Dokument-Nr. 4757
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[München], 18. April 1919

Schreiber (Textgenese)
StenotypistSchioppaPacelliPacelli
Betreff
L'extraterritorialità della La Nunziatura e la rRepubblica dei Consigli
Come ebbi l'onore di riferire a V. E. R. col mio cifrato N. ... poco dopo inaugurata la Repubblica dei Consigli al principio della corrente settimana due Legazioni estere in Monaco furono invase dalla guardia rossa della Repubblica dei Consigli. Inoltre In seguito, venne requisito dalla Legazione di Prussia è stato venne requisito l'automobile, ed è stato perfino arbitrariamente arrestato il Console generale Austro-Ungarico e non rilasciato se non in seguito dietro alle energiche proteste dell'Incaricato d'affari d'Austria-Ungheria.
In seguito a tali deplorevoli avvenimenti è stata si è creduto opportuno indettaire di indire una riunione del Corpo diplomatico per deliberare in proposito. Dopo una lunga discussione è stato deciso di parlare della cosa direttamente con Levien, capo della Repubblica dei Consigli di Monaco. , e di per costringerlo a dichiarare apertamente senza equivoci, se e come il l'attuale Governo comunista intenda riconoscere e tutelare le immunità delle Rappresentanze diplomatiche. Dellae cosa sono stati incaricati Le trattative vennero pregate affidate alla Nunziatura ed alla Legazione di Prussia. Siccome , a giudizio di tutti, sarebbe stato assolutamente indecoroso per me di presentarmi al detto Signore, ho ne diedi l'incaricatoo a Mons. l'Uditore. , il quale si è da lui lui recato stamane insieme coll'Incaricato d'Affari di Prussia, Sig. Conte von Zech, (trovandosi il Ministro, in vista delle attuali circostanze, lontano da Monaco).
Egli infatti si è presentato al Levien
Il Levien si è insediato col suo sStato maggiore, o se meglio piace col Consiglio degli iIncaricati del popolo, al palazzo già reale dei Wittelsbach, . già residenza de l<i> Re di Baviera . Lo spettacolo, che ora presenta detto palazzo, è indescrivibile. La confusione più caotica, la il sudiciume più nauseante, l'andirivieni continuo di soldati ed e di operai armati,
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le grida, le parole sconce, le bestemmie, che ivi risuonano, rendeono la quella, che fu la residenza prediletta casa dei Regnanti di Baviera, una vera bolgia infernale. Un esercito di impiegati, che vanno, che vengono, che trasmettono ordini, che propagano notizie, e fra essi una schiera di giovani donne, dall'aspetto poco rassicurante, ebree come i primi, che stanno in tutti gli uffici, con arie provocanti e con sorrisi equivoci. A capo di questo gruppo femminile vi è l'amante di Levien: una giovane russa, ebrea, divorziata, che comanda da padrona. Ed a costei si è la Nunziatura ha dovuto far di cappello pur troppo inchinarsi per avere il biglietto di libero passaggio! Una vera indegnità!
Il Levien è un giovanotto, anche egli russo ed ebreo, di circa trenta o trentacinque anni. Pallido, sporco, dagli occhi scialbi dalla voce rauca e sguaiata: un vero tipo ributtante, eppure con una fisionomia intelligente e furba. Appena s Si è degnato appena di ricevere Mons. l'Uditore in un corridoio, scortato circondato da una guardia scorta armata, fra cui un gobbo anche egli armato, che è la sua guardia fedele. Col cappello in testa e fumando, ha ascoltato quandto Mgr. Schioppa gli esponeva, protestando ripetutamente e sgarbatamente che aveva fretta per affari più urgenti. Con tono sprezzante ha detto che la Repubblica dei Consigli riconosce la extraterritorialità delle Legazioni estere, se e fino tanto che fintantoché i rappresentanti delle Potenze, amiche o nemiche (a lui non importa) non fanno faranno alcun atto che sia contrario alla Repubblica dei Consigli.
Avendogli l'Uditore fatto riflettere che la situazione posizione del Rappresentante Pontificio merita dei riguardi speciali per la sua altissima Missione, il Levien ha con un certo tono ironico sottolineato: "già si tratta di proteggere il Centro"! Al che Mgr. Schioppa ha soggiunto con energia che si tratta di tutelare gli interessi religiosi dei cattolici, non soltanto della Baviera ma di tutta la Germania!
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La conclusione del discorso è stata che egli ha inviato l'Uditore dal compagno Dietrich, iIncaricato del popolo per gli affari esteri. Ivi un'altra schiera di donzelle, di soldati ed e di operai; altri schiamazzi, altro a babele. Questo improvvisato Ministro degli Esteri è stato un po' più gentile, meno scortese, ma più tagliente nelle sue risposte. In sostanza ha ripetuto quanto ha detto il Levien, aggiungendo in una forma che la quale non ammetteva discussione che, qualora il Nunzio facesse qualche atto contrario alla Repubblica dei Consigli od agli interessi del proletariato, sarebbe "cacciato via" (weggeworfen), ed ha ripetuto la frase, già detta da Levien, ed anche dal ministro Hoffmann, che essi non hanno bisogno della Nunziatura, tanto più che si addiverrà alla separazione dello Stato dalla Chiesa. Mgr. Schioppa gli ha fatto notare che, come, qualora se la Repubblica facciaesse qualche atto contrario ledesse agli interessi cattolici, il Nunzio tradirebbe la sua missione tacendo, ma che naturalmente, all' in altri casi, il Rappresentante Pontificio non si immischierebbe delle cose politiche del paese. Il Dietrich ha insistito che la extraterritorialità sarà rispettata, fintanto che fintantoché non si insidierà la sicurezza della rRepubblica dei Consigli. In ogni modo sono stati concessi così alla Nunziatura come alle altre LLegazioni dei fogli, in cui è riconosciuta la extraterritorialità medesima. È chiaro che tali fogli non possono avere che un valore molto relativo. Già altri s Simili documenti erano stati dati in antecedenza già prima rilasciati alle Rappresentanze diplomatiche e consolari in Baviera, e tuttavia non hanno impedito né l'invasione delle due l Legazioni di cui sopra ho parlato, né l'arresto del Console Austriaco. L'interpretazione di tali documenti è, datoa l'anarchia completa che qui regna, lasciata alla soldatesca, che la quale si può impunemente presentare dove che vuole e fare quello che meglio le piaceccia. Vi possono essere dei soldati, che hanno un qualche buon
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senso e la capacità di comprendere che cosa significhi la extraterritorialità, ma è chiaro che la maggior parte non comprende capisce un iota, e pretende perquisire ed arrestare, e soltanto a cose fatte si potrà ricorrere al telefono per invocare le protezione dei signori commissari del popolo. ! .
Questa è l'unica garanzia data alla Nunziatura, Rappresentanza Pontificia, ed, Questa è la situazione senza precedenti il trattamento fattoa al rappresentante del Papa, Pontificio Nunzio Apostolico, presso dalla Repubblica dei Con il quale poi per eventuali ulteriori trattative dovrebbe subire la l'indegna la vile indecorosa umiliazione e la prostituzione della propria dignità dinanzi di ricorrere di nuovo rivolgersi ricorrere nuovamente a tali aAutorità ed in simili uffici e con tali impiegati.
Nel riferire quanto sopra , all'E. V., m'inchino come di dovere, anche per discarico della mia responsabilità, all'E. V., m'inchino
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 18. April 1919, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 4757, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/4757. Letzter Zugriff am: 27.04.2024.
Online seit 04.06.2012, letzte Änderung am 24.06.2016.