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                            Dokument-Nr. 7234
                         
                        
                        
                             
                        
                             
                        Con inserto 
                        Illmo e Revmo Signore,
È ben noto alla S. V. Illma che alla fine del 1912 il Vicario Generale di Limburg si era rivolto a cotesta Nunziatura
        Apostolica per ottenere che il Rev. Dr. Carlo Maria Kaufmann
 si era rivolto a cotesta Nunziatura
        Apostolica per ottenere che il Rev. Dr. Carlo Maria Kaufmann , residente a Frankfurt, fosse richiamato dal
        suo Vescovo di Atri e Penne
, residente a Frankfurt, fosse richiamato dal
        suo Vescovo di Atri e Penne .
.
Trattando di un affare delicato, connesso1 l'attività svolta dallo stesso Dr. Kaufmann nella contesa sorta tra i Cattolici tedeschi circa il carattere del Centro , la Nunziatura si era rivolta
        per consiglio alla Santa Sede, la quale aveva espresso il suo avviso al riguardo nel
        Dispaccio N. 61630, del 6 Gennaio 1913. In esso si diceva, tra l'altro, che "la
        predetta Curia Vescovile potrà se lo ritiene opportuno e se esistono perciò cause
        proporzionate, negare al menzionato sacerdote la rinnovazione del "celebret"
, la Nunziatura si era rivolta
        per consiglio alla Santa Sede, la quale aveva espresso il suo avviso al riguardo nel
        Dispaccio N. 61630, del 6 Gennaio 1913. In esso si diceva, tra l'altro, che "la
        predetta Curia Vescovile potrà se lo ritiene opportuno e se esistono perciò cause
        proporzionate, negare al menzionato sacerdote la rinnovazione del "celebret" .
.
Ora il medesimo ecclesiastico ha inviato al Santo Padre l'acclusa supplica che ella mi vorrà
        poi restituire, diret-
 l'acclusa supplica che ella mi vorrà
        poi restituire, diret- la revoca della proibizione di celebrare in quella
        diocesi o l'indicazione dei motivi di tale divieto.
 la revoca della proibizione di celebrare in quella
        diocesi o l'indicazione dei motivi di tale divieto.
Poiché ella ben conosce precedenti di tale questione, rimetto alla carità e prudenza di V. S. la cura di interrogare delicatamente al riguardo la suddetta Curia Vescovile di Limburg e di suggerire, qualora ella lo giudicasse opportuno, di recedere dalla proibizione in parola, tanto più che si trattava presumibilmente di divergenze che ora sono, a quanto sembra, molto meno acute.
Profitto intanto dell'incontro per raffermarmi con sensi di distinta e sincera stima
di V. S. Illma
Affmo per servirla
P. Card. Gasparri 
                        2v, am rechten Rand des Textes, hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem
        Nuntiaturangestellten: 3246, 3247, 3248, 3288, 3995, 3996, 4122, 4135, 6189. 
                        
                             
                        
                             
                        Online seit 20.12.2011. 
                    
    Dokument-Nr. 7234
Gasparri, Pietro an Pacelli, Eugenio
 an Pacelli, Eugenio
Vatikan, 10. Dezember 1917
                        Regest
Gasparri informiert Pacelli, dass der Heilige Stuhl im Januar 1913 der Bischöflichen Kurie zu Limburg empfohlen hat, Karl Maria Kaufmann die Erneuerung des Zelebrets zu verweigern. Kaufmann hat nun darum gebeten, dieses Verbot aufzuheben. Gasparri erteilt dem Nuntius die Befugnis, in dieser Angelegenheit selbst zu entscheiden.[Kein Betreff]
È ben noto alla S. V. Illma che alla fine del 1912 il Vicario Generale di Limburg
 si era rivolto a cotesta Nunziatura
        Apostolica per ottenere che il Rev. Dr. Carlo Maria Kaufmann
 si era rivolto a cotesta Nunziatura
        Apostolica per ottenere che il Rev. Dr. Carlo Maria Kaufmann , residente a Frankfurt, fosse richiamato dal
        suo Vescovo di Atri e Penne
, residente a Frankfurt, fosse richiamato dal
        suo Vescovo di Atri e Penne .
.Trattando di un affare delicato, connesso1 l'attività svolta dallo stesso Dr. Kaufmann nella contesa sorta tra i Cattolici tedeschi circa il carattere del Centro
 , la Nunziatura si era rivolta
        per consiglio alla Santa Sede, la quale aveva espresso il suo avviso al riguardo nel
        Dispaccio N. 61630, del 6 Gennaio 1913. In esso si diceva, tra l'altro, che "la
        predetta Curia Vescovile potrà se lo ritiene opportuno e se esistono perciò cause
        proporzionate, negare al menzionato sacerdote la rinnovazione del "celebret"
, la Nunziatura si era rivolta
        per consiglio alla Santa Sede, la quale aveva espresso il suo avviso al riguardo nel
        Dispaccio N. 61630, del 6 Gennaio 1913. In esso si diceva, tra l'altro, che "la
        predetta Curia Vescovile potrà se lo ritiene opportuno e se esistono perciò cause
        proporzionate, negare al menzionato sacerdote la rinnovazione del "celebret" .
.Ora il medesimo ecclesiastico ha inviato al Santo Padre
 l'acclusa supplica che ella mi vorrà
        poi restituire, diret-
 l'acclusa supplica che ella mi vorrà
        poi restituire, diret-2v
ta ad ottenere da Monsignore Vescovo di Limburg la revoca della proibizione di celebrare in quella
        diocesi o l'indicazione dei motivi di tale divieto.
 la revoca della proibizione di celebrare in quella
        diocesi o l'indicazione dei motivi di tale divieto.Poiché ella ben conosce precedenti di tale questione, rimetto alla carità e prudenza di V. S. la cura di interrogare delicatamente al riguardo la suddetta Curia Vescovile di Limburg e di suggerire, qualora ella lo giudicasse opportuno, di recedere dalla proibizione in parola, tanto più che si trattava presumibilmente di divergenze che ora sono, a quanto sembra, molto meno acute.
Profitto intanto dell'incontro per raffermarmi con sensi di distinta e sincera stima
di V. S. Illma
Affmo per servirla
P. Card. Gasparri
1↑Hds. Hinzugefügt, wahrscheinlich von Empfänger: „[con]"
                            
                        