TEI-P5
Dokument-Nr. 9199
(con sei Allegati)
Con lettera in data del 7 Novembre scorsodello scorso anno Mons. Arcivescovo di Varsavia mi comunicava, fra le altre cose, quanto segue:
"Il Governo Russo, nemico della S. Chiesa Cattolica, faceva molte difficoltà tanto nella provvista delle vacanti Sedi vescovili, quanto nella nomina dei Vescovi ausiliari. Attualmente sono vacanti due diocesi, a Lublino eLublino e Podlachia, come anche mancano i Vescovi Ausiliari di Varsavia, di Vladislavia, di Płock, di Sandomierz, di Lublino e di Seiny. Mons. CasimiroRuszkiewicz Ruszkiewicz, un vecchietto di 82 anni, residente a Varsavia, è il secondo ausiliare archidiocesano col titolo di Lowicz.
Il popolo polacco, di tutto cuore attaccato alla Santa Chiesa, soffriva già molto nei tempi passati della penuria dei Pastori e tanto più soffre adesso, vedendo intorno a sé la devastazione
L'attuale Governorusso provvisorio russo, entrando in questa penosa situazione, cerca di migliorare lo stato delle cose, provvedendo alla nomina dei Vescovi per le diocesi, vacanti da cinquanta anni, di Mińsk e di Camieniec, nonché per la Chiesa Metropolitana di Mohylew e di Vilna (sic).
Perciò il Consiglio di Reggenza, accedendo alla ricostituzione dell'indipendente Regno di Polonia e volendo assicurare in esso alla Santa Chiesa la dovutale posizione, giudicherà esser suo dovere fin dal principio di curare la provvista delle Sedi Vescovili vacanti."
Appena giuntami questa lettera, mi feci un dovere di sottomettere col mio rispettoso cifrato N. 42 in data del 13 dello stesso mese
L'E. V. con venerato telegramma cifrato del N. 16 del 19 d. m. si degnava rispondermi il 19 di detto mese: "Ricevuto cifrato N. 42. Santo Padre approva suggerimento Arcivescovo Varsavia e desidera che Vescovi Polonia indichino i nomi candidati".
Avendo io comunicato immediatamente a Mons. Kakowski questa Pontificia disposizione, i Vescovi della Provincia ecclesiastica di Varsavia nella Conferenza del 12 Dicembre dell'anno medesimoindicarono proposero i candidati in questione, come V. E. potrà rilevare dagli Allegati I e II a questo rispettoso Rapporto.
Siccome tuttavia l'E. V.nell' alla nel posteriore cifrato N. 23 del 23 Novembre mi aveva ordinato di invi trasmettere alla S. Sede i nomi dei candidati stessi "insieme colle più esatte informazioni a loro riguardo",
V. E. troveràpotrà leggere le relative risposte negli Allegati III, IV e V. Non essendomi tuttavia sembrate sufficienti le informazioninotizie ivi contenute,credetti nem'indirizzaireputai necessario d'indirizzarmi pure a Mons. Edmondo Dalbor, Arcivescovo di Gnesen e Posen, le cui informazioni, che ho qui ora trovate ora al mio ritorno da Roma, ho l'onore d'inviare senza indugioparimente qui accluse all'E. V. (Allegato VI). Nella Debbo aggiungere altresì che, nella lettera, con cui M il sulloda il prelodato Mons. Dalbor accompagna le informazioni medesime, si legge: "I Revmi Mgri Vescovi di Polonia pregano ardentemente la Santa Sede che si degni affrettare le nomine dei nuovi Vescovi, soprattutto l'elezione alla C Sede di Janów (o Podlachia), poiché in questi tempi pieni d'incertezza la sorte di quella diocesi pare molto oscura".
Dopo di ciò, chinato umilmente
Online seit 17.06.2011.
Dokument-Nr. 9199
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
München, 09. April 19181
Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelliBetreff
Nomine vescovili in Polonia
"Il Governo Russo, nemico della S. Chiesa Cattolica, faceva molte difficoltà tanto nella provvista delle vacanti Sedi vescovili, quanto nella nomina dei Vescovi ausiliari. Attualmente sono vacanti due diocesi, a Lublino eLublino e Podlachia, come anche mancano i Vescovi Ausiliari di Varsavia, di Vladislavia, di Płock, di Sandomierz, di Lublino e di Seiny. Mons. Casimiro
Il popolo polacco, di tutto cuore attaccato alla Santa Chiesa, soffriva già molto nei tempi passati della penuria dei Pastori e tanto più soffre adesso, vedendo intorno a sé la devastazione
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e la miseria, abbisognando più che mai di sollievo spirituale e pensando con spavento al ritorno delle masse dei feriti, dei fuggitivi, dei prigionieri e delle altre simili vittime della guerra. Davvero un enorme lavoro aspetta i sacerdoti, la guida dei quali appartiene in prima linea ai Vescovi.L'attuale Governo
Perciò il Consiglio di Reggenza, accedendo alla ricostituzione dell'indipendente Regno di Polonia e volendo assicurare in esso alla Santa Chiesa la dovutale posizione, giudicherà esser suo dovere fin dal principio di curare la provvista delle Sedi Vescovili vacanti."
Appena giuntami questa lettera, mi feci un dovere di sottomettere col mio rispettoso cifrato N. 42 in data del 13 dello stesso mese
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di Novembre all'E. V. R. la propostadomanda del sullodato Mons. Kakowski, aggiungendo che, qualora la S. Sede fosse disposta ad accoglierla, i Vescovi della Polonia sarebbero stati pronti ad indicare i nomi dei rispettivi candidati.L'E. V. con venerato telegramma cifrato del N. 16 del 19 d. m. si degnava rispondermi il 19 di detto mese: "Ricevuto cifrato N. 42. Santo Padre approva suggerimento Arcivescovo Varsavia e desidera che Vescovi Polonia indichino i nomi candidati".
Avendo io comunicato immediatamente a Mons. Kakowski questa Pontificia disposizione, i Vescovi della Provincia ecclesiastica di Varsavia nella Conferenza del 12 Dicembre dell'anno medesimo
Siccome tuttavia l'E. V.
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stimai mio dovere di rivolgermi in proposito a Mons. Adamo Sapieha, Vescovo di Cracovia, ed a Mons. Casimiro Skirmunt, pregando altresì quest'ultimo di interrogare anche il Revmo P. Ledóchowski, Preposito Generale della Compagnia di Gesù. V. E. troveràpotrà leggere le relative risposte negli Allegati III, IV e V. Non essendomi tuttavia sembrate sufficienti le informazioninotizie ivi contenute,
Dopo di ciò, chinato umilmente
1↑Von Pacelli hds. gestrichen: "28 Gennaio 1918".