Dokument-Nr. 9038
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
München, 25. Februar 1919

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelli
Betreff
Notizie politiche
Il Dr. Vittorio Naumann, attualmente Ministro Plenipotenziario e Direttore nel Ministero degli Esteri di Berlino, mi ha testé indirizzato una lettera, della quale ritengo opportuno trascrivere qui appresso sembrami non inutile di trascrivere qui appresso, per opportuna conoscenza dell'E. V. R., per opportuna conoscenza cognizione dell'E. V. R., tradotto dal tedesco, il seguente brano:
"Se l'Intesa vuol andar così oltre da lasciarci soltanto la scelta fra essere impiccati o decapitati e da farci andare in completa rovina, dovrà essa stessa poi subirne le gravissime conseguenze. Il bolscevismo è una malattia contagiosa come la grippe, e l'Italia sarebbe particolarmente in modo particolare la prima ad esserne colpita vittima. Naturalmente anche altre regioni, non esclusa l'Inghilterra, ne verrebbero colpite. Il S. Padre nella Sua alta saggezza è senza dubbio in grado di conoscere chiaramente
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e di giudicare rettamente la situazione. Sembra quindi superfluo che io esprima all'Eccellenza Vostra quanto sarebbe necessario che oggi il Capo della Chiesa cattolica, non ufficialmente, ma colla potente influenza ch'Egli può esercitare dapertutto [sic] nel mondo, esortasse l'Intesa alla prudenza ed alla moderazione. Il Presidente Wilson combatte manifestamente nella cerchia dei suoi stessi Alleati una difficile lotta. Il prudente appoggio da parte della S. Sede, la quale ha ed avrà sempre in ogni paese seguaci incondizionatamente fedeli, sarebbe quindi altamente opportuno. Se noi non riceviamo presto viveri e materie prime, vincerà trionferà Spartaco, l'Europa centrale sarà ridotta alla rovina e la bandiera rossa vittoriosa sventolerà presto anche in Stoccolma, Madrid, Parigi e Roma. Non bisogna farsi su ciò alcuna illusione. Una volta divenuta la Germania bolscevica ed alleata della Russia, nulla potrà più arrestare quel pericolo il male sulla china.
Roma può, del resto, senza tema preoccupazione impegnarsi in a nostro favore. Io ho preso colto l'occasione in Weimar, come già prima in Berlino,
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per parlare discutere a fondo colle sfere dirigenti cogli uomini influenti del nuovo Governo la questione dell'attitudine a riguardo della Chiesa cattolica, e debbo dire che così il Signor Scheidemann, come pure tutti gli altri, coi quali ho discorso, mi hanno espressamente dichiarato ch'essi respingono l'idea di un Kulturkampf. Non si vede, d'altronde, perché l'attuale maggioranza, la quale deve bene è obbligata ad appoggiarsi sul Centro, dovrebbe cadere nell'errore dell'antico liberalismo, il che ha procurato con ciò la sua propria rovina a questo la morte. Io credo che la Chiesa cattolica in Germania potrà sotto il nuovo regime svolgere completamente indisturbata la sua benefica e necessaria azione".
Chinato
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 25. Februar 1919, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 9038, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/9038. Letzter Zugriff am: 30.04.2024.
Online seit 04.06.2012.