi tra due accoliti mi fu portato il pastorale in di avorio che S. Bonifacio stesso adoperò e col quale diedi poi la Bbenedizione Apostolica. Questo prezioso pastorale del Santo viene usato solamente nel giorno della Sua festa. Seguì la Benedizione Eucaristica Dopo la Messa, valendomi della facoltà contenuta nel n. 21 dell'"Index facultatum", impartii la benedizione Papale.
Alle ore tre pomeridiane ebbe luogo nella grande sala della città una solenne adunanza, che riuscì veramente imponente, riuscitissima. L'Aula era gremita di un eletto pubblico.
Prese per primo la parola Mons. Vescovo per ringraziarmi di avere finalmente accolto il suo invito, e ricordando che nel corso degli ultimi 75 anni ben tre Nunzi vennero a visitare la città che ha la sorte di possedere le insigni Reliquie del Patrono grande Apostolo della Germania. : nel 1855, Mgr. l'Emo Viale Prelà pPro-Nunzio a Vienna; nel nel 1905 Mgr. Caputo, Nunzio a Monaco, ed ora l'umile scrivente.
Dissero poscia brevi ma ben adatte parole i sullodati Sig.g. Borgomastro e Sottoprefetto Landrat, esprimendomi anche la loro gratitudine e quella della cittàadinanza per essere trovarmi in mezzo ad essi, e facendo risaltare la costante fedeltà degli abitanti di Fulda alla Chiesa cattolica.
Presi quindi la parola, ponendo in speciale rilievo l'indefettibile attaccamento di S. Bonifacio e di S. Pietro Canisio al Vicario di Gesù Cristo, e la necessità per il clero e per il popolo di mantenersi sempre, sul Loro Suo nobilissimo esempio, strettamente uniti alla
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Sede Apostolica.
Pronunziò per ultimo il discorso propriamente detto della festa una conferenza il Rev.mo Sig. Mons. Prof. Richter, esponendo ampiamente, con ricca illustrando con copiosa documentazione, il tema "Fulda e Roma", ed enumerando i favori che la S. Sede concesse a traverso i secoli a questa illustre città.
Negli intervalli fu eseguita la musica.
La festa ebbe termine la sera con una imponente fiaccolata, che sostò dinnanzi al Seminario, ove il Sig. Rhiel, Deputato al Landtag, prussiano, pronunziò disse sentite parole di ringraziamento a nome del locale cComitato cattolico di Fulda, e pregandomi di voler trasmettere al Santo Padre l'espressione del loro dell'amore filiale dei della dei giovani cattolici cattolici di Fulda e della profonda riconoscenza del popolo tedesco per quanto il Santo Padre il Papa si degnò di fare per esso durante e dopo la guerra. Seguì un triplice hoch a Sua Santità ed al Nunzio in Germania.
Dissi Pronunziai brevi parole di per esprimere la tutta soddisfazione provata in questo giorno a Fulda. Infine Mons. Vescovo, lesse tra la visibilmente commosso, lesse tra la più religiosa attenzione il telegramma di benedizione di Sua Santità, dell'Augusto Pontefice, che fu seguito da interminabili applausi. Il canto del Te Deum, sulla piazza del Duomo, chiuse l'indimenticabile giornata.
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Il giorno seguente, assistito dai chierici, dagli alunni del Seminario, celebrai la S. Messa nella Cripta di S. Bonifacio, meta di tanti devoti pellegrinaggi non soltanto della diocesi di Fulda, ma eziandio dell'intera Germania, ed ove, anche come è noto, da vari decenni convengono anche i Vescovi di questa Nazione per le loro Conferenze annuali.
Visitai Mi recai poscia ial Seminario, vasto, ameno locale, quasi annesso alla Cattedrale, già per secoli Abbazia dei Benedettini. La diocesi di Fulda è una delle poche diocesi della Germania che possiedano un vero Seminario; i Vescovi di Meissen, di Tütz Osnabrück e l'Amministratore Apostolico di Tütz vi mandano anche i loro chierici. M'intrattenni a parlare con i singoli Professori e con gli alunni, ed ho potuto constatare il buono spirito, onde in generale Superiori e d studenti e studenti sono animati, e che d'altronde già mi era noto. . Mons. Schmitt pensa d'introdurre quanto prima il sessennio filosofico-teologico di studi a norma del can. 1365 del Codice di diritto canonico. Da mia parte gli ho raccomandato vivamente l'uso della lingua latina l'uso della lingua latina ed il metodo scolastico nel corso filosofico e teologico.
Nella graziosa Cappella del Seminario una lapide ricorda che ivi, nell'ottobre del 1901, la Principessa Anna di Prussia, Landgravia di HaAssia, degli della famiglia degli Hohenzollern, fece la sua abiura e si al protestantesimo e si convertì al c alla Chiesa Cattolica.
Intanto il Il buon Vescovo Mgr. Schmitt non ha potuto celarmi il suo dolore al pensiero di dover perdere i chierici seminaristi specialmente di della diocesi di Limburgo, e probabilmente anche quelli di Meissen, di Osnabrück e di Tütz, avendo Monsignor Vescovo
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di Limburgo aperto in qu nella sua città un Seminario per i suoi chierici, la cui formazione sarà affidata ai Padri della Compagnia di Gesù.
Feci anche pure una visita al venerando Mons. Dr. Costantino Gutberlet, Protonotario Apostolico, Canonico della Cattedrale, nonagenario, il quale fu per lunghi anni Pprofessore assai stimato di Filosofia, ed ha pubblicato pure anche pregevoli opere.
Visitai quindi la Biblioteca della città, composta nella maggior parte di volumi già appartenenti ai Benedettini, e comprendente alcuni preziosi manoscritti ed incunabouli.
Il mio soggiorno a Fulda ebbe termine colla visita al Duomo alla Cattedrale e specialmente al Tesoro, ove si conservano magnifici arredi sacri ed insigni Reliquie.
Mi è grato e doveroso di poter affermare di avere riportato la migliore impressione della mia visita nella città di S. Bonifacio.
Chinato...
123r, links oberhalb des textkörpers hds. von unbekannter Hand notiert, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten: "C".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 12. Juni 1926, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 20046, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/20046. Letzter Zugriff am: 27.04.2024.
Online seit 29.01.2018.