TEI-P5
Dokument-Nr. 4193
Eminenza Reverendissima,
Nel Febbraio 1911 venne eletto Vescovo titolare di Teuchira ed Ausiliare di Mons. de Henle
, Vescovo di Ratisbona, il
Revmo Mons. Giovanni Battista Hierl
. – Il menzionato Mons. de Henle,
nel proporlo con Foglio del 5 Dicembre 1910, insieme a due altri candidati, al Nunzio
Apostolico Mons. Frühwirth
(ora Cardinale di S. R. C.),
notava aver egli lodevolmente esercitato la cura delle anime ed esser stato altresì Deputato
al Landtag bavarese, portando il più vivo interesse a tutte le questioni politiche,
ma esprimeva qualche dubbio se egli fosse altresì "quoad theologiam in omni genere
absolutus". Il sullodato Nunzio rispose osservando come "il fatto che egli era un buon
pastore fosse la miglior raccomandazione per un Vescovo ausiliare", ed aggiungeva che "per
un tal Vescovo, quando
In seguito agli ampi elogi che il medesimo Nunzio fece di lui, come sacerdote esemplare e zelante, nei Rapporti NN. 3690 e 3755
rispettivamente in
data del 17 e del 31 Dicembre 1910, il S. Padre Pio X
di s. m.
accolse favorevolmente la proposta di elevarlo alla dignità episcopale, deputandolo al
suddetto ufficio di Ausiliare (Dispaccio dell'Emo Cardinale Segretario di
Stato
N. 48278
dell'8 Gennaio 1911).
Nel seguente anno 1912 cominciarono però pur troppo a manifestarsi i primi dissensi
fra il
Revmo Vescovo di Ratisbona e Mons. Hierl. – Mons. de Henle avrebbe voluto che il suo
Ausiliare, il quale è anche Preposto del Capitolo cattedrale, cantasse la Messa in festis
solemnioribus (ad eccezione di quella di S. Alberto o dei casi in cui fosse incaricato di
rappresentare il Vescovo) non pontificalmente
, ma come semplice
sacerdote (Lettera di Mons. Hierl a Mons. Nunzio Apostolico del 3 Aprile 1912). Poi – a
quanto mi è stato riferito – l'Ordinario avrebbe pure richiesto che nelle funzioni
pontificali l'Ausiliare lo assistesse all'altare come Presbyter assistens (al che
questi si rifiu-
, interrogata, avrebbe
risposto: "Auxiliaris non tenetur nec potest annulum deosculari"). Infine Mons. de Henle
avrebbe man mano messo il suo Ausiliare quasi completamente in disparte, non affidando a lui
se non assai poche funzioni, anche per ciò che riguarda le Cresime
.
Questo penoso stato di cose, il quale ha portato una scissione anche nel Capitolo cattedrale, mi è stato più volte descritto dal Sig. Held
, Capo della
frazione del partito popolare bavarese
al Landtag ed amico
dell'Ausiliare, e recentemente dallo stesso Mons. Hierl. Ambedue hanno insistito sulla
impossibilità che l'Ausiliare medesimo rimanga più a lungo in tale condizione a Ratisbona ed
hanno proposto, come unica soluzione attualmente effettuabile, che egli sia nominato Coadiutore
cum iure successionis del più che ottuagenario Vescovo di Würzburg
, venendo così a cessare l'ufficio provvisorio di
Amministratore Apostolico di detta diocesi, affidato nel Maggio 1920 a Mons. Arcivescovo
di Bamberga
(cfr. Rapporto N. 16693 del 17
Maggio 1920 e cifra-
Finalmente il 16 dello scorso mese di Giugno il Sig. Consigliere ministeriale Goldenberger
è venuto a farmi
la stessa proposta a nome del Sig. Ministro del Culto
, aggiungendo
che questi, vivamente desideroso che Mons. Hierl, da lui sommamente stimato, sia liberato da
tanto spiacevole situazione, raccomandava caldamente la cosa ed avrebbe poi cercato di
ottenere dal Landtag i fondi necessari per la sostentazione del Coadiutore, finché
egli non succeda nella Sede di Würzburg a Mons. de Schlör. – Da parte mia, mi son limitato a
rispondere cortesemente che avrei sottomesso tale proposta, come di dovere, alla decisione
della S. Sede.
Se mi è lecito ora di esprimere umilmente il mio subordinato avviso al riguardo, dirò che Mons. Hierl è certamente ecclesiastico lodevole e zelante, di guisa che non avrei esitato a raccomandarlo incondizionatamente per altra diocesi, come ad esempio Eichstätt, qualora fosse vacante. Per la Sede di Würzburg egli sarebbe pure senza dubbio un buono e degno Pastore (e tale lo ritiene anche questo Emo Sig. Cardinale Arcivescovo di Monaco
, da me
riserva-
, nella quale, secondo che ho compiuto più volte il dovere di riferire,
accanto a buoni Professori, come lo Zahn
, il Gillmann
, ecc., ve ne sono
e l'Hehn
. Parrebbe quindi opportuno che il nuovo Vescovo possedesse, accanto alla
sana dottrina, anche prestigio nel campo scientifico, di guisa che potesse colla sua
autorità imporsi alla Facoltà anzidetta e mettere coraggiosamente mano alle necessarie
riforme. Ora Mons. Hierl non ha alcuna laurea dottorale, né ha avuto mai occasione di
distinguersi nella palestra degli studi, tanto che, come si è accennato in principio, Mons.
de Henle, nel raccomandarlo come Vescovo Ausiliare, manifestava qualche dubbio se egli fosse
"quoad theologiam in omni genere absolutus". – In considerazione di ciò oso di sottomettere
all'Eminenza Vostra la seguente proposta: Se il Governo
consentirà
alfine (cosa tuttora incerta) ad accettare il punto di vista della S. Sede nell'articolo del
progetto di Concordato
concernente la nomina
dei Vescovi
, la S. Sede medesima potrebbe per spirito di condiscendenza
soddisfare il desiderio del Sig. Ministro del Culto relativamente a Mons. Hierl; ciò
varrebbe invero <altresì>2 a disporre ancor più favorevolmente verso la S. Sede e verso il
Concordato così il Dr. Matt, come pure il Sig. Held, che dovrà difendere il progetto del
Concordato stesso nel Landtag. In caso
Chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
Online seit 24.10.2013, letzte Änderung am 25.02.2019.
Dokument-Nr. 4193
Pacelli, Eugenio
an Gasparri, Pietro
München, 14. Juli 1923
Regest
Pacelli berichtet über den langjährigen Regensburger Weihbischof Johann Baptist Hierl, der 1911 mit Unterstützung des damaligen Münchener Nuntius Frühwirth ins Amt kam. Das Verhältnis zwischen Hierl und seinem Bischof, Antonius von Henle, gestaltete sich als schwierig, führte letztlich zu einer Kaltstellung des Weihbischofs und zur Spaltung des Regensburger Domkapitels. Um diese für Hierl unerträglich gewordene Situation zu beenden, traten der bayerische BVP-Fraktionsvorsitzende Held und, im Namen des bayerischen Kultusministers Matt, Ministerialrat Goldenberg mit dem Vorschlag an den Nuntius heran, Hierl zum Koadjutor mit dem Recht der Nachfolge des Würzburger Bischofs Schloer zu ernennen. Pacelli hegt jedoch Bedenken gegen diesen Vorschlag, da er Hierl aufgrund der schwierigen Situation im Bistum Würzburg nicht für die beste Wahl für diesen Bischofssitz hält. Der Nuntius ist zwar davon überzeugt, dass Hierl ein guter und würdiger Hirte wäre, was ihm der Münchener Erzbischof Kardinal Faulhaber auf seine vertrauliche Nachfrage hin bestätigte. Aber angesichts der beträchtlichen Diasporagebiete und der Querelen an der Würzburger Theologischen Fakultät, an der auch lehramtlich gemaßregelte Professoren unterrichten, braucht es Pacellis Ansicht nach einen relativ jungen, wissenschaftlich versierten und durchsetzungsstarken Kandidaten. Mit Blick auf die Konkordatsverhandlungen mit Bayern könnte jedoch, so Pacellis Einschätzung, dem Wunsch des Kultusministers hinsichtlich der Ernennung Hierls entsprochen werden, falls die Regierung ihrerseits bereit wäre, die vom Heiligen Stuhl gewünschte Regelung der Bischofsernennung anzunehmen. Jenseits dieser Konkordatserwägungen gibt es für den Nuntius keinen Grund, der Ernennung Hierls zum Koadjutor nachzukommen, sondern es sollte vielmehr ein geeigneterer Kandidat gefunden werden.Betreff
Proposta di nomina di Mons. Hierl, Vescovo Ausiliare di Ratisbona, a Coadiutore cum iure
successionis per la diocesi di Würzburg
Nel Febbraio 1911 venne eletto Vescovo titolare di Teuchira ed Ausiliare di Mons. de Henle



45v
vi sono tutte le altre qualità, non
si richiede strettamente il dottorato in teologia o una provata superiore cognizione di tale
scienza".In seguito agli ampi elogi che il medesimo Nunzio fece di lui, come sacerdote esemplare e zelante, nei Rapporti NN. 3690 e 3755




Nel seguente anno 1912 cominciarono però pur troppo a manifestarsi i primi dissensi


45r
tò, allegando le leggi liturgiche); ed
inoltre al suo ingresso nella Cattedrale gli avrebbe dato a baciare l'anello (al qual
riguardo la competente S. Congregazione

Questo penoso stato di cose, il quale ha portato una scissione anche nel Capitolo cattedrale, mi è stato più volte descritto dal Sig. Held





46v
to dell'Eminenza Vostra
<Reverendissima>1N. 228 del 24 d. m.).Finalmente il 16 dello scorso mese di Giugno il Sig. Consigliere ministeriale Goldenberger


Se mi è lecito ora di esprimere umilmente il mio subordinato avviso al riguardo, dirò che Mons. Hierl è certamente ecclesiastico lodevole e zelante, di guisa che non avrei esitato a raccomandarlo incondizionatamente per altra diocesi, come ad esempio Eichstätt, qualora fosse vacante. Per la Sede di Würzburg egli sarebbe pure senza dubbio un buono e degno Pastore (e tale lo ritiene anche questo Emo Sig. Cardinale Arcivescovo di Monaco

47r
tamente interrogato in proposito); dubito tuttavia
se, considerate le condizioni speciali di quella diocesi, egli possa essere qualificato come
l'ottimo. Infatti 1°) la importante diocesi di Würzburg, di difficile
amministrazione, per avere anche una notevole Diaspora (il suo territorio si estende, oltre
i confini della Baviera, nella Turingia), ha sofferto non poco nell'ultimo periodo a causa
delle condizioni mentali di quel Vescovo Mons. de Schlör, né a ciò ha potuto portare
pienamente rimedio il governo puramente provvisorio di Mons. Arcivescovo di Bamberga.
Sembrerebbe quindi desiderabile per tale Sede un Pastore forte, attivo e di età non troppo
avanzata, il quale con infatigabile ed intelligente zelo risollevi lo stato della diocesi
stessa. Ora Mons. Hierl, essendo nato il 17 Gennaio 1856, si trova già nel sessantottesimo
anno di età; sebbene quindi di salute ancor florida, vi è da temere che in tempo non lontano
egli non abbia più l'energia sufficiente per simile opera. 2°) Würzburg, come è ben noto
all'Eminenza Vostra, ha una Università dello Stato con Facoltà
teologica


47v
altri, che hanno
dato occasione a censure, come il Merkle




48r
contrario,
sembrami che non vi sarebbe motivo per simili riguardi e che converrebbe dare a quella
diocesi il Pastore sotto ogni rispetto più idoneo.Chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
1↑Hds. eingefügt von Pacelli.
2↑Hds. gestrichen und eingefügt von
Pacelli.