Dokument-Nr. 65
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
Berlin, 04. Dezember 1928

Regest
Pacelli übermittelt ein Schreiben, das Maria Heßberger im Namen des Katholischen Frauenbunds betreffend die Errichtung einer Frauensfriedenskirche in Frankfurt am Main an den Papst sandte. Darin beschreibt sie, wie die ehemalige Präsidentin des Frauenbunds Dransfeld im Jahr 1916 gelobte, zu Ehren der Friedenskönigin eine Kirche zu bauen. Diese sollte ursprünglich in Magdeburg entstehen, auf Wunsch der Fuldaer Bischofskonferenz wird sie allerdings in Frankfurt am Main errichtet. Binnen drei Jahren wurden ein Grundstück im Wert von 360.000 Mark erworben und 650.000 Mark gesammelt, die durch die Inflation verloren gingen. Der Katholische Frauenbund beschloss 1926, das Projekt wieder aufzugreifen. Binnen zwei Jahren wurden 350.000 Mark gesammelt, die zum großen Teil aus Spenden von Arbeiterinnen stammen. Im November 1927 wurde der Grundstein gelegt, die Kirchweihe soll am 2. Februar des kommenden Jahres stattfinden. Heßberger bittet nun den Papst darum, die Sammlung für die zweite Hälfte der Kosten durch ein Wort der Ermutigung zu unterstützen. Pacelli empfiehlt das Anliegen.
Betreff
Trasmettesi supplica della Lega delle Donne cattoliche di Germania al Santo Padre
Eminenza Reverendissima,
A nome del Comitato delle Donne Cattoliche di Germania per l'erezione della chiesa della Pace in Francoforte sul Meno, la Signora Maria Heßberger mi ha pregato di umiliare al Trono di Sua Santità la qui acclusa istanza.
In essa la prelodata Signora espone come nell'anno 1916, in tempi difficilissimi, quando il Santo Padre Benedetto XV di s.m. introdusse nelle Litanie Lauretane l'invocazione "Regina pacis, ora pro nobis", la compianta Presidente della Lega delle Donne Cattoliche di Germania, Signorina Edvige Dransfeld, fece voto, per ottenere la pace, di costruire una chiesa in onore della Regina della pace. Tutti i circoli delle Donne Cattoliche approvarono con entusiasmo il progetto medesimo.
In ossequio alle istruzioni della Conferenza vescovile di Fulda fu abbandonato il primitivo progetto di edificare tale chiesa in Marburg, città di S. Elisabetta, e fu stabilito di innalzarla in una parrocchia di diaspora di Francoforte sul Meno.
Nel breve spazio di tempo di un anno e mezzo si
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riuscì a comprare il terreno mediante la somma di Marchi 360.000 e furono altresì raccolti Marchi 650.000 per la costruzione della chiesa stessa. Detta somma andò pur troppo perduta a causa dell'inflazione.
L'anno 1926, in occasione della sua adunanza generale in Hildesheim, la Lega delle Donne Cattoliche decise di riprendere il surriferito progetto e di fare nuovamente appello alle sue organizzazioni per l'adempimento dell'antico voto.
Si ricominciarono pertanto le collette, questa volta in circostanze ognor più critiche. In due anni fu raccolta la somma di Marchi 350.000, composta in gran parte dall'obolo delle operaie, che ne fecero il risparmio sul loro tenue guadagno. Il 16 Novembre 1927 si poté procedere alla posa della prima pietra. La difficoltà dei tempi richiedeva una chiesa semplice. Occorreva tuttavia che si perpetuasse attraverso i secoli futuri il pensiero che ne fu l'ispiratore ed è così espresso: "Tempio1 ad onore della Regina della pace, a ricordo dei gloriosi2 caduti, luogo di grazie per i viventi".
La consacrazione dovrebbe aver luogo il 2 Febbraio dell'anno prossimo.
La Signora Heßberger aggiunge che rimane tuttora l'arduo compito di raccogliere la seconda metà della somma necessaria per il pagamento delle spese. Essa implora perciò una parola di incoraggiamento e di lode da parte dell'Augusto Pontefice, parola che
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rianimerebbe tutte le energie e le buone volontà e condurrebbe a felice compimento l'opera santa, intrapresa in circostanze così difficili. Le Donne Cattoliche di Germania lascerebbero in tal modo alla posterità, a ricordo di tempi procellosi, un monumento di grato amore, ma più ancora un luogo di sacrifizio e di preghiera per la pace del mondo.
Nel permettermi rispettosamente di raccomandare tale supplica alla bontà di Vostra Eminenza, m'inchino umilmente al bacio della Sacra Porpora, e con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Dell'Eminenza Vostra Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
1"Tempio" hds. vermutlich vom Empfänger eingeklammert.
2"dei gloriosi" hds. vermutlich vom Empfänger gestrichen und durch "degli eroi" ersetzt.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 04. Dezember 1928, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 65, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/65. Letzter Zugriff am: 28.03.2024.
Online seit 20.01.2020, letzte Änderung am 01.02.2022.