Document no. 2110
Pacelli, Eugenio
to Gasparri, Pietro
Munich, 29 November 1917
Summary
Pacelli erhielt Gasparris Schreiben vom 31. Oktober 1917 und den Bericht des Senators Smolka über die Geschehnisse in Polen und berichtet weisungsgemäß über die dortige Situation. Von mehreren Seiten hat er Hinweise, dass eine Übereinkunft zwischen Deutschland und Österreich zwar noch nicht definitiv sei, sich aber doch heraus kristallisiere. Nach der Einnahme Warschaus 1915 hatte Deutschland Österreich vorgeschlagen, Polen solle ein souveräner Staat werden, aber in Personalunion vom österreichischen Kaiser regiert werden. Auch der polnische Teil Galiziens hätte damit vereint werden sollen; Deutschland hätte dafür von Österreich eine Zollunion und eine Militärvereinbarung bekommen sollen. Dieser Vorschlag wurde in Wien nicht günstig aufgenommen. Im November 1916 erklärten die beiden Kaiser, Polen müsse ein unabhängiges Reich werden. Als Kandidaten für die Königsherrschaft hatte man Erzherzog Karl Stephan vorgesehen, doch noch vor einer Proklamation sei man inzwischen in Wien zur Ansicht gekommen, Polen sollte doch besser in das österreichische Reich integriert werden, da die Bevölkerung in Polen unzufrieden wäre, wenn sie staatlich von Galizien und Krakau abgetrennt bliebe. In Deutschland hätten maßgebliche Kreise ihren Widerstand unter der Bedingung aufgegeben, dafür in Rumänien freie Hand zu bekommen, dessen wirtschaftliche Schutzmacht man sein wolle und wo man wahrscheinlich einen preußischen Prinzen als König einsetzen wolle. Die Mittelmächte seien sich einig, dass der österreichische Kaiser König von Polen werden müsse, doch sei die Lage hierfür gegenwärtig nicht günstig und man möchte in den Friedensverhandlungen mit Russland die Unabhängigkeit und das Selbstbestimmungsrecht Polens, Litauens und Kurlands festschreiben; die Mehrheit der Polen würde dann Kaiser Karl als König proklamieren, um mit Galizien vereint zu sein. Mitte November hatte Pacelli Besuch vom Warschauer Generalvikar Przeździecki erhalten, der als Mitglied einer Kommission zur Ausarbeitung einer Verfassung den Nuntius um Rat fragte. Als Pacelli einige Änderungen vorschlug, um die Rechte der Kirche besser zu sichern, befürchtete Przeździecki in der Kommission auf Ablehnung zu stoßen.Subject
Stato attuale della questione polacca
Mi è pervenuto soltanto in questi giorni il venerato Dispaccio dell'Eminenza Vostra Reverendissima N. 47083 in data del 31 Ottobre scorso, relativo agli avvenimenti in Polonia, insieme al Rapporto del Prof. Senatore Smolka

Siccome poi Vostra Eminenza nel sullodato Dispaccio mi ordinava di continuare a seguire con attenzione quegli avvenimenti per tenerne informata la Santa Sede, mi do premura di esporre qui appresso brevemente lo stato attuale della questione polacca

Secondo notizie che ho potuto raccogliere al riguardo da varie fonti



20v
sai progredito,
sebbene non possa ancora dirsi in tutto definitivo. – Occorre ricordare che nel 1915, poco
dopo la presa di Varsavia, la Germania propose



Venne poi nel Novembre 1916 il noto Proclama





21r
Arciduca sarebbe stato il
futuro Re di Polonia. Non si stabilì tuttavia nulla circa il tempo della proclamazione del
nuovo Sovrano.Intanto però è sopravvenuto un nuovo cambiamento, ed in tal modo la questione polacca è entrata nel suo terzo stadio. A Vienna, cominciando dall'Imperatore, si annette ora un gran valore all'unione (personale) della Polonia all'Austria, ed in favore di essa si adduce principalmente il motivo che la popolazione polacca sarebbe in sommo grado malcontenta, se la Galizia con Cracovia non fosse congiunta al nuovo Regno. Cosi l'Austria è ritornata al progetto del 1915. Invece Berlino ha questa volta per qualche tempo opposto resistenza a tale soluzione; ma ora i circoli più autorevoli del Governo hanno assunto verso di essa un atteggiamento favorevole, a condizione che l'Austria-Ungheria lasci alla Germania mani libere in Rumania. Non già che la Germania intenda annettersi territori rumeni, ma vuole essere padrona del paese dal punto di vista economico; inoltre si penserebbe a porre sul trono di Rumania un nuovo Re, probabilmente un Principe prussiano. – Sebbene però le due Potenze centrali siano attualmente concordi circa il surriferito progetto, non è tuttavia ancora determinato il tempo in cui debba effettuarsi la proclamazione dell'Imperatore d'Austria a Re di Polonia; anzi esse stimano che il momento presente
21v
sia sfavorevole ad una simile azione. I Governi di Berlino
e di Vienna pensano infatti che l'accordo coll'attuale Governo russo debba essere raggiunto
sul terreno della creazione di una Polonia, Lituania e Curlandia indipendenti, in base al
diritto dei rispettivi popoli di decidere la propria sorte. Si ritiene d'altra parte che,
qualora si attui una tale intesa colla Russia, la grande maggioranza della popolazione
polacca proclamerà Re l'Imperatore d'Austria, giacché in tal guisa, come si è già accennato,
rimarrebbe assicurata l'unione della Galizia al nuovo Regno.2Debbo finalmente aggiungere che verso la metà dello scorso mese di Novembre venne a visitarmi qui in Monaco il Vicario Generale di Varsavia, Mons. Przeździecki


22r
le gravi difficoltà ed opposizioni da lui già incontrate in
seno alla Commissione anzidetta.Dopo di ciò mi inchino al bacio della Sacra Porpora e con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
1↑Hds. Markierung nach "Proclama" vermutlich
vom Empfänger; im Folgenden ist der Text hds. am linken Seitenrand, vermutlich ebenfalls
vom Empfänger, bis fol. 21v "nuovo regno" angestrichen.
2↑An dieser ist der Text
wieder markiert vom Empfänger. Die Anstreichung am linken Rand ist hiernach
beendet.