TEI-P5
                        
                            Dokument-Nr. 2368
                         
                        
                        
                             
                        
                             
                        Non ho mancato, come era mio dovere, di occuparmi in modo particolare
        della sorte dei sacerdoti italianiprigionieriprigionieri di guerra in Germania, procurando specialmente di raccomandarlindoli, ogni volta che se ne presenta l'occasione, ai singoli Vescovi, sotto la giurisdizione dei qualinella cui diocesi si trovano i vari campi di
        internamento.
Avendo infatti rivolta in tale senso una mia calda preghie-orora]erano prigionieri parecchi sacerdoti
        italiani, Mgr. Nörber mi ha risposto, riferendomi di avere, in seguito alla mia
        raccomandazione, incaricato Mgr. Dr. Werthmann di fare in suo
            nome una visita al menzionato campo di Rastatt per accertarsi delle condizioni di quei prigionieri
        italiani specialmente, ed in particolar modo
            degli ecclesiastici, e per raccogliere i
        desideri che avrebbero potuto esprimere. 
Mgr. Arcivescovo inoltre promette che anche in seguito con ogni zelo avrà cura dei prigionieri italiani, specialmente sacerdoti, che si troveranno nell'ambito
Per potere però procurare qualche conforto maggioresollievo ai suddetti sacerdotiecclesiastici e nell'impossibilitàa penosa mapur troppo assoluta impossibilità d'inviar loro oggettieffetti di biancheria, dei quali avrebbero urgente bisogno, ho inviatospeditoloroai medesimiunala somma di 500 Marchi, prelevandoli dall'offerta, fatta a tale scopo ea favore dei prigionieri italiani, della quale riferii a V. E. R. nel mio rispettoso rapporto N. 2970.
Nel portare quanto sopra a conoscenza dell'E. V., mi inchino ecc. 
                        
                             
                        Online seit 20.12.2011. 
                    
    Dokument-Nr. 2368
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
München, 25. Januar 1918
                        Schreiber (Textgenese)
SchioppaSchioppaPacelliPacelliBetreff
Pei sacerdoti italiani prigionieri di guerra in Germania
                        Avendo infatti rivolta in tale senso una mia calda preghie-
98v
ra all'Arcivescovo di Friburgo, nella quale Diocesinel cui territorio trovasi il campo di Rastatt, dove sono[99r
 Dalla relazione
        fatta da Mgr. Werthmann all'Arcivescovo di Friburgo e da costui
        trasmessami risulta (come era del resto già noto) che
        Rastatt è solamente un campo provvisorio e vi si
            trovanosono rimasti ora solamentesolitanto
       10 ecclesiastici e 200 ufficiali;
        tuttavia anche a costoro sonoil detto Prelato si adopererà, affinché siano concessi
        tutti i conforti possibili nella loro situazione.Mgr. Arcivescovo inoltre promette che anche in seguito con ogni zelo avrà cura dei prigionieri italiani, specialmente sacerdoti, che si troveranno nell'ambito
99v
 della sua Archidiocesi e frattanto
        ha inviato ai dieci sacerdoti su menzionati un'offerta di 100 Marchi.Per potere però procurare qualche conforto maggioresollievo ai suddetti sacerdotiecclesiastici e nell'impossibilitàa penosa mapur troppo assoluta impossibilità d'inviar loro oggettieffetti di biancheria, dei quali avrebbero urgente bisogno, ho inviatospeditoloroai medesimiunala somma di 500 Marchi, prelevandoli dall'offerta, fatta a tale scopo ea favore dei prigionieri italiani, della quale riferii a V. E. R. nel mio rispettoso rapporto N. 2970.
Nel portare quanto sopra a conoscenza dell'E. V., mi inchino ecc.
