Dokument-Nr. 9248
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
München, 09. Juni 1918
Schreiber (Textgenese)
SchioppaSchioppaPacelliPacelliBetreff
[Kein Betreff] Lettera del
Sig. Cancelliere dell'Impero sulla situazione religiosa in Rumania ed in Bulgaria
"Un alto impiegato funzionario di qui, che il quale discende da una famiglia renana cattolica e d che e ne ha conservato vivo il suo caldo vivo sentimento cattolico, è ritornato da poco tempo testé da un viaggio in Rumania e ed in Bulgaria. Oltre al suo primo principale compito, di tenere qualche conferenza politico-sociale in favore di una per di propaganda in favore della Germania, egli si è interessato altresì della pendente questione religiosa dell'uUnione della cChiesa rumena e bulgara con Roma ed ha trattato
27v
Certamente l'affare, oltre al il lato religioso-ecclesiastico, ne ha anche uno politico, e si comprende perciò del tutto perfettamente se che la Santa Sede cercahi di evitare tutto ciò che potrebbe esserle rimproverato di avere leso la come lesivo della neutralità a favore di uno dei gruppi delle Potenze belliggeranti. Ma le considerazioni in questo senso sono anche Tuttavia, dopo la caduta dello Czarismo in Russia, le preoccupazioni
28r
che per la
preparazione di una
una
talei
serissima e profond
ai
questione
i
misura
un così grave ed importante avvenimento vadano ivi
là persone private, sacerdoti o laici;
che siano;
sibbene, 28v
L'abbandono religioso illumina per
una
spiega in gran parte anche l'inauditoa propagandare delle aspirazioni rivoluzionarie. Un
Il rinnovamento religioso dei Rumeni e dei Bulgari, che potrebbe
si può sperarsi
e come conseguenza dell'Unione, potrebbe
esser
sarebbe per contrario un mezzo di allontanamento
difesa
(dall'idea rivoluzionaria).
contro tale pericolo.
Hds. am linken Seitenrand von Pacelli notiert: "a capo".Ma forse tutte queste cose sono già da lungo tempo note alla Santa Sede, e si trovano [ein Wort unlesbar] forsegià all' in esame ed alla in preparazione presso le competenti Autorità. In tal questo caso prego le menzionate autorità di non omettere di non considerare come non fatte le suesposte riflessioni e di perdonare il mio zelo eccessivo. Non ho bisogno infine di assicurare anticipatamente che da parte mia volentieri appoggerò, secondo il bisogno e la possibilità, i passi
Dopo di ciò, chinato umilmente