Dokument-Nr. 4244
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[München], 24. Juni 1917

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelli
Betreff
Lamenti del Governo tedesco contro Mons. Michalkiewicz, Amministratore Apostolico di Vilna
Stamane alle ore 11 è venuto a visitarmi Sua Altezza il Principe Francesco Giuseppe von Isenburg, il quale trovasi attualmente a capo dell'Amministrazione militare per i Lituani ed è venuto in questi giorni a Monaco allo scopo di conferire meco intorno allo stato delle cose ecclesiastiche in quella regione. Questa visita Tale visita mi era stata preannunziata dal Sig. Conte von Hertling (attualmente in vacanze a Ruhpolding) con una sua lettera in data del 20 corr., nella quale in cui mi pregava di accogliere ed ascoltare con benevolenza il Principe suddetto, che (sebbene da lui personalmente non conosciuto), oltre ad esser cattolico, è personaggio e di buoni sentimenti, è personaggio il quale gode di larga ed alta considerazione.
Il Principe von Isenburg mi ha detto subito che, mentre il Governo tedesco li l'amministrazione militare tedesca è soddisfatta dell'attitudine dei Revmi Ordinari di Samogizia e di Sejna, ha invece gravi motivi di lagnanza
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contro l'Amministratore Apostolico di Vilna, Monsignor Michalkiewicz. Queste lagnanze sono minutamente dettagliatamente esposte in un Rapporto con nove Allegati dal sullodato Principe diretto in data del 16 corrente al Sua Altezza Reale il Principe Leopoldo di Baviera, Comandante in Capo nel fronte orientale; Rapporto che egli mi ha pregato di trasmettere coi suoi più profondi omaggi al Santo Padre. Naturalmente io ho ricevuto Sua Altezza colla massima cortesia, ho mostrato di prendere interesse all'importante questione (pur senza pronunciarmi intorno alla medesima) ed ho promesso che avrei immediatamente eseguito la il desiderato invio, come faccio senza indugio col presente rispettivo Rapporto.
Poiché il Signor Principe attende una risposta dalla Santa Sede, prego Vostra Eminenza Reverendissima d'i di comunicarmi gli ordini che nella Sua alta saggezza e nel Suo superiore giudizio vorrà stimerà dovermi d'impartirmi al riguardo. Mi permetto qui soltanto di notare subordinatamente come la
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lettura del documento in questione sembra rivelare un'eccessiva ingerenza dall'Autorità militare tedesca nelle cose ecclesiastiche. Può ben essere che Mons. Michalkiewicz, e specialmente il Canonico Ellert, Arciprete della Chiesa di S. Giovanni in Vilna, abbiano mancato di prudenza e di moderazione. Al quale proposito credo altresì non del tutto inutile ricordare come il <detto> Canonico El è stato più volte in addietro presentato dall'allora Imperiale Governo Russo come candidato per Sedi vescovili vacanti per l'Episcopato (forse come premio alla sua russofilia), e sempre respinto dalla S. Sede (l'ultima volta, se non erro, nel 1911); le informazioni intorno a lui si trovano nell'Archivio della Sacra Congregazione degli Affari Ecclesiastici Straordinari. Ma è un fatto che l'Amministrazione militare tedesca non solo pretende emanare ordinamenti regolamenti circa materie strettamente ecclesiastiche (come prova largamente chiaramente l'Allegato I al Rapporto del Principe von Isenburg, il quale che è appunto un'ordinanza della autorità militare di [ Etappen-Inspektion ] circa l'uso simultaneo della Chiesa di San Giovanni, ove colla quale ordinanza si fissano minute prescrizioni su i giorni
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e le ore per il servizio divino, sull'uso dei paramenti sacri, ecc.), ma si dichiara altresì sola competente a ricevere ricorsi ed a giudicare in simili materie (come mostra, tra gli altri l'Allegato IX). Disgraziatamente, poi , secondo risulta pure dai documenti in parola, i cappell i cappellani militari tedeschi coltivano e favoriscono questi illegittimi procedimenti, giacché, invece di rivolgersi ed esporre i loro eventuali reclami al competente Ordinario, ricorrono invece purtroppo alle autorità laiche.
Sembrami anche opportuno aggiungere come, nel mio pas passaggio per la Svizzera, l'ottimo Mons. Sapieha, Vescovo di Cracovia, mi parlò di difficoltà e di angherie che Mons. Michalkiewicz soffrirebbe da parte dell'autorità militare, specialmente prussiana, ed aggiunse che sarebbe stato molto utile farlo venire a Monaco per esporre alla Nunziatura Apostolica la sua situazione; cosa, però, che, a quanto sembra, l'Ordinario di il medesimo Mons. Michalkiewicz non avrebbe potuto ottenere. Forse, se ciò piacesse all'Eminenza Vostra, in occasione della risposta che la Santa Sede giudicasse conveniente di dare al Sig. Principe von Isenburg, potrebbe insinuarsi manifestarsi l'op-
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10r ist das falsch abgelegte Deckblatt des vorliegenden Berichtes, mit dem Titel: "Rapporto. Lamenti del Governo Tedesco contro Mons. Michalkiewicz". Der Bericht wird auf 11r fortgesetzt.
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portunità che il Nunzio di Monaco chiami a sé Mons. Michalkiewicz per interrogarlo e dargli a nome della Santa Sede quei consigli di condiscendenza e di moderazione che sembrassero necessari; con che si otterrebbe il fine desiderato da Mons. Sapieha. Ma questo umile
In attesa, pertanto, delle venerate istruzioni di Vostra Eminenza, mi chino ecc.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 24. Juni 1917, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 4244, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/4244. Letzter Zugriff am: 25.04.2024.
Online seit 24.03.2010.