Dokument-Nr. 6834
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[Berlin], 08. September 1927
Schreiber (Textgenese)
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Viaggio a Treviri ed a Dortmund
Ripetutamente invitato a prendere parte alle menzionate feste, tanto dal Rev.mo Mons. Fr. Rodolfo Bornewasser, Vescovo di Treviri, e dal Rev.mo D. Lorenzo Zeller, Abate di S. Mattia, nella stessa città, come dal Revmo Mgr. Gaspare Klein, Vescovo di Paderborn, e dal Comitato organizzatore del Congresso di Dortmund, martedì scorso, 30 Agosto p.p., alle ore 8 di sera lasciai Berlino insieme all'Uditore Consigliere della Nunziatura, Mons. Centoz, al Rev.mo Mons. Ludovico Kaas, Canonico della Cattedrale di Treviri, membro del Reichstag, e ben noto alla Segreteria di Stato, ed al Rev. P. Gehrmann, mio Segretario particolare.
A Coblenza, dove si arrivò l'indomani alle 7 del mattino, erano a ricevermi alla stazione il sullodato Mons. Vescovo Revmo Mgr. Bornewasser, l'alto Presidente il Prefetto della Provincia Renana, Sig. Dr. Fuchs, il borgomastro della città, Sig. Dr. Russell, entrambi ottimi cat-
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tolici. Quest'ultimo mi rivolse alcune parole di
benvenuto, pregandomi di umiliare al Santo Padre i sensi della sua filiale devozione e
quelli dell'intera città. Celebrai quindi la S. Messa nel bell'Istituto dei Fratelli
della Misericordia, la cui Casa madre è a Treviri. Fui poscia
invitato a colazione dal prelodato Sig. Fuchs, dopo di che mi recai a far visita all'alto
Commissario francese per i paesi occupati, Sig. Tirard, il quale però era assente,
trovandosi in questii giorni
a Parigi. Vidi
tuttavia
il suo primo rappresentante e Delegato.
Frattanto era giunta da Treviri una speciale Commissione composta dal Vescovo Ausiliare, Rev.mo Mons. Antonio Mönch, dal Vicario generale e decano del Capitolo, Rev.mo Franz Tilmann, dal decano del Clero della città, Rev.mo Joh. Roschel, dal borgomastro, Sig. Dr. Weitz, dal presidente del governo prefetto, Sig. Dr. Saassen, e dal presidente della direzione delle Ferrovie della regione, Sig. Dr. Sarter.
Dopo essere stato ossequiato alla stazione
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all'1 pom. alla stazione di Treviri, ove eransi
Ivi, dopo alcuni istanti, alla presenza dell'intero Capitolo, ebbi il piacere di consegnare al zelante Vescovo il Breve Apostolico col quale Sua Santità erasi degnata di annoverarlo fra i Prelati Assistenti al Soglio Pontificio. Visibilmente commosso per tale atto di sovrana bontà, egli mi
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pregò di umiliare al Santo Padre i sensi della sua
vivissima gratitudine, della sua profonda devozione, del suo filiale ed inalterabile
attaccamento.Alle 5 pom. si svolse attraverso le principali lungo le vie della città una grandiosa processione, con intervento di vari Abati, di numeroso clero e di moltissimi fedeli, durante la quale furono portate le Reliquie di S. Mattia dal Duomo alla Basilica dedicata al S. Apostolo. Ivi giunti, dopo le preghiere rituali, pronunziai il discorso, che mi permetto rispettosamente di qui accludere (Allegato I).
L'indomani, 1 Settembre, alle ore 10, celebrai pontificalmente nella
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il pio e dotto Rettore del
Seminario, Rev.mo Mons. Barres, mi rivolse un cordiale
benvenuto, rievocando brevemente la storia del Seminario. Dopo alcuni canti bene eseguiti ed
accompagnati da istrumenti musicali, mi alzai a parlare pronunziai un
discorso nel quale, dopo aver ricordato
mi alzai a parlare Seguì il pranzo nel Seminario.
Alle ore 4 ½ era stata fissata la partenza per Dortmund, ove nei giorni 4, 5 e 6 Settembre doveva aver luogo il 66º Congresso generale dei cattolici tedeschi.
In seguito alle pratiche fatte a Berlino, il Ministero delle Comunicazioni del Reich aveva ottenuto dall'alto Commissario francese per i paesi occupati che, per convenienza di orario, potessi effettuare in aeroplano il viaggio da Treviri a Dortmund. Per la prima volta dopo la guerra fu concesso che un velivolo aeroplano tedesco potesse sorvolaresse in territorio occupato. Pertanto,
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all'ora suddetta, accompagnato dal
Rev.mo Mons. Bornewasser e dal Consigliere di giustizia, Sig. Dr.,
in una automobile scortata da due ufficiali a cavallo, pervenni al
si raggiunse l'aerodromo, ove erasi recato ad
mi
aspettarmiva il Sig. Generale
francese C. Rampont, Comandante del 33º Corpo d'Armata,
(il quale era già venuto a farmi visita poco dopo il mio arrivo a Treviri) con tre altri
Generali, un sotto-ufficiale,
Maggiore e due cappellani militari. Non poca fu la mia sorpresa e
quella di tutti gli intervenuti
Preso commiato dal Rev.mo Mons. Vescovo di Treviri, dal Consigliere di giustizia, Sig. Dr. Leufers e dagli altri personaggi, salii in aeroplano insieme all'uditore al Consigliere della Nunziatura, a Mons. Kaas, ed al Rev. P. Gehrmann, ed al Maggiore Sommer.
Dopo due ore di felice ameno viaggio si giunse a Dortmund, la più grande città della Westfalia, importante centro industriale e minerario, con 350.000 abitanti, dei quali
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150.000 cattolici. – Al campo di aviazione fui ossequiato
dal Rev.mo Monsignor G. Klein, Vescovo di Paderborn, dal suo Vescovo Ausiliare Rev.mo Mons.
Hillebrand, dal Sig. Presidente e da alcuni membri del
Comitato locale. Nel ristorante prossimo alla stazione venne gentilmente offerto un thè.
Dopo alcuni istanti ci recammo subito, come era stato disposto, a visitare le grandi
fonderie ed acciaierie della Ditta Hoesch, ove sono occupati circa 154.000 operai. Uno dei direttori ci fece
cortesemente da guida attraverso i vasti stabilimenti, i colossali impianti, le enormi macchine e gli altri forni in attività. La direzione medesima volle
poscia
i gentilmente offrire un pranzo a tutti gli intervenuti visitatori.L'indomani, sabato, dopo celebrata la S. Messa nel Christinenstift, ove avevo preso alloggio, per le ore 9, era stata stabilita la visita
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alcune delle quali completamente rivestite di mattoni,
bene illuminate, altre sorrette ancora da travi di ferro e di legno, e
esse si diramano in varie parti e sono continuamente percorse da
piccoli treni di vagoncini vuoti o carichi di carbone. In un dato
punto si scese ancora una settantina di metri per giungere all'estremità di una galleria,
ove si estrae il propriamente il carbone, e si poté constatare da vicino il difficile e pericoloso lavoro degli operai a ciò addetti al medesimo. All'uscita dalla
miniera fu preso un gruppo fotografico, che oso qui unire. Posso
assicurare l'E. V. che quella visita produsse, specialmente fra le masse operaie,
proletarie,
la più favorevole impressione.
Nel pomeriggio si visitò la bella e ricca esposizione di arredi e paramenti sacri, organizzata dal "Bonifatiusverein" e dal "Franziskus Xaverius Missionsverein", e dall'Associazione dellea qualie è presidente la tanto benemerita Sig.na Schynse, ecc.
Il giorno seguente, Domenica, colla celebrazione della S. Messa nello Stadio doveva aver luogo la più solenne ed imponente manifestazione religiosa del Congresso. Fin dalle prime ore del mattino i fedeli gremirono le chiese, accostandosi in gran numero ai SS. Sacramenti per invocare abbondanti le divine grazie sui lavori di quelle giornate. Verso le ore 8 le
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sfilare attraverso le vie della città
imbandierata
pavesata
a colori pontifici e nazionali, ed a prendere il posto assegnato loro nello Stadio. Alle ore 10, accompagnato dal Rev.mo Mons. Klein e da altri prelati, giunsi allo Stadio, ove sopra un alto ed ampio palco tutto era stato disposto per la celebrazione dell'Augusto Sacrifizio. Lo spettacolo, direi la visione era oltremodo grandiosa, commovente: una immensa moltitudine compatta, silenziosa, devota, in perfetto ordine, calcolata a più di 120.000 persone, a circa 150.000 persone, quella una selva di bandiere risplendenti al sole; le smaglianti divise degli studenti, ecc. tutto ciò offriva un colpo d'occhio meraviglioso. L'ora era quanto mai solenne. Dopo un assai bel lungo importante discorso del pio e zelante Mons. Klein, celebrai la S. Messa tra il profondo raccoglimento della folla, tra i canti di un potente coro che eseguì magistralmente dei mottetti sacri.
Alle ore 12 ½ mi recai presso i giovani cattolici dell'Associazione "Neu-Deutschland" che ebbero l'onore di essere ricevuti l'anno scorso in privata udienza dal Santo Padre, ed ai quali rivolsi alcune parole di incoraggiamento, ed impartii impartendo poi la benedizione.
Alle ore 14 ½ intervenni alla grande adunanza degli operai cattolici nell'immensa
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"Westfalenhalle", la più vasta sala, dicesi, di tutta l'Europa, capace di contenere 20.000
persone sedute. Era addirittura stipata. Dopo un appropriato discorso del presidente
generale del Congresso, Sig. Dr. A. Stegerwald, già Ministro Presidente di Prussia
fin dal 1920
, ed ora fin dal 1920 primo presidente dell'intera associazione dei mestieri
dell'unione delle società operaie cristiane
Unione delle società operaie cristiani e della Lega tedesca
Alle ore 5 pom. ebbe luogo la seconda prima adunanza generale. Tra le numerose personalità del clero e del laicato si notarono il Revmo Mgr. Klein, il suo Rmo Mgr. Hillebrand, e il l'Illmo e Rmo Mgr. Pisani, l'Arcivescovo tit. di Costanza di Scizia, S. E. il Sig. Marx, Cancelliere del Reich,
Si alzò per prima a parlare il prelodato Sig. Stegerwald il quale, dopo un interessante discorso, lesse le numerose adesioni pervenute al Congresso. Parlò quindi con zelo il Rev.mo Mons. Vescovo di Paderborn. Fui poscia invitato a prendere la parola, e
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pronunziai il discorso che ho l'onore di inviare qui accluso all'E.V. e
nel quale …
(Allegato II).
Alla fine, usando delle facoltà concesse ai Nunzi, impartii
, come già sopra,
a nome del Santo Padre, l'Apostolica Benedizione.
Tra i vivissimi applausi fu quindi proposto l'invio di un telegramma di filiale omaggio del Congresso a Sua Santità.
Parlarono ancora egregiamente il Rev. P. Cohausz S.J. sul tema: Gli avvenimenti del mondo alla luce del pensiero divino", ed il Rev.mo Mons. Kaas sul soggetto: "La Chiesa nell'odierna Germania, la sua situazione e la sua missione". Così ebbe termine la seconda prima seduta generale, mentre il resto del tempo veniva riservato ad numerose altre numerose adunanze particolari ed a funzioni religiose.
Tema principale dei discorsi di quelle giornate fu la questione sociale ed operaia alla luce del Vangelo,
Fu anche in modo particolare rievocata la nobile figura del grande Vescovo di Magonza, il compianto Mons. Guglielmo E.
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von Ketteler, ricordate le
sue pregiate opere ed i suoi ammaestramenti nelle questioni sociali. L'indomani, lunedì 5 corr. mese, alle ore 10, del mattino, insieme col Sig. Köhler, Ministro delle Finanze del Reich, un con un Consigliere Direttore del Ministero dell'interno, col cCconsigliere della Nunziatura ed il Rev. P. Gehrmann feci ritorno a Berlino in aeroplano.
Tanto Treviri come Dortmund hanno dato
Chinato …