Eccmo e Carmo Monsignore
Il Revmo Mons. Pizzardo mi ha
comunicato, con lettera giuntami stamane,
la lettera il Foglio, che Ella gli ha diretto in data del 23 corrente ci
intorno alla Circolare di cotesta Suprema S. Congregazione su l'Alta Chiesa Ecumenica
ed il periodico Una Sancta. A togliere qualsiasi equivoco o malinteso di fronte sia all'Eminentissimo ed amatissimo Signor
Cardinale Merry del Val, ed
come pure a Lei stessa, che mi ha dimostrato sempre tanta bontà ed
affezione, mi sia permesso di significareLe quanto appresso:
Il mio primo telegramma ufficiale N. 501 del 16 corrente fu da
me dovuto inviare alla Segreteria di Stato 96v
a motivo della
cifra. La lettera del giorno seguente
appresso voleva essere come
quasi un "facendo seguito", e quindi la indirizzai a Mons.
Sostituto. Era però puramente privata, scritta così
buttata giù in fretta ed alla buona, senza fare nemmeno la minuta.
Speravo che Mons. Pizzardo ne avrebbe parlato
privatam
con Lei a voce, ma
e non mi aspettavo mai che
essa
fosse
stata
comunica
trasmessa,
avesse trasmetteva
sso la
lettera, così com'era, a cotesta Suprema. Ad ogni modo, Le assicuro che la mia
intenzione era veramente soltanto rispetto e di attaccamento essa fu ispirata
soltanto daia sentimenti di del più profondo rispetto e della più sincera
devozione.
Poiché cotesta Suprema non divide [le] i dubbi intrinseci da me
sommessamente espressi, riconosco ben volentieri
senz'altro (e ne chiedo umilmente venia)
che
che posso avere errato anche in questo
caso,
nel caso presente, come di fatto erro
e manco ogni giorno quotidianamente
quotidianamente
in q nell'adempimento di questo ufficio, troppo superiore, massime nelle
difficilissime circostanze attuali, 97r
alle mie forze, e dal
quale perciò desidererei tanto di essere
alf
esonerato per ritirarmi a vita privata nell'esercizio del S. Ministero. Un solo punto
,
puramente linguistico,
mi
pe
sia
lecito
con Lei
lecito
di rilevare,
(soltanto per la ip
(
soltanto in vista dell'eventualità che la Circolare venga
pubblicata.
)
Per quel poco che mi
può essere
è
nota la lingua tedesca, se si
vuole
vogliono
tradurre letteralmente le parole "Alta Chiesa Ecumenica,
sembrami,
sempre salvo errore,
che dovrebbe dirsi
piuttosto
"Oekumenische Hochkirche".
Per ciò che riguarda le ragioni estrinseche, a chi vive, come il povero scrivente, qui in mezzo al fuoco incrociato degli
attacchi, nella grande
fra la vivissima eccitazione degli animi
(ne fa pur troppo amplissima testimonianza la stampa quotidiana) a motivo del
per il
per il i vari Concordati in preparazione e
la futura
Concordato
e
della legge scolastica, – [che] questioni di importanza fondamentale per l'avvenire
della Chiesa cattolica in Germania – può
è potuto apparire forse meno opportuno
che la quest situazione si aggravi ancor più, senza oltre i limiti 97v
dellao
strettao
necessità,
necessario, per una causa certamente pericolosa,
ma, anco
ancora grazie al
Signore, di piccola estensione
poca entità ed estensione, ed alla quale possono provvedere intanto i Revmi Vescovi della Germania, senza esporre la S. Sede
medesima. Ma che anche ciò
questo punto di vista può essere senza dubbio assai meglio apprezzato e giudicato nell'ambiente più sereno di Roma.
Checché
sia di ciò, non appena mi pervenne, la mattina del 22 Ap
corrente, il telegramma cifrato dell'Eminentissimo Sig. Cardinale Segretario di
Stato N. 42, col quale mi si ordinava di "avvertire gli Ordinari che, ove credessero
inopportuno di pubblicare il sullodato Documento, procurassero almeno di dare subito le
necessarie istruzioni e direttive agli interessati del loro clero e laicato", indirizzai
subito
immediatamente ai medesimi in tal senso una cCircolare riservata. Ignorando, poi, se il Revmo
Episcopato della Baviera avesse avuto per mezzo della 98r
Nunziatura Apostolica di Monaco una somigliante istruzione,
(di fatto, come mi è poi risultato, non l'aveva ancora ricevuta), inviai (analogamente a quanto feci,
in altra circostanza per ordine della Segreteria di Stato), in altra
analoga simile circostanza) copia di detta mia Circolare
all'Eminentissimo Sig. Cardinale von Faulhaber, Arcivescovo di Monaco e Frisinga, affinché
egli potesse darne partecipazione ai prelodati Vescovi.
L'Emo Cardinale Bertram,
Vescovo di Breslavia, venuto in questi giorni a Berlino, mi ha espresso
manifestato il suo parere sul senso della
assoluta
inopportunità della pubblicazione del Documento, dandomi però al tempo stesso copia
di un
ampio e chiaro
Decreto, che egli emanerà
Decreto, che egli, in obbedienza dealla Circolare
di cotesta Suprema, si propone di emanare al riguardo,
, in obbedienza alla Circolare di cotesta Suprema
e di cui mi riservo di inviarle a suo tempo un esemplare.
Ha anche riconosciuto che il Voto del Canonico Prof. Seppelt, d
(di
a cui era parola
accennai nel mio rispettoso rapporto N. 36723 del
9 Gennaio scorso) era stato redatto senza sufficiente studio e cognizione di
causa.
In termini assai energici (credo che sia mio dovere di
riferirlo) si è espresso l'Emo
egualmente il menzionato Eminentissimo Cardinale von Faulhaber, con lettera del 23 corrente, egualmente contro la pubblicazione della Circolare, pur
promettendo del pari di prendere i deside-98v
rati
provvedimenti.
L'Emo Cardinale Schulte, Arcivescovo di Colonia, il quale già aveva
proibito ai due sacerdoti della sua Archidiocesi, Rev. Dr Roberto Grosche e
Prof. Dr Arnoldo Rademacher, qualsiasi ulteriore collaborazione al periodico
Una Sancta (cfr. succitato Rapporto N. 36723),
del 9 Gennaio scorso) mi ha comunicato che
prima della mia Circolare, che ora
con Foglio del 21 corrente (scritto quindi
prima di aver ricevuto la mia Circolare) che ora anche il Prof. Platz ha
ora abbandonato ogni cooperazione al detto periodico movimento,
aggiungendo che in tal guisa nessun suo diocesano vi ha più parte attiva.
Il Revmo e zelante
e zelantissimo Mons. Schreiber, Vescovo di
Misnia (già alunno del Collegio Germanico-Ungarico in Roma), mi ha
significato che il movimento dell'Alta Chiesa Ecumenica ed il periodico Una Sancta non hanno
alcun seguito o favore né presso il Clero né presso il popolo
cattolico della sua diocesi. Tuttavia egli, si adopererà dopo la Istruzione di
cotesta Suprema, si adopererà con raddoppiato zelo
fervore,
p affine di premunire i suoi fedeli contro i pericoli
che minacciano la purezza della fede cattolica.99r
Il Revmo
Mons. Vescovo di Treviri, venuto di passaggio egli pure negli scorsi giorni in questa Capitale, si è
stima anche egli pure non
inopportuna la pubblicazione del più volte lodato
Documento; ha tuttavia anche egli l'intenzione di emanare
quanto prima un Decreto in
nel senso de
nel senso ordinato da
in conformità delle direttiva impartite da cotesta Suprema.
Gli
altri Revmi Ordinari non mi hanno ancora risposto.
Dopo di ciò, La prego di credere agli
immutabili immutati ed immutabili sensi della mia umile,
devota e riconoscente affezione, colla quale mi è grato di
confermarmi
96r, oben mittig hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten,
in blauer Farbe notiert: "C".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Canali, Nicola vom 28. April 1927, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 6797, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/6797. Letzter Zugriff am: 04.05.2024.