Dokument-Nr. 3105
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
Berlin, 16. Juni 1926

Regest
Pacelli berichtet über die Verhandlungen zum Preußenkonkordat vom 15. Juni, an denen im Auftrag des preußischen Kultusministers Becker Ministerialdirektor Trendelenburg und der Breslauer Kirchen-, Staats- und Verwaltungsrechtsprofessor Heyer teilnahmen und zu denen der Nuntius auch den Zentrumsabgeordneten Kaas eingeladen hatte. Verhandelt wurde das schwierige Thema der Bischofsernennungen. Als sich abzeichnete, dass weder der Vorschlag des Breslauer Fürstbischofs Kardinal Bertram noch das im Bayernkonkordat vereinbarte Prozedere Zustimmung finden würden, machte der Nuntius einen Vorschlag, den er sich bei seinem Rombesuch von Gasparri hatte autorisieren lassen. Da dieser die Zustimmung der preußischen Delegierten fand, wurde er umgehend auf Deutsch und Italienisch ausformuliert. Der Vorschlag, den Pacelli in beiden Sprachen widergibt, sieht für die Besetzung der Bischofssitze vor, dass der preußische Episkopat sowie das jeweils betroffene Domkapitel dem Heiligen Stuhl Kandidatenlisten zustellen, die dieser bei seiner Auswahl von drei Kandidaten berücksichtigt. Aus der Dreierliste, für die sich der Heilige Stuhl bei der preußischen Regierung versichert, dass keine Erinnerungen politischer Natur vorliegen, wählt das Domkapitel den Bischof. Der Nuntius hebt als Vorteil dieses Vorgehens die Tatsache hervor, dass der Heilige Stuhl auch Kandidaten benennen kann, die in keiner Liste aufgeführt wurden. Dies kommt der Tendenz zuvor, in Rom ausgebildete Kleriker bei den Bischofsernennungen zu übergehen. Er empfiehlt weiterhin eine geheime Einreichung der Listen durch die einzelnen Bischöfe, die eine Überprüfung unmöglich mache, ob die vom Heiligen Stuhl ausgewählten Kandidaten den Listen entnommen wurden. Zugleich ist Pacelli überzeugt, in Preußen immer drei Kandidaten zu finden, die für das jeweilige Bischofsamt qualifiziert sind. Abschließend bittet er um Weisung und macht darauf aufmerksam, dass er es umgehend der preußischen Regierung kommunizieren müsse, falls der Heilige Stuhl diese Regelung ablehnt. Im Fall der Zustimmung wird Pacelli diese der Regierung jedoch erst mitteilen, wenn eine Einigung bei anderen schwierigen Verhandlungspunkten erreicht wurde.
Betreff
Trattative concordatarie colla Prussia – Provvista delle Sedi vescovili
Eminenza Reverendissima,
Ieri ebbe luogo qui nella Nunziatura dalle ore 11 antim. all'1 1/2 pom. una nuova conferenza, cui intervennero, per incarico del Sig.  Ministro del Culto, il Direttore Ministeriale Sig.  Trendelenburg ed il Prof. Heyer. Invitai da mia parte ad assistervi anche il Revmo Mons.  Prof. Ludovico Kaas, Prelato Domestico di S. S., Canonico della Cattedrale di Treviri e Deputato al Reichstag, già alunno del Collegio Germanico-Ungarico in Roma, ecclesiastico assai intelligente, colto e sicuro.
La discussione versò sulla difficile questione della provvista delle Sedi vescovili in Prussia. Dopo lungo dibattito, essendomi apparso
50v
impossibile di far accettare sia la nota formula dell'Emo Sig.  Cardinale Bertram, sia quella del Concordato bavarese, avanzai – come da me, ed osservando anzi esser più che dubbio un favorevole accoglimento da parte della S. Sede – la proposta, di cui feci parola a Vostra Eminenza Reverendissima durante il mio recente soggiorno in Roma e che la stessa Eminenza Vostra mi autorizzò a sottometterLe in caso di bisogno. Avendo essa incontrato il consenso dei negoziatori prussiani, venne subito concretata, in tedesco ed in italiano, nei seguenti termini:
"Nach Erledigung eines erzbischöflichen oder bischöflichen Stuhles reichen sowohl das betreffende Kapitel wie auch die Bischöfe Preussens Listen von kanonisch geeigneten Kandidaten dem Apostolischen Stuhl ein. Der Apostolische Stuhl benennt dem Kapitel unter Würdigung dieser Listen – jedoch ohne auf sie beschränkt zu sein – drei Personen, nachdem er sich
51r
bei der preussischen Regierung vergewissert hat, dass gegen keine von ihnen Bedenken politischer Art bestehen. Das Kapitel wählt unter den ihm benannten drei Kandidaten in freier, geheimer Wahl den Bischof und sucht unverzüglich nach der Wahl ihre Bestätigung durch den Apostolischen Stuhl nach".
"Verificandosi la vacanza di una Sede arcivescovile o vescovile, il rispettivo Capitolo, come anche i Vescovi della Prussia, presentano alla Sede Apostolica liste di candidati canonicamente idonei. Questa, tenendo presenti tali liste, senza tuttavia essere vincolata alle medesime, designa al Capitolo tre persone, dopo di essersi assicurata presso il Governo prussiano che contro nessuna di esse esistono obbiezioni di carattere politico. Tra i tre menzionati candidati il Capitolo elegge per votazione libera e segreta il Vescovo, e subito dopo domanda la conferma alla San-
51v
ta Sede."1
Se pur non m'inganno, questa formula presenta un considerevole vantaggio su quella stessa del Concordato bavarese.2 La S. Sede infatti non vi è legata alle liste dei Vescovi e dei Capitoli, ma può scegliere candidati anche al di fuori delle medesime. Ciò è di notevole importanza, specialmente data la tendenza, qui abbastanza diffusa, di escludere gli ecclesiastici, i quali hanno compiuto i loro studi filosofico-teologici in Roma. Occorrerebbe anzi a tal uopo che ciascuno dei Vescovi inviasse separatamente e sub secreto alla S. Sede la propria lista, giacchè in questa guisa non riuscirebbe possibile ad alcuno di controllare, se i nomi della terna siano compresi nei vari elenchi oppur no. Non sembra 3, d'altra parte, che sarebbe troppo arduo di trovare nell'intiera Prussia tre 4 candidati pienamente idonei e che offrano sotto ogni rispetto tutti i necessari requisiti.
52r
Qualora la S. Sede non credesse di poter accettare la surriferita proposta, dovrei necessariamente darne subito partecipazione al Governo. In caso affermativo, invece, per ragioni tattiche mi riserverei di comunicare la risposta favorevole soltanto più tardi, allorché cioè si fosse trovata una soluzione anche riguardo agli altri punti più difficili e di speciale interesse per la Chiesa, affine di mantenere i negoziatori prussiani in uno stato di ansiosa incertezza circa una materia, a cui evidentemente essi annettono un sì grande valore.
In attesa pertanto delle venerate istruzioni dell'Eminenza Vostra, m'inchino umilmente al bacio della Sacra Porpora e con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico Germania
1"Verificandosi la vacanza" bis "alla Santa Sede." hds. von unbekannter Hand, vermutlich vom Empfänger, markiert.
2"art. 14" hds. von Borgongini-Duca links neben dem Textkörper notiert.
3"?" hds. von unbekannter Hand, vermutlich von Borgongini-Duca, eingefügt.
4"?" hds. von unbekannter Hand, vermutlich von Borgongini-Duca, eingefügt.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 16. Juni 1926, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 3105, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/3105. Letzter Zugriff am: 29.03.2024.
Online seit 29.01.2018, letzte Änderung am 20.01.2020.