TEI-P5
                        
                            Dokument-Nr. 4
                         
                        
                        
                             
                        
                             
                        Eminenza Reverendissima,
In data del 4 corrente il Sac. Giuseppe Müller , parroco in Cuchenheim (Kreis Rheinbach), mi indirizzava la qui acclusa
        lettera (Allegato I), nella quale denunziava con viva
        commozione un deplorevolissimo atto di violenza commesso nel giorno di Capo d'anno sulla
        pubblica strada contro la sua sorella
, parroco in Cuchenheim (Kreis Rheinbach), mi indirizzava la qui acclusa
        lettera (Allegato I), nella quale denunziava con viva
        commozione un deplorevolissimo atto di violenza commesso nel giorno di Capo d'anno sulla
        pubblica strada contro la sua sorella da tre soldati marrocchini,
        chiedendo al tempo stesso che la cattolica Renania venga presto liberata dalla occupazione di pagani Africani
 da tre soldati marrocchini,
        chiedendo al tempo stesso che la cattolica Renania venga presto liberata dalla occupazione di pagani Africani .
.
Affine di conoscere se tale narrazione corrispondeva alla realtà, mi sono rivolto all'Emo Sig. Cardinale Schulte , Arcivescovo di Colonia, il quale mi ha risposto in data del
        26 corr. (Allegato II) confermando la verità
        dell'esposto. Del resto, lo stesso Generale Guillaumat
, Arcivescovo di Colonia, il quale mi ha risposto in data del
        26 corr. (Allegato II) confermando la verità
        dell'esposto. Del resto, lo stesso Generale Guillaumat , Comandante
        superiore delle forze alleate d'occupazione
, Comandante
        superiore delle forze alleate d'occupazione , con lettera del
        21 corr. (unita in copia al Foglio del summenzionato
        Eminentissimo) ha riconosciuto "que les faits dénoncés ont été, après enquête, reconnus
        exacts", aggiungendo: "Les coupables ont été arrêtés;
, con lettera del
        21 corr. (unita in copia al Foglio del summenzionato
        Eminentissimo) ha riconosciuto "que les faits dénoncés ont été, après enquête, reconnus
        exacts", aggiungendo: "Les coupables ont été arrêtés; 
Chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico 
                        
                             
                        Online seit 24.06.2016, letzte Änderung am 01.02.2022. 
                    
    Dokument-Nr. 4
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
 an Gasparri, Pietro
München, 28. Januar 1925
                        Regest
Pacelli übersendet ein Schreiben des Cuchenheimer Pfarrers Müller, dessen Schwester von drei marokkanischen Soldaten überfallen wurde. Müller fordert darin, dass das katholische Rheinland von der Besatzung durch heidnische Afrikaner befreit wird. Der Nuntius wandte sich an den Kölner Erzbischof Kardinal Schulte, der die Wahrheit der beschriebenen Episode im beiliegenden Schreiben bestätigte. Auch der Oberbefehlshaber der französischen Besatzungsarmee im Rheinland Guillaumat räumte den Vorfall im beiliegenden Schreiben ein und versicherte, dass die Schuldigen verhaftet und der Gerechtigkeit zugeführt wurden. Schulte bat den Heiligen Stuhl darüber hinaus, sich dafür einzusetzen, dass die heidnischen Afrikaner aus dem Rheinland entfernt werden.Betreff
Ricorso del Sac. Giuseppe Müller, parroco in Cuchenheim, contro un atto di violenza
        commesso da tre soldati marrocchini
                        In data del 4 corrente il Sac. Giuseppe Müller
 , parroco in Cuchenheim (Kreis Rheinbach), mi indirizzava la qui acclusa
        lettera (Allegato I), nella quale denunziava con viva
        commozione un deplorevolissimo atto di violenza commesso nel giorno di Capo d'anno sulla
        pubblica strada contro la sua sorella
, parroco in Cuchenheim (Kreis Rheinbach), mi indirizzava la qui acclusa
        lettera (Allegato I), nella quale denunziava con viva
        commozione un deplorevolissimo atto di violenza commesso nel giorno di Capo d'anno sulla
        pubblica strada contro la sua sorella da tre soldati marrocchini,
        chiedendo al tempo stesso che la cattolica Renania venga presto liberata dalla occupazione di pagani Africani
 da tre soldati marrocchini,
        chiedendo al tempo stesso che la cattolica Renania venga presto liberata dalla occupazione di pagani Africani .
.Affine di conoscere se tale narrazione corrispondeva alla realtà, mi sono rivolto all'Emo Sig. Cardinale Schulte
 , Arcivescovo di Colonia, il quale mi ha risposto in data del
        26 corr. (Allegato II) confermando la verità
        dell'esposto. Del resto, lo stesso Generale Guillaumat
, Arcivescovo di Colonia, il quale mi ha risposto in data del
        26 corr. (Allegato II) confermando la verità
        dell'esposto. Del resto, lo stesso Generale Guillaumat , Comandante
        superiore delle forze alleate d'occupazione
, Comandante
        superiore delle forze alleate d'occupazione , con lettera del
        21 corr. (unita in copia al Foglio del summenzionato
        Eminentissimo) ha riconosciuto "que les faits dénoncés ont été, après enquête, reconnus
        exacts", aggiungendo: "Les coupables ont été arrêtés;
, con lettera del
        21 corr. (unita in copia al Foglio del summenzionato
        Eminentissimo) ha riconosciuto "que les faits dénoncés ont été, après enquête, reconnus
        exacts", aggiungendo: "Les coupables ont été arrêtés; 95v
 la
        justice la justice est saisie et Votre Eminence peut être assurée que les sanctions
        nécessaires seront appliquées". Il sullodato Sig. Cardinale Arcivescovo conclude dicendo che
        egli sarebbe ben grato, se la S. Sede potesse in qualche modo agire per l'allontanamento dei
        pagani Africani dai territori della Renania.Chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
