Dokument-Nr. 9160
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[München], 28. November 1919

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelli
Betreff
Sul territorio del bacino della Sarre
Questa o Legazione Incaricato d'Affari di Prussia, mi Sig. Conte von Zech, mi ha comunicato a nome del suo Governo "essere venuto a conoscenza del suo Governo che i Governi le Potenze dell'Intesa si adoperano presso la S. Sede per ottenere la il dismembramento del territorio della Sarre dalla diocesi di Treviri. Si tratta evidentemente di un altro ulteriore tentativo allo scopo di sottrarre il territorio medesimo dalla influenza della Germania e di preparare sin da ora in senso favorevole all'Intesa il plebiscito che a norma in forza del trattato di pace dovrà aver luogo fra quindici anni. Il Si dice che il Vescovo Mons. Korum, al quale i piani piani dell'Intesa sono in somma p sommamente sgraditi anche dal punto di vista ecclesiastico, in una lettera diretta a Sua Santità abbia protestato contro il progettato dismembramento. È Com'è naturale, il Governo Prussiano ha straordinario interesse di opporsi a tale disegno".
In conformità col venerato Dispaccio
37v
dell'E. V. R. N. 96405 del 17 Settembre scorso, ho assicurato il sullodato Sig. Conte che almeno sino a quell'epoca la S. Sede non aveva ricevuto al riguardo alcuna comunicazione diretta al riguardo dal Governo francese e che qualora questa vi ad in ogni modo caso Essa non mancherebbe mai di tener presenti le osservazioni dei Vescovi interessati. Ciò nondimeno, data la grande importanza che il Governo anzidetto annette alla [nota] questione, sarei assai grato all'E. V., se si degnasse di farmi pervenire quelle ulteriori notizie od istruzioni che fossero del caso.
In tale attesa, chinato
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 28. November 1919, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 9160, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/9160. Letzter Zugriff am: 30.04.2024.
Online seit 04.06.2012, letzte Änderung am 30.04.2013.