TEI-P5
                        
                            Dokument-Nr. 355
                         
                        
                        
                             
                        
                             
                        Eminenza Reverendissima
Appena qui giunto, compio il dovere d'inviarLe una breve relazione di quanto durante il viaggio mi è occorso, che possa in qualche modo interessare l'Eminenza Vostra Reverendissima.
Giunto alla stazione di Chiasso, fui incontrato dall'ottimo Vescovo-Amministratore Apostolico di Lugano, Mons. Bacciarini . Il Sig. Barone de Ritter
. Il Sig. Barone de Ritter , il quale a mezzo
        di Mons. de Skirmunt
, il quale a mezzo
        di Mons. de Skirmunt mi aveva inviato a Chiasso una cortesissima
        lettera per salutarmi e pregarmi di essere suo ospite al Palace Hôtel, era alla stazione di
        Lugano e con lui mi recai in detto albergo, ove trovavasi anche il Sig. de
            Mühlberg
 mi aveva inviato a Chiasso una cortesissima
        lettera per salutarmi e pregarmi di essere suo ospite al Palace Hôtel, era alla stazione di
        Lugano e con lui mi recai in detto albergo, ove trovavasi anche il Sig. de
            Mühlberg , da cui pure ricevetti assai festosa accoglienza. Con ambedue i Ministri
        ebbi, com'è naturale, lunghe conversazioni. Al Sig. Ministro di Baviera comunicai
        confidenzialmente che il Santo Padre
, da cui pure ricevetti assai festosa accoglienza. Con ambedue i Ministri
        ebbi, com'è naturale, lunghe conversazioni. Al Sig. Ministro di Baviera comunicai
        confidenzialmente che il Santo Padre erasi degnato mostrarsi
        favorevole alla promozione, desiderata dal R. Governo, di Mons. Vescovo di Spira
 erasi degnato mostrarsi
        favorevole alla promozione, desiderata dal R. Governo, di Mons. Vescovo di Spira all'Arcivescovato di Monaco
all'Arcivescovato di Monaco ; del che egli si dichiarò soddisfatto
; del che egli si dichiarò soddisfatto
         cui aveva acceduto nell'Aprile-Maggio 1915. Ma ambedue
        risposero in senso nettamente negativo, in particolar modo il Sig. de Mühlberg, il quale
        notò che "mai nella storia uno Stato vincitore non aveva fatto cessioni territoriali". Visto
        ciò, mi guardai naturalmente dall'insistere con essi sull'argomento. Lo stesso Sig. Ministro
        di Prussia si disse pienamente contento dell'atteggiamento della Santa Sede, sebbene
        all'epoca dell'ultimo Concistoro
 cui aveva acceduto nell'Aprile-Maggio 1915. Ma ambedue
        risposero in senso nettamente negativo, in particolar modo il Sig. de Mühlberg, il quale
        notò che "mai nella storia uno Stato vincitore non aveva fatto cessioni territoriali". Visto
        ciò, mi guardai naturalmente dall'insistere con essi sull'argomento. Lo stesso Sig. Ministro
        di Prussia si disse pienamente contento dell'atteggiamento della Santa Sede, sebbene
        all'epoca dell'ultimo Concistoro e della cosidetta "settimana francese"
 e della cosidetta "settimana francese" avesse avuto delle apprensioni, facilmente spiegabili –
        continuò egli come per iscusarsi – in chi vive lontano da Roma, massime se si tien conto che
        la stampa dell'Intesa
 avesse avuto delle apprensioni, facilmente spiegabili –
        continuò egli come per iscusarsi – in chi vive lontano da Roma, massime se si tien conto che
        la stampa dell'Intesa sfruttò quanto poté la cosa per far credere ad
        un mutamento di attitudine da parte della Santa Sede. Fu infine molto lieto di sentir da me
        ripetere una frase che, mentre ero in Roma, per ordine di Vostra Eminenza scrissi
        all'Eminentissimo Sig. Cardinale Hartmann
 sfruttò quanto poté la cosa per far credere ad
        un mutamento di attitudine da parte della Santa Sede. Fu infine molto lieto di sentir da me
        ripetere una frase che, mentre ero in Roma, per ordine di Vostra Eminenza scrissi
        all'Eminentissimo Sig. Cardinale Hartmann , e cioè che Ella augura
        alla Germania di avere tutti nemici come Lei.
, e cioè che Ella augura
        alla Germania di avere tutti nemici come Lei.
Lasciai Lugano il seguente Martedì ed avendo varie persone (fra le quali il noto Sig. Stockhammern ,
        bavarese) domandato di vedermi, credetti più opportuno d'incontrarle in un luogo tranquillo
        solitario, quale è l'Abbazia di Einsiedeln
,
        bavarese) domandato di vedermi, credetti più opportuno d'incontrarle in un luogo tranquillo
        solitario, quale è l'Abbazia di Einsiedeln , anziché a Zurigo, centro
        attivissimo di spionaggio, ove sarei stato facilmente oggetto di sgradevoli commenti da
        parte soprattutto dei corrispondenti della stampa italiana
, anziché a Zurigo, centro
        attivissimo di spionaggio, ove sarei stato facilmente oggetto di sgradevoli commenti da
        parte soprattutto dei corrispondenti della stampa italiana  ed il Secolo
 ed il Secolo . In detta Abbazia vidi Mercoledì Mons. Gerlach
. In detta Abbazia vidi Mercoledì Mons. Gerlach , al quale
        parlai del suo processo: Vostra Eminenza ha già ricevuto da Mons. Marchetti
, al quale
        parlai del suo processo: Vostra Eminenza ha già ricevuto da Mons. Marchetti , che volle trovarsi anch'egli in quel giorno ad Einsiedeln, notizia di
        quanto potei da lui conoscere circa il contenuto della lettera al Sig. Stockhammern. Venne
        anche Mons. Sapieha
, che volle trovarsi anch'egli in quel giorno ad Einsiedeln, notizia di
        quanto potei da lui conoscere circa il contenuto della lettera al Sig. Stockhammern. Venne
        anche Mons. Sapieha , Vescovo di Cracovia, il quale era in quei
        giorni in Svizzera. Egli mi confidò in grande segretezza che l'Imperatore
            d'Austria
, Vescovo di Cracovia, il quale era in quei
        giorni in Svizzera. Egli mi confidò in grande segretezza che l'Imperatore
            d'Austria lo aveva pregato di recarsi colà per vedere se vi fosse da fare qualche
        cosa in favore della pace. Mi disse avergli Sua Maestà dichiarato che desidera vivamente la
        pace e che l'Austria potrebbe anche conchiuderla indipendentemente dalla Germania.
        Sembra anzi che l'Austria cominci in fondo ad essere stanca della tutela sotto la quale la
        Germania vuole tenerla. Mi promise, dietro mia preghiera, che mi avrebbe anche in seguito
        tenuto accuratamente informato di tutto.
 lo aveva pregato di recarsi colà per vedere se vi fosse da fare qualche
        cosa in favore della pace. Mi disse avergli Sua Maestà dichiarato che desidera vivamente la
        pace e che l'Austria potrebbe anche conchiuderla indipendentemente dalla Germania.
        Sembra anzi che l'Austria cominci in fondo ad essere stanca della tutela sotto la quale la
        Germania vuole tenerla. Mi promise, dietro mia preghiera, che mi avrebbe anche in seguito
        tenuto accuratamente informato di tutto.
Da varie conversazioni avute durante il viaggio collo stesso Mons. Sapieha, coll'Abate Primate von Stotzingen e con
        altri, ho potuto pure rilevare come qui i cattolici temono assai che l'iniziativa di
        un'azione per la pace rimanga ai socialisti e desiderano che il S. Padre con un Atto solenne
        raccommandi la unione e la cessazione degli odi fra i cattolici delle Nazioni
        belligeranti.
 e con
        altri, ho potuto pure rilevare come qui i cattolici temono assai che l'iniziativa di
        un'azione per la pace rimanga ai socialisti e desiderano che il S. Padre con un Atto solenne
        raccommandi la unione e la cessazione degli odi fra i cattolici delle Nazioni
        belligeranti.
Dopo di ciò, chinato al bacio della S. Porpora, con profondissimo ossequio ho l'onore di rassegnarmi
Dell'Eminenza Vostra Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico 
                        
                             
                        Online seit 24.03.2010, letzte Änderung am 29.09.2014. 
                    
    Dokument-Nr. 355
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
 an Gasparri, Pietro
München, 26. Mai 1917
                        Regest
Pacelli berichtet über seine Reise in die Schweiz. Nach einem Gespräch in Chiasso mit dem Apostolischen Administrator von Lugano, Bacciarini, wurde er in Lugano vom bayerischen Gesandten Ritter in dessen Hotel eingeladen, wo er auch den preußischen Gesandten Mühlberg antraf. Pacelli eröffnete Ritter, dass der Papst dem Besetzungsvorschlag der Regierung für den Münchener Erzbischofsstuhl mit Bischof Faulhaber zustimme. Beide Botschafter, besonders Mühlberg, bestritten die Konzessionsbereitschaft Österreich-Ungarns gegen Italien. Mit der Haltung des Heiligen Stuhls zeigt sich Mühlberg zufrieden, auch wenn ihn die sogenannte "französische Woche" einen Wandel habe fürchten lassen. In der Abtei Einsiedeln traf Pacelli mit Gerlach, Nuntius Marchetti-Selvaggiani und dem Krakauer Bischof Sapieha zusammen. Sapieha eröffnet ihm streng vertraulich, dass er im Namen des Kaisers das Feld auch für einen Separatfrieden sondieren solle. Der Krakauer Bischof und der Generalabt der Benediktiner, von Stotzingen, befürchten eine Friedensaktion der Sozialisten, die diesen viel Prestige einbrächte, und wünschen deshalb eine Friedensinitiative des Papstes.Betreff
Qualche importante conversazione durante il viaggio
                        Appena qui giunto, compio il dovere d'inviarLe una breve relazione di quanto durante il viaggio mi è occorso, che possa in qualche modo interessare l'Eminenza Vostra Reverendissima.
Giunto alla stazione di Chiasso, fui incontrato dall'ottimo Vescovo-Amministratore Apostolico di Lugano, Mons. Bacciarini
 . Il Sig. Barone de Ritter
. Il Sig. Barone de Ritter , il quale a mezzo
        di Mons. de Skirmunt
, il quale a mezzo
        di Mons. de Skirmunt mi aveva inviato a Chiasso una cortesissima
        lettera per salutarmi e pregarmi di essere suo ospite al Palace Hôtel, era alla stazione di
        Lugano e con lui mi recai in detto albergo, ove trovavasi anche il Sig. de
            Mühlberg
 mi aveva inviato a Chiasso una cortesissima
        lettera per salutarmi e pregarmi di essere suo ospite al Palace Hôtel, era alla stazione di
        Lugano e con lui mi recai in detto albergo, ove trovavasi anche il Sig. de
            Mühlberg , da cui pure ricevetti assai festosa accoglienza. Con ambedue i Ministri
        ebbi, com'è naturale, lunghe conversazioni. Al Sig. Ministro di Baviera comunicai
        confidenzialmente che il Santo Padre
, da cui pure ricevetti assai festosa accoglienza. Con ambedue i Ministri
        ebbi, com'è naturale, lunghe conversazioni. Al Sig. Ministro di Baviera comunicai
        confidenzialmente che il Santo Padre erasi degnato mostrarsi
        favorevole alla promozione, desiderata dal R. Governo, di Mons. Vescovo di Spira
 erasi degnato mostrarsi
        favorevole alla promozione, desiderata dal R. Governo, di Mons. Vescovo di Spira all'Arcivescovato di Monaco
all'Arcivescovato di Monaco ; del che egli si dichiarò soddisfatto
; del che egli si dichiarò soddisfatto
        481v
 in sommo grado. Facendo poi cadere il discorso sulla
        questione della pace, domandai, in modo incidentale, ad entrambi i Ministri separatamente
        se, a loro parere, l'Austria-Ungheria sarebbe ora disposta a fare all'Italia le concessioni cui aveva acceduto nell'Aprile-Maggio 1915. Ma ambedue
        risposero in senso nettamente negativo, in particolar modo il Sig. de Mühlberg, il quale
        notò che "mai nella storia uno Stato vincitore non aveva fatto cessioni territoriali". Visto
        ciò, mi guardai naturalmente dall'insistere con essi sull'argomento. Lo stesso Sig. Ministro
        di Prussia si disse pienamente contento dell'atteggiamento della Santa Sede, sebbene
        all'epoca dell'ultimo Concistoro
 cui aveva acceduto nell'Aprile-Maggio 1915. Ma ambedue
        risposero in senso nettamente negativo, in particolar modo il Sig. de Mühlberg, il quale
        notò che "mai nella storia uno Stato vincitore non aveva fatto cessioni territoriali". Visto
        ciò, mi guardai naturalmente dall'insistere con essi sull'argomento. Lo stesso Sig. Ministro
        di Prussia si disse pienamente contento dell'atteggiamento della Santa Sede, sebbene
        all'epoca dell'ultimo Concistoro e della cosidetta "settimana francese"
 e della cosidetta "settimana francese" avesse avuto delle apprensioni, facilmente spiegabili –
        continuò egli come per iscusarsi – in chi vive lontano da Roma, massime se si tien conto che
        la stampa dell'Intesa
 avesse avuto delle apprensioni, facilmente spiegabili –
        continuò egli come per iscusarsi – in chi vive lontano da Roma, massime se si tien conto che
        la stampa dell'Intesa sfruttò quanto poté la cosa per far credere ad
        un mutamento di attitudine da parte della Santa Sede. Fu infine molto lieto di sentir da me
        ripetere una frase che, mentre ero in Roma, per ordine di Vostra Eminenza scrissi
        all'Eminentissimo Sig. Cardinale Hartmann
 sfruttò quanto poté la cosa per far credere ad
        un mutamento di attitudine da parte della Santa Sede. Fu infine molto lieto di sentir da me
        ripetere una frase che, mentre ero in Roma, per ordine di Vostra Eminenza scrissi
        all'Eminentissimo Sig. Cardinale Hartmann , e cioè che Ella augura
        alla Germania di avere tutti nemici come Lei.
, e cioè che Ella augura
        alla Germania di avere tutti nemici come Lei.Lasciai Lugano il seguente Martedì ed avendo varie persone (fra le quali il noto Sig. Stockhammern
 ,
        bavarese) domandato di vedermi, credetti più opportuno d'incontrarle in un luogo tranquillo
        solitario, quale è l'Abbazia di Einsiedeln
,
        bavarese) domandato di vedermi, credetti più opportuno d'incontrarle in un luogo tranquillo
        solitario, quale è l'Abbazia di Einsiedeln , anziché a Zurigo, centro
        attivissimo di spionaggio, ove sarei stato facilmente oggetto di sgradevoli commenti da
        parte soprattutto dei corrispondenti della stampa italiana
, anziché a Zurigo, centro
        attivissimo di spionaggio, ove sarei stato facilmente oggetto di sgradevoli commenti da
        parte soprattutto dei corrispondenti della stampa italiana 482r
        come il Corriere della Sera ed il Secolo
 ed il Secolo . In detta Abbazia vidi Mercoledì Mons. Gerlach
. In detta Abbazia vidi Mercoledì Mons. Gerlach , al quale
        parlai del suo processo: Vostra Eminenza ha già ricevuto da Mons. Marchetti
, al quale
        parlai del suo processo: Vostra Eminenza ha già ricevuto da Mons. Marchetti , che volle trovarsi anch'egli in quel giorno ad Einsiedeln, notizia di
        quanto potei da lui conoscere circa il contenuto della lettera al Sig. Stockhammern. Venne
        anche Mons. Sapieha
, che volle trovarsi anch'egli in quel giorno ad Einsiedeln, notizia di
        quanto potei da lui conoscere circa il contenuto della lettera al Sig. Stockhammern. Venne
        anche Mons. Sapieha , Vescovo di Cracovia, il quale era in quei
        giorni in Svizzera. Egli mi confidò in grande segretezza che l'Imperatore
            d'Austria
, Vescovo di Cracovia, il quale era in quei
        giorni in Svizzera. Egli mi confidò in grande segretezza che l'Imperatore
            d'Austria lo aveva pregato di recarsi colà per vedere se vi fosse da fare qualche
        cosa in favore della pace. Mi disse avergli Sua Maestà dichiarato che desidera vivamente la
        pace e che l'Austria potrebbe anche conchiuderla indipendentemente dalla Germania.
        Sembra anzi che l'Austria cominci in fondo ad essere stanca della tutela sotto la quale la
        Germania vuole tenerla. Mi promise, dietro mia preghiera, che mi avrebbe anche in seguito
        tenuto accuratamente informato di tutto.
 lo aveva pregato di recarsi colà per vedere se vi fosse da fare qualche
        cosa in favore della pace. Mi disse avergli Sua Maestà dichiarato che desidera vivamente la
        pace e che l'Austria potrebbe anche conchiuderla indipendentemente dalla Germania.
        Sembra anzi che l'Austria cominci in fondo ad essere stanca della tutela sotto la quale la
        Germania vuole tenerla. Mi promise, dietro mia preghiera, che mi avrebbe anche in seguito
        tenuto accuratamente informato di tutto.Da varie conversazioni avute durante il viaggio collo stesso Mons. Sapieha, coll'Abate Primate von Stotzingen
 e con
        altri, ho potuto pure rilevare come qui i cattolici temono assai che l'iniziativa di
        un'azione per la pace rimanga ai socialisti e desiderano che il S. Padre con un Atto solenne
        raccommandi la unione e la cessazione degli odi fra i cattolici delle Nazioni
        belligeranti.
 e con
        altri, ho potuto pure rilevare come qui i cattolici temono assai che l'iniziativa di
        un'azione per la pace rimanga ai socialisti e desiderano che il S. Padre con un Atto solenne
        raccommandi la unione e la cessazione degli odi fra i cattolici delle Nazioni
        belligeranti.Dopo di ciò, chinato al bacio della S. Porpora, con profondissimo ossequio ho l'onore di rassegnarmi
Dell'Eminenza Vostra Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
