Dokument-Nr. 4260
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[München], 05. September 1917

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelli
Betreff
Il Presidente Wilson e la Germania
Da un ottimo personaggio, tedesco, tedesco, amico del Sig. Conte Bernstorff, ex-Ambasciatore di Germania a Washington, ho pres appreso ricevuto avuto le seguenti informazioni strettamente confidenziali, che egli ha avuto mi dice mi assicura di aver appreso direttamente dal menzionato ex-Ambasciatore e che mi sembrano importanti per comprendere meglio l'attitudine del Sig. Presidente Wilson.
Verso la metà di Luglio 1916 il Conte Bernstorff ebbe l'incarico ufficiale di mettersi in contatto col Presidente Wilson per cominciare un'azione in favore della pace. Questi vi si dichiarò disposto e promise che fra dopo alcune settimane avrebbe trattato concretamente la cosa coll'Ambasciatore. Intanto, però, avendo la Rumania nell'Agosto dichiarato la guerra ed invaso la Transilvania iniziato l'invasione dell'Ungheria, Wilson comunicò all'Ambasciatore ch'egli non poteva in quel momento intraprendere alcuna azione, giacché la guerra era troppo in corso, nel suo pieno sviluppo, l'Intesa si era lanciata all'ultimo cozzo assalto contro gl'Imperi Centrali, e quindi la sua mediazione non avrebbe potuto avere
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alcun successo. Allorché Quando, poi, l'avanzata rumena venne arrestata e gli eserciti tedeschi mossero all'offensiva, il Conte Bernstorff nell'Ottobre si informò dello stato delle cose. Wilson dichiarò che egli lavorava continuamente per la pace, ma che non poteva allora farsi innanzi, trovandosi egli in mezzo alla nel fervore della implicato nella campagna elettorale; una sua proposta sarebbe stata interpretata negli Stati Uniti si sarebbe detto che come una mossa manovra elettorale e presso le Potenze belligeranti non avrebbe trovato considerazione, giacché la sua elezione era ritenuta come incerta. L'Ambasciatore convenne. Subito dopo l'elezione, nel Novembre 1916, il Presidente Wilson significò al Conte Bernstorff ch'egli avrebbe intrapreso con maggior energia l'azione per il conseguimento della pace e che prima del Natale avrebbe pubblicato il suo proclama. L'Ambasciatore promise tutto il suo appoggio.
All' Improvvisamente, invece, e senza alcuna previa intesa cogli Stati Uniti apparve il 12 Dicembre 1916 l'offerta di pace della Germania. Wilson ne fu vivamente sorpreso ed indignato. Il Conte Bernstorff gli dichiarò che a causa delle manchevoli co-
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municazioni colla Germania era stato impossibile d'informarlo in precedenza, ma ch'egli poteva tranquillamente continuare la sua opera. Ed infatti il Presidente emanò il 18 Dicembre il suo proclama di pace.
Dopoché la risposta delle Potenze belligeranti fu giunta a Wilson, questi manifestò all'Ambasciatore che egli, malgrado l'apparente insuccesso, avrebbe continuato la sua mediazione di pace, e ciò medi con una nuova Nota, che avrebbe voluto pubblicare nel Febbraio. Il Conte Bernstorff ne fu viva assai soddisfatto, si richiamò all'offerta di pace della Germania e dichiarò che avrebbe fatto tutto il possibile perché tali sforzi fossero coronati da successo.
Invece, senza alcun preannunzio ed in modo assolutamente imprevisto per gli Stati Uniti, la Germania il 1° Febbraio diede principio alla guerra illimitata dei sottomarina, a cui Wilson rispose colla rottura delle relazioni diplomatiche. Egli si rifiutò anche di ricevere il Conte Bernstorff per una spiegazione. Al tempo stesso il Presidente ricevette ricevette la notizia del dispaccio del Segretario di Sta-
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to Zimmermann relativa relativamente al Messico. Ad un ragguardevole personaggio olandese Wilson dichiarò ch'egli non avrebbe potuto più trattare colla Germania: in una mano aveva la promesso di appoggiare la sua azione per la pace, nell'altra la Nota sul Messico.
Nel compiere pertanto il dovere di comunicare all'E. V. R., senza indugio tali notizie, che non hanno bisogno di commenti, all'E. V. R., m'inchino ecc.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 05. September 1917, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 4260, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/4260. Letzter Zugriff am: 18.04.2024.
Online seit 24.03.2010.